Serie C, Sicula Leonzio-Lecce: al Massimino regna l’equilibrio, 0-0 il finale

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dal nostro inviato allo stadio “Angelo Massimino” di Catania

Finisce a reti inviolate tra la Sicula e il Lecce al termine di una gara vibrante, giocata a viso aperto e a tratti di categoria superiore. Un punto che conferma l’ottimo momento degli uomini di Diana e importantissimo per quelli di Liverani, considerato il crollo del Catania nella trasferta contro il Monopoli. Giallorosssi dunque a +7 sulla seconda e in marcia verso la conquista della tanto agognata Serie B.

Sicula Leonzio-Lecce è a ragion veduta una delle sfide più interessanti della 26/a giornata del Girone C di Serie C: anche se ben ventisei punti separano le due compagini, i siciliani attraversano un momento più che positivo che coincide con il cambio in panchina e che ha prodotto tre successi nelle ultime quattro giornate; i pugliesi, com’è noto, guidano la classifica con sei punti di vantaggio sul Catania, ma in settimana sono stati eliminati dalla Coppa Italia di categoria dal Cosenza. La trasferta nell’Isola, dunque, può diventare un banco di prova decisivo per il ritorno in Serie B dei salentini.

Il tecnico Diana propone il 4-3-3: in avanti, il trio offensivo composto da Bollino, Lescano e Arcidiacono. In difesa spazio ad Aquilanti, Camilleri, Gianola e Squillace. Linea di centrocampo formata da Petermann, Esposito e D’Angelo. Liverani rilancia diversi titolari, anche se deve rinunciare a Tsonev e Tabanelli, infortunati. Classico 4-3-1-2, dunque, che vede Perucchini in porta; Lepore, Cosenza, Marino e Di Matteo in difesa; Armellino, Arrigoni e Mancosu a centrocampo; in avanti Costa Ferreira alle spalle del duo Saraniti-Torromino.

Ritmi intensi fin dai primi minuti, le due compagini mettono sùbito in mostra grande carattere, grinta e determinazione. Infatti, con le due squadre a pressare alto e molto corte a centrocampo, le prime emozioni: da un lato, tenta il tiro dalla distanza D’Angelo; dall’altra Saraniti, lanciato in profondità, conclude in porta colpendo in pieno la traversa. La gara, seppure molto equilibrata, è gradevole e sia i siciliani che i pugliesi lottano su ogni pallone e senza abbandonarsi a estremi tatticismi di sorta; ciononostante, gli spazi sono pochi e le occasioni latitano fino a questo momento. Gli uomini di Liverani e Diana si alternano nell’impostazione di trame offensive, nessuno trova il guizzo decisivo e i rispettivi reparti difensivi predominano. Interessanti i tentativi di sfondamento dopo la mezz’ora di Bollino, anticipato da Cosenza, e di Torromino, fermato provvidenzialmente da Narciso. Al 38′ forse l’occasione più nitida per i lentinesi: Esposito si incunea in area di rigore e impegna severamente Perucchini. Dall’altro lato, risponde il Lecce al 43′ con una conclusione velenosa di Torromino che si stampa ancora una volta sul montante, praticamente all’incrocio dei pali. Il direttore di gara, giustamente, non assegna tempo di recupero e manda tutti negli spogliatoi sul punteggio di 0-0.

Sùbito emozioni in avvio di ripresa: Petermann riesce a metterla dentro, ma il direttore di gara ravvisa un fallo su Marino e non convalida. Il piglio delle due compagini è lo stesso del primo tempo: si lotta su ogni pallone e si gioca a viso aperto alla ricerca del gol che sblocchi l’incontro. Ci va vicino il Lecce al 52′: incursione in area da sinistra di Saraniti, tiro-cross e intervento a liberare di Narciso. Come nel primo tempo non si registrano molte occasioni né da una parte né dall’altra: la Leonzio mantiene il pallino del gioco sulla linea mediana e il Lecce, guardingo e sornione, attende pazientemente il momento opportuno per affondare i colpi. Con la fase dedicata alle sostituzioni, i ritmi inevitabilmente rallentano ma la sensazione è che in qualsiasi momento possa spezzarsi l’equilibrio. Invece nei minuti finali non accede nulla degno di nota, le due squadre si accontentano e il direttore di gara sancisce lo 0-0 finale.

SICULA LEONZIO-LECCE 0-0 (0-0)

Sicula Leonzio (4-3-3): Narciso 6.5; Aquilanti 6.5, Camilleri 6.5, Gianola 6.5, Squillace 6.5; D’Angelo 6.5, Petermann 6.5 (81′ Cozza sv), Esposito 6.5 (73′ Marano sv); Arcidiacono 6.5 (69′ Sibilli 6.5), Lescano 6.5 (68′ Foggia 6), Bollino 6.5 (80′ Russo sv). A disp.: Ciotti, Pollace, Giuliano, Monteleone, Granata, Davì, De Felice. All.: Diana 7.
Lecce (4-3-1-2): Perucchini 6.5; Lepore 6.5, Cosenza 6.5, Marino 6.5, Di Matteo 6.5; Armellino 6.5, Arrigoni 6.5, Mancosu 6.5 (84′ Legittimo sv); Costa Ferreira 6.5 (67′ Selasi 6); Saraniti 6.5, Torromino 6.5 (66′ Di Piazza). A disp.: Chironi, Ciancio, Gambardella, Riccardi, Valeri, Megelaitis, Caturano, Dubickas. All.: Liverani 7.
Arbitro: Camplone di Pescara.
Note – Ammoniti: Cosenza (L).

Antonio Ioppolo
Antonio Ioppolo
Giornalista, appassionato di storia, letteratura, calcio e mediani: quegli “omini invisibili” che rendono imbattibile una squadra. Il numero 8 come fisolofia di vita: grinta, equilibrio, altruismo e licenza del gol.

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