Un necessario aggiustamento in corsa

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Poco prima della pausa invernale c’era una formazione di Serie A Femminile che veleggiava nelle zone basse della classifica nonostante un recente passato glorioso e che inanellava risultanti e prestazioni altalenanti: era il Verona Women, squadra allenata dal tecnico Renato Longega che era passata da poco attraverso un cambio societario e tecnico che aveva modificato e non poco l’assetto della squadra.

Dopo alterne fortune nelle prime giornate e dopo essersi ritrovata in piena zona retrocessione, la formazione scaligera ha deciso di operare pesantemente sul mercato per cercare di mettere a posto le cose: prima era arrivata a metà ottobre il difensore classe 1992 Arna Sif Asgrimsdottir proveniente dal Valur di Reykjavik e poi a fine novembre era stata tesserata prima la seconda punta ventisettenne finlandese Riikka Hannula dalle fila dell’Espanyol e poco dopo il difensore diciannovenne francese Coline Bouby proveniente dal Nimes.

Nonostante questi ingaggi, la squadra delle Giuliette non aveva migliorato più di tanto il suo rendimento e a quel punto la società ha deciso di tornare pesantemente sul mercato per rendere questo campionato meno difficile a mister Longega ed evitare lo spauracchio della retrocessione: prima sono state risolte le grane burocratiche relative all’ingaggio di Eva Dessislava Dupuy, attaccante esterna con passaporto statunitense proveniente dal club francese dell’Etg/Ambilly, e poi è stato messo a segno addirittura un poker di acquisti.

Sono arrivate infatti, all’ombra dell’Arena, ben quattro nuove atlete. La prima è stata la centrocampista offensiva ventinovenne bulgara Lilyana Kostova, dalla lunga esperienza internazionale con il Medyk Konin e con l’Apollon Limassol. La seconda è stata la centrocampista tedesca ventitreenne Florin Wagner proveniente dalla formazione finlandese dell’Alan United ma con un passato nello Sparta Praga e nel Neunkirch. La terza è stata il 30enne difensore centrale Robyn Decker ex capitano della formazione svedese dello Kvarnsveden IK e la quarta è stata Anna Julia Molin, ventisettenne esterno sinistro svedese di difesa militante nella formazione cipriota dell’Apollon Limassol.

Le quattro neo-gialloblù si sono messe a disposizione della squadra e della causa e i risultati si sono subito visti: Dupuy è andata a segno nel pareggio casalingo con il Sassuolo e, dopo la preventivabile sconfitta contro il Brescia, sono arrivati sei punti d’oro contro Fiorentina e Ravenna grazie soprattutto alle due doppiette di Lilyana Kostova che ha avuto un impatto devastante sul campionato italiano. Al momento la rosa delle gialloblù vanta ben dodici nazionalità per ventisette giocatrici con una età media di 21,33 anni e gli ultimi risultati fanno ben sperare almeno nella salvezza diretta senza passare dalle forche caudine dei play-out. Ma il pallone, si sa, è rotondo e la squadra veronese non può permettersi altre distrazioni a cominciare dalla gara di sabato prossimo contro il ChievoVerona distante solo un punto, un derby che si è trasformato di colpo in autentico scontro salvezza. Che vinca la migliore.

Stefano Pellone
Stefano Pellone
Parte-nopeo e parte bolognese, ha collaborato a vari progetti editoriali e sul web (Elisir, Intellego, Melodicamente). Ha riscoperto il piacere del calcio guardando quello femminile.

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