Serie C, Catania-Virtus Francavilla: siciliani di misura, decide la rete di Tedeschi in avvio

-

dal nostro inviato allo stadio “Angelo Massimino” di Catania

Il Catania soffre, ma porta in cascina tre punti preziosissimi contro una combattiva Virtus Francavilla: decide la rete di Tedeschi in avvio. Il Lecce rimane comunque a quattro punti. Per la Virtus, che forse avrebbe meritato qualcosa in più soprattutto nel primo tempo, si tratta dell’ottava sconfitta stagionale e della quarta gara di fila senza successi.

Posticipo del lunedì, Catania-Virtus Francavilla, chiude la 23/a giornata del Girone C di Serie C. Siciliani all’inseguimento del Lecce dopo il pari conquistato la settimana scorsa proprio sul campo della capolista; ieri i giallorossi di Puglia hanno vinto contro il Rende e una vittoria è d’obbligo. Sul proprio cammino gli uomini di Lucarelli trovano altri pugliesi, ovvero quelli della Virtus Francavilla guidata da D’Agostino; i Biancazzurri occupano attualmente l’ottava posizione e sono reduci da una sconfitta e due pareggi di fila. Solo un precedente tra le due compagini ai piedi dell’Etna, quello della scorsa stagione, terminato 1-0 per i padroni di casa grazie alla rete di Di Grazia. Vittoriosi i rossazzurri anche in occasione della gara di andata: fu un rotondo 3-0 firmato da Lodi, Russotto e Djordjević.

Lucarelli opta per il 3-5-2, affidando affida le chiavi dell’attacco a Di Grazia e Ripa per sostituire rispettivamente Russotto, ancora alle prese con problemi muscolari, e lo squalificato Curiale. In mezzo al campo torna dal primo minuto capitan Biagianti con Lodi in regia e Caccavallo ultimo a destra. Trio difensivo composto da Aya, Tedeschi e Bogdan. Consueto 3-5-2 per D’Agostino: Soloni in porta difeso dal terzetto composto da Prestia, De Toma, Agostinone. Chiavi del centrocampo affidate a Biasón, con Folorunsho e Sicurella a fargli da scudieri; correrà a destra Pino e sul versante opposto ci sarà Albertini. In avanti, Lugo Martínez e Madonia.

Minuto di raccoglimento in memoria del piccolo rossazzurro Giuseppe sconfitto pochi giorni fa da un grave male e via alle ostilità. I siciliani trovano il vantaggio immediatamente: calcio di punizione dalla trequarti, palla in mezzo e stacco imperioso di Tedeschi che insacca alla destra di Saloni; Catania-Virtus Francavilla 1-0. Gli ospiti provano a reagire ed è Prestia a mettere in apprensione Pisseri con un tiro-cross che viene respinto in corner. Avvio vivace e intenso con frequenti ribaltamenti di fronte: a mantenere di più il pallino del gioco sono i pugliesi, mentre il Catania preferisce attendere per ripartire in contropiede, rendendosi pericoloso in più occasioni con Caccavallo, Di Grazia e Ripa. I biancazzurri (oggi in maglia verde), comunque, non demordono (recriminano per un intervento sospetto di Aya su Lugo Martínez) e, in generale, provano a sfondare con una manovra ragionata e da vari tiri dalla bandierina che portano Folorunsho a fallire l’appuntamento con il gol per un soffio. La Virtus insiste e col passare dei minuti prende il sopravvento in termini di possesso palla: ci prova anche Albertini da lontano conquistando solo l’ennesimo calcio d’angolo. I padroni di casa escono dal guscio solo poco dopo la mezz’ora: prima, Marchese tenta la botta al volo dalla distanza spedendo sul fondo; poi, Ripa di testa, debolmente, manda in due circostanze tra le braccia di Saloni. Nei minuti finali l’assalto dei pugliesi spaventa il pubblico di casa: Pisseri respinge il tiro di Sicurella e il direttore di gara manda tutti negli spogliatoi con il Catania in vantaggio 1-0.

Avvio combattuto anche nel secondo tempo e col Catania che prova a colpire a freddo: punizione di Lodi, palla al centro e Bogdan di testa manda a lato; poi, Lodi sfonda il muro avversario, tira dalla distanza e manda alto sopra la traversa. La Virtus sembra soffrire di più nella seconda frazione parte e riesce ad andare al tiro solo al 65′ con Agostinone, senza però particolare fortuna e precisione. In generale, i ritmi sono meno intensi, anche per via di alcune sostituzioni, e lo spettacolo ne risente: l’unico tiro in porta, infatti, è quello di Biasón ma non impensierisce più di tanto Pisseri; gli anfitrioni rispondono con un’incursione di Ripa e una di Barišić. Poche le occasioni da raccontare: le due compagini lottano su ogni pallone, ma nessuna delle due riesce a trovare varchi tra le maglie delle rispettive retroguardie. All’81′ sono gli ospiti a sfiorare il gol del pari: direttamente da calcio di punizione, infatti, Lugo Martínez fa la barba al palo alla sinistra di Pisseri. Le prova tutte nel finale mister D’Agostino con l’ingresso di Valotti, ammonito in precedenza quando ancora non era in campo, che si aggiunge a quelli di Viola e Parigi per tentare l’assalto finale. La Virtus, però, così inizia a soffrire i tentativi di ripartenza del Catania: prima, si alzano le proteste per un presunto tocco col braccio in area di un difensore pugliese; poi, Ripa viene fermato dalla bandierina del guardalinee proprio quando stava involandosi verso la porta avversaria. Non accade altro degno di nota fino alla fine, se non una traiettoria insidiosa ancora di Lugo Martínez e il direttore di gara sancisce la fine e il successo del Catania per 1-0.

CATANIA-VIRTUS FRANCAVILLA 1-0 (1-0)

Catania (3-5-2): Pisseri 6, Aya 5.5, Tedeschi 6.5, Bogdan 6; Caccavallo 6 (28′ Esposito 6), Biagianti 6 (59′ Rizzo 6), Lodi 7, Mazzarani  5.5 (60′ Fornito 6), Marchese 6; Ripa 6, Di Grazia 6 (59′ Barišić 6). A disp.: Martínez, Semenzato, Lovrić, Blondett, Manneh, Caccetta, Bucolo, Rossetti. All.: C. Lucarelli 6.
Virtus Francavilla (3-5-2): Saloni 6; Prestia 6.5, De Toma 6.5, Agostinone 6.5; Pino 6 (86′ Valotti sv), Folorunsho 6 (74′ Viola sv), Biasón 6, Sicurella 6, Albertini 6; Lugo Martínez 6.5, Madonia 5.5 (62′ Parigi). A disp.: Albertazzi, Colonna, Sbampato, Arfaoui, Triarico, Mastropietro. All.: D’Agostino 6.
Arbitro: Zanonato di Vicenza.
Marcatori: 2′ Tedeschi.
Note – Ammoniti: Caccetta, Lodi (C); Prestia, Valotti (V).

Antonio Ioppolo
Antonio Ioppolo
Giornalista, appassionato di storia, letteratura, calcio e mediani: quegli “omini invisibili” che rendono imbattibile una squadra. Il numero 8 come fisolofia di vita: grinta, equilibrio, altruismo e licenza del gol.

L’incoscienza di Zeman

Un po' di pazienza, amici della Roma. Fa niente se la vostra squadra prima vince a Milano e poi ne becca tre dal Bologna,...
error: Content is protected !!