Giusto un paio di cose che non vanno

-

Spiace dirlo, ma questo 2018 non è cominciato nel migliore dei modi per il calcio femminile in Italia. Come faccio a dirlo? Perchè ci sono due segnali grandi, evidenti e preoccupanti in tal senso.

Partiamo dal primo, le partite in diretta su RaiSport. Il canale 68 del digitale, a partire dal 2 dicembre, ha trasmesso una partita a settimana della Serie A Femminile in diretta dopo l’accordo raggiunto fra il direttore di Rai Sport Gabriele Romagnoli e il dg della FIGC Michele Uva. Le gare, con la telecronaca di Antonello Orlando e il commento tecnico di Patrizia Panico, purtroppo hanno avuto più di un problema: dopo l’esordio sventurato di Juventus-Brescia, altre due gare, ovvero Verona-Ravenna e Tavagnacco-Brescia, sono state trasmesse in differita e non in diretta. La Rai, quando capitò il primo caso, tramite bocca di Maurizio Losa, vicedirettore di Rai Sport con delega ai palinsesti, si scusò dicendo che “abbiamo chiuso un accordo con la Federazione per trasmettere le restanti partite della serie A e crediamo fortemente che il calcio femminile abbia pari dignità non solo del calcio maschile, ma degli altri sport che trasmettiamo. Ovviamente ci dispiace avere iniziato con questa “finta diretta” ma siamo fiduciosi per le prossime partite, perché da programmazione non dovrebbero esserci più due dirette “forti” ravvicinate.” Si vede che qualcosa non è andata per il verso giusto, visto che parliamo del 50% delle partite interessate dalla diretta che hanno dovuto essere trasmesse in differita, una percentuale purtroppo non di poco conto.

Il secondo segnale è il main sponsor della Serie A Femminile. A settembre scorso la FIGC ufficializzò, al Foro Italico a Roma, la presenza di uno sponsor per la Serie A Femminile, “I Dolci Sapori”, una realtà artigianal-industriale nata a Busto Garolfo (Milano) e attiva nel campo della pasticceria e del cake design. Quando fu presentato questo sponsor, Sibilia e Morgana dissero di credere “di aver imboccato il sentiero giusto”. Passano solo tre mesi e, con sentenza n. 153/2017 del 07/12/2017, è stato dichiarato dal Tribunale di Busto Arsizio (VA) il fallimento di “I Dolci Sapori srl” e il 2 marzo è stato stabilito il termine entro il quale insinuarsi al passivo. Ad oggi non c’è stata nessuna comunicazione della LND in merito e la Serie A Femminile continua a portare il logo e pubblicizzare un’azienda fallita. Nel  frattempo Chiara Martinoli, una giornalista del sito calciofemminileitaliano.it, ha cercato di intervistare i responsabili della LND a riguardo e ha ottenuto dal vice segretario della Lega, Mariangela D’Ezio, questa risposta: “L’unica cosa che sono autorizzata a dire è che sono in corso una serie di approfondimenti di natura legale. Non posso andare oltre perché non ho elementi in tal senso”. Le tifoserie della Juventus Women, della Fiorentina Women’s Football Club e dell’ A.C.F. Brescia Calcio Femminile hanno deciso di contestare sugli spalti la cosa per difendere la passione e il movimento e crediamo sia una reazione civile e legittima.

Detto questo, cosa potrà succedere? L’unica cosa è sperare che non ci siano più incidenti di percorso con le dirette di RaiSport e vedere come si evolve legalmente la vicenda dello sponsor “I Dolci Sapori”, destinata ahimè a una triste fine già annunciata. Certo è che non sono questi gli auspici che il calcio femminile sperava e, diciamo noi, meritava. Vediamo se, in corso d’opera, si riesce a migliorare questa situazione di disagio. Noi lo speriamo e per un semplice motivo: il calcio femminile ne ha bisogno.

Stefano Pellone
Stefano Pellone
Parte-nopeo e parte bolognese, ha collaborato a vari progetti editoriali e sul web (Elisir, Intellego, Melodicamente). Ha riscoperto il piacere del calcio guardando quello femminile.

La favola di Salim Cissé: da clandestino a protagonista in Europa...

Il calcio, sempre più tormentato da scandali di ogni genere, è capace ancora di regalare emozioni e storie incredibili. Ne esistono centinaia che meriterebbero...
error: Content is protected !!