Pronte le formazioni per Italia-Inghilterra, gara che inaugurerà il 6 Nazioni degli azzurri. Attenzione a ciò che avverrà domani pomeriggio all’Olimpico: importante andare oltre la “sconfitta onorevole”. Non siamo alle Termopili, non siamo spartani e un po’ ci saremmo anche stancati.
Classifica e tabelloni del rugby di club alla mano, non promette bene. Gli inglesi giocano in una Premiership di altissimo profilo e spostano equilibri nelle coppe continentali. I nostri, beh, giocano in maggioranza nelle franchigie italiane del Pro14, ex Pro12. Come siamo messi? Timida crescita e 29 punti in classifica del Benetton Treviso, finalmente non ultimo in classifica nel campionato allargato alle sudafricane oltre a irlandesi, gallesi e scozzesi. Quinti (su 8) nella Conference B del campionato più internazionale che c’è, i trevigiani hanno vinto 6 volte a fronte di 6 sconfitte. Un ruolino incoraggiante rispetto alle scorse stagioni e, ahinoi, a quello delle Zebre, ultimi nell’altra Conference. 3/10 di record e soprattutto -90 di differenza punti. Questi siamo e da qui ripartiamo: basterà questa crescita (parziale) delle franchigie a offrire ai nostri 25 migliori giocatori un rugby abbastanza intenso e degno del 6 Nazioni? O avremo sempre la sensazione di giocare in Serie A con una squadra utile al massimo per la caratteria?
Con questi interrogativi ci tufferemo sulla sfida dell’Olimpico, apparentemente Davide contro Golia. Eppure interessante proprio per questo: si chiamano “test” perché ti mettono alla prova e ti fanno confrontare coi migliori.
