Serie C, Girone A – Promossi e rimandati

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Giunta la sosta, è tempo di bilanci di questa prima parte di stagione per il Girone A di Serie C, un raggruppamento, quello nord-occidentale, che ha avuto un’unica squadra dominatrice e con le altre costrette a rincorrere più alla ricerca dei piazzamenti in prospettiva playoff che per tentare di dare del filo da torcere alla capolista. Analizziamo, allora, quelli che, secondo noi, sono i promossi e i rimandati di questa prima fase.

I PROMOSSI

  • Naturalmente, il Livorno dell’ex Siracusa Andrea Sottil che fino a ora ha ammazzato il campionato vincendo ben quindici partite su venti disputate, imbattuto tra le mura amiche, e perdendo una sola volta in occasione del derby disputato a Pisa. Numeri che non lasciano margini a dubbi con 45 gol fatti (migliore attacco dell’intero panorama di Serie C) e 17 gol subiti. Inoltre, il brindisino Daniele Vantaggiato è primo ex aequo nella classifica marcatori con 12 reti e, in generale, i toscani conciliano una pressoché perfetta fase difensiva, altrimenti non sarebbe potuto essere considerati i trascorsi da calciatore di Sottil e la tesi del Master da allenatore, e una cinica fase offensiva. Insomma, a noi ricorda molto il Siracusa della passata stagione con la differenza che il Livorno, possedendo elementi di categoria persino superiore, ha la concreta prospettiva di ritornare in Serie B dopo sole due stagioni.
  • Dietro, le altre annaspano e promuoviamo, in primis, la matricola Monza e l’Olbia. I Brianzoli, nonostante un periodo nero attraversato tra novembre e metà dicembre nel quale ha vinto solo una volta contro il Cuneo, occupano la sesta posizione a fianco proprio dei sardi e l’età media della rosa (24,7) composta solo da giocatori italiani risalta ancora di più il grande lavoro del club nella valorizzazione di calciatori di prospettiva.
  • Stesso discorso per i Galluresi, la cui rosa fa registrare addirittura un’età media di 22,7 plasmata dalle sapienti mani di un tecnico come Bernardo Mereu. Tra tutti, spiccano, a nostro parere, Matteo Cotali e, naturalmente, Daniele Ragatzu, bomber sempre grintoso e determinato. Se i sardi si trovano nella parte alta della graduatoria, lo devono principalmente all’attaccante cagliaritano.
  • Infine, a noi è piaciuta molto l’Arzachena e non solo perché è una matricola, ma anche perché ha giocatori per lo più sardi con pochissime apparizioni in Serie C. Il più esperto è Baldanzeddu, mentre per il resto si tratta di calciatori con tanta voglia di emergere. La squadra affidata a Mauro Giorico è sicuramente una delle sorprese del campionato.

I RIMANDATI

  • I quattordici punti di distacco dalla vetta rendono il Pisa una delle squadre da rimandare. Con il chiaro obiettivo e i proclami per un rapido rientro in Serie B nonché con una campagna acquisti sontuosa, i nerazzurri non hanno confermato le aspettative né con Gautieri né con Pazienza in panchina. Nonostante sia stata l’unica squadra a sconfiggere i Labronici, ha mostrato mancanza di solidità tutte le volte nelle quali doveva dare prova di maturità.
  • L’Alessandria, che è partita malissimo, a poco a poco è risalita qualificandosi ai quarti di Coppa, inanellando cinque convincenti successi in campionato e arrivando alla sosta all’undicesimo posto. Certo, troppo poco per chi nel corso della passata stagione ha sfiorato la promozione, ma forse è proprio questo il fardello che si porta dietro. Il nuovo Moccagatta e il tecnico Michele Marcolini potrebbero ridare il vigore necessario, e già nell’ultima fase lo hanno ridato, per tentare la scalata non solo a più consone posizioni di classifica, ma anche alla conquista della Coppa Italia di categoria che, ricordiamo, riveste un’importanza fondamentale in termini di piazzamento nella griglia dei playoff.
  • Da rivedere anche il Piacenza: attualmente a due punti dai playout e a tre dai playoff in virtù di una classifica molto corta, è innegabile che la prima parte di stagione non sia stata né carne né pesce. La mancanza di continuità e il rendimento generale livellato verso il basso di molti giocatori i principali colpevoli. Le uniche eccezioni a nostro avviso quelle di Ermanno Fumagalli, Tommaso Morosini ed Edoardo Masciangelo: troppo poco per ripetere il sesto posto della passata stagione.
  • Forse scontato perché ultimo in classifica, il Prato vanta la peggior difesa di Serie C (37 gol subiti). Salvatosi l’anno scorso in extremis, quest’anno è riuscito a peggiorare il proprio cammino. Unica consolazione, magra, tenuto conto che l’obiettivo a inizio stagione era conquistare la salvezza senza passare dai playout, il fatto che non sia prevista la retrocessione diretta. Ma, attenzione, rimanendo ultimo con un distacco superiore di otto punti dalla sedicesima (attualmente sono 10), retrocederà direttamente tra i dilettanti.
Redazione
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