Milan, ritorno senza patemi: basta Borini, Ludogorets ancora ko

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Dal nostro inviato allo stadio Giuseppe Meazza di Milano.

Il Milan controlla agevolmente anche la gara di ritorno contro il Ludogorets e vola agli ottavi di finale di Europa League: basta una rete di Borini nel primo tempo per chiudere i conti in una gara giocata a ritmi assai blandi.

Forte del 3-0 ottenuto settimana scorsa a Razgrad, il Milan può difendere con discreta serenità la qualificazione agli ottavi di finale contro un Ludogorets deciso a fare almeno una bella figura a San Siro. Gattuso non vuole comunque cali di concentrazione, sebbene nella formazione iniziale ci sia spazio per diverse seconde linee: dal 1′ ci saranno da Antonio Donnarumma tra i pali fino ad André Silva in attacco, passando per i ritorni di Locatelli, Zapata e Montolivo. Qualche novità anche tra i bulgari: fuori Dyakov e Lukoki, al loro posto ci sono Góralski e Wanderson.

La gara comincia subito a ritmi piuttosto blandi, con il Milan che, nonostante le tante seconde linee presenti in campo, riesce sin da subito a prendere il controllo del pallino del gioco mostrando un buon fraseggio e migliori qualità tecniche rispetto ai bulgari. Una netta superiorità che permette ai rossoneri di controllare agevolmente ritmi e risultato e, al 21′, addirittura di trovare il vantaggio che spegne qualsiasi speranza di rimonta degli ospiti: Cutrone se ne va sull’out di sinistra e serve il pallone sul secondo palo, dove Borini si inserisce con i tempi giusti e trasforma a porta sguarnita. La rete finisce così per consolidare il dominio dei ragazzi di Gattuso, che saggiamente decidono di mantenere un ritmo basso per tentare ogni tanto qualche folata offensiva, con la gara che finisce per bloccarsi in lunghe fasi di possesso palla. Il Ludogorets riesce ad alzare il proprio baricentro solo sul finire dei primi 45′ per tentare di pareggiare la gara, anche a costo di prendersi enormi rischi in contropiede. Ma il Milan si difende senza troppi patemi, arrivando fino al duplice fischio di Malenco senza subire alcun rischio e, anzi, sfiorando almeno in un paio di ripartenza il raddoppio.

I ritmi lenti del primo tempo non si alzano nemmeno agli inizi della ripresa: il Ludogorets prova da subito ad andare a caccia del gol della gloria, mentre i padroni di casa si coprono con attenzione e ordine per poi ripartire con rapidi contropiedi. Proprio da uno di questi, i rossoneri si divorano il 2-0, con Cutrone che non riesce a girare verso la porta l’ottimo servizio di Borini sul secondo palo. I bulgari, però, vanno vicini al pareggio per la prima volta pochi minuti più tardi: Natanael riesce a girare in porta il traversone del compagno nel centro dell’area, ma Donnarumma risponde a mano aperta con un bel riflesso, prendendosi gli applausi di San Siro. Gli uomini di Dimitrov riescono a trovare più coraggio, mentre i rossoneri pensano a preservare le energie, con Gattuso che fa girare la squadra lanciando anche Kalinic, Mauri e Bonucci. Il resto del secondo tempo, però, è una pura formalità per le due squadre, che giocano senza premere l’acceleratore: avrebbe anche una buona occasione Natanael con una punizione ai limiti dell’area, ma il sinistro del brasiliano finisce alle stelle. Finisce così la gara: nulla da fare per il Ludogorets,il Milan si aggiudica agevolmente anche la gara di ritorno grazie a una rete di Borini e vola agli ottavi di finale di Europa League.

MILAN-LUDOGORETS  1-0  (1-0) 

Milan (4-3-3): Donnarumma 6; Abate 6, Zapata 6.5, Romagnoli 7 (74′ Bonucci sv), Rodriguez 6.5; Kessié 6.5 (56′ Mauri 6), Montolivo 6.5, Locatelli 5; Borini 7.5, André Silva 5, Cutrone 7 (56′ Kalinic 6). A disp.: Donnarumma G.; Bonaventura, ÇalhanoÄŸlu, Biglia. All.: Gattuso 6.5
Ludogorets (4-2-3-1): Broun 5; Natanael 5, MoÈ›i 6, Terziev 5.5, Cicinho 6.5; Góralski 5.5, Abel 5 (83′ Dyakov sv); Wanderson 6.5, Marcelinho 5.5 (63′ Campanharo 6), Misidjan 5.5 (71′ Lukoki 5.5); Åšwierczok 5 A disp.: Renan; Forster, Plastun, Kovachev. All.: Dimitrov 5.5
Arbitro: Malenco (ESP)
Marcatori: 21′ Borini
Note-Ammoniti: Bonucci (M); Góralski (L)

Francesco Moria
Francesco Moria
Nato a Monza nel '95, ha tre grandi passioni: Mark Knopfler, la letteratura e il calcio inglese. Sogna di diventare giornalista d'inchiesta, andando a studiare il complesso rapporto tra calcio e politica.

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