Il Napoli torna a sorridere, anche con il record di Hamšík: 3-1 al Torino, Sarri e i suoi in vetta

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Il Napoli torna a vincere e conquista nuovamente la vetta della classifica, approfittando dello scivolone dell’Inter contro l’Udinese: in casa del Torino finisce 3-1, decidono le reti del primo tempo di Koulibaly, Zieliński e Hamšík, mentre non basta il ritorno al gol di Belotti per permettere ai granata di evitare la sconfitta. 

Pochi gol realizzati, tanti risultati deludenti e troppe occasioni sprecate per prendersi la vetta della classifica: il Napoli che si presenta a Torino è una squadra alla disperata ricerca di una vittoria che possa dare una svolta in un momento decisamente negativo degli uomini di Sarri. E i primi minuti all’Olimpico degli azzurri sono molto incoraggianti, sia sul piano del gioco, ma soprattutto su quello del risultato, dal momento che gli ospiti riescono a trovare il vantaggio dopo appena 4′: Allan è bravo a fare la sponda sul calcio d’angolo battuto da Jorginho e trova la testa di Koulibaly, che da pochi passi incorna con potenza e batte un incolpevole Sirigu. La gara, però, si infiamma subito e le due squadre iniziano a giocare con grande intensità, senza far mancare le occasioni, soprattutto da parte di un Napoli entrato bene in partita: la migliore capita a Mertens, che salta secco Burdisso e calcia in diagonale, mettendo il pallone di poco a lato. Ma la difesa degli uomini di Mihajlović non sembra essere nemmeno entrata in campo e al 25′ ci pensa Zieliński a punire severamente i padroni di casa: il polacco viene servito nello spazio di Jorginho e, sfruttando l’errato movimento della retroguardia granata che lo tiene in gioco, controlla magicamente il pallone si ritrova a tu per tu con il portiere, battuto freddamente con il sinistro. E da questo momento comincia lo show dei campani, che cominciano a regalare il gioco spettacolare dell’inizio della stagione contro un Torino in palese difficoltà e al 30′ arriva finalmente il gol che il popolo partenopeo aspettava da tempo: il 115esimo in maglia azzurra di Hamšík, gli stessi segnati da una leggenda come Maradona. Tutto nasce da un gran lancio di Jorginho per Mertens, che controlla con eleganza e serve al centro dell’area lo slovacco, perfetto nell’aprire il piattone e a mettere il pallone dove Sirigu non può arrivare. Una rete che lascia un sego profondo nei granata, scossi dall’inizio perfetto degli avversari, e che fino alla fine del primo tempo cercano di limitare i danni come possono, mostrando qualche timido segnale di ripresa: a pochi minuti dal duplice fischio di Mazzoleni, Baselli è bravo a inserirsi in area sul taglio geniale di Iago Falque, ma il centrocampista di Manerbio colpisce il pallone in maniera sporca, non centrando la porta. Troppo poco per evitare i fischi impietosi dell’Olimpico.

Se il Napoli della fine dei primi 45′ aveva pensato più a rifiatare, permettendo ai padroni di casa di tentare qualche sortita offensiva, nella ripresa gli uomini di Sarri tornano a controllare il gioco: grazie a un pressing molto intenso e alle continue giocate dei loro talenti, gli azzurri provano a difendere con maturità il risultato, tentando talvolta di trovare il gol del definitivo ko. Con il passare dei minuti, però, il Torino comincia finalmente a crescere, mettendo in mostra un gioco decisamente più convincente, anche grazie all’ingresso di Ljajić al posto dell’ex di turno Valdifiori. La partita diventa molto più equilibrata e così, alla prima vera occasione dei padroni di casa, gli uomini di Mihajlovic riescono a riaprire la gara grazie al tanto atteso ritorno al gol di Belotti: il “Gallo” si ritrova il pallone tra i piedi dopo essere stato sporcato da un difensore del Napoli e calcia di prima, con un Reina non reattivo che riesce soltanto a sfiorare. Una rete che fa tornare l’entusiasmo sia sugli spalti, ma soprattutto tra i giocatori del Torino, ora davvero pericolosi in diverse sortite offensiva, approfittando anche del fatto che gli ospiti non riescono a chiudere la gara in almeno un paio di occasioni clamorose: prima è miracoloso il salvataggio di Molinaro in recupero su Allan a tu per tu con Sirigu e pronto a calciare in porta; poi proprio il brasiliano riesce a sfondare in area e serve in mezzo all’area Mertens che, tutto solo, scivola all’ultimo e colpisce malissimo, mettendo il pallone incredibilmente alto. Ma l’intensità dei granata si spegne lentamente nel finale, anche a causa dell’infortunio di Ljajić che lascia i suoi in dieci uomini per l’assenza di cambi disponibili: dopo tre partite, il Napoli torna a vincere e riconquita la vetta della classifica approfittando dello scivolone clamoroso dell’Inter contro l’Udinese; tanta delusione per il Torino, che non riesce a fare il salto di qualità e a conquistare punti importanti in ottica Europa.

TORINO-NAPOLI  1-3  (0-3)

Torino (4-3-3): Sirigu 6; De Silvestri 5.5, Nkoulou 5.5, Burdisso 4.5, Molinaro 5.5; Baselli 5, Valdifiori (46′ Ljajić 6.5), Rincón 5.5; Falque (78′ Edera), Belotti 6.5, Berenguer 5.5 (65′ Niang 5). A disp.: Ichazo, Milinković-Savić, Acquah, Gustafson, Obi, Barreca, Moretti, Boyé, Lyanco. All.: Mihajlović 5
Napoli (4-3-3): Reina 5.5; Hysaj 6, Albiol 6.5, Koulibaly 7.5, Mário Rui 6; Allan 7, Jorginho 7.5 (76′ Diawara sv), Hamšík (83′ Rog sv); Zieliński 6.5 (70′ Insigne 6.5), Mertens 6.5, Callejón 6A disp.: Rafael, Sepe, Maggio, Giaccherini, Leandrinho, Chiricheș,  Ounas. All.: Sarri
Arbitro: Mazzoleni sez. di Bergamo
Marcatori: 4′ Koulibaly (N), 25′ Zieliński (N), 30′ Hamšík (N)
Note-Ammoniti: Baselli (T); Albiol (N)

Francesco Moria
Francesco Moria
Nato a Monza nel '95, ha tre grandi passioni: Mark Knopfler, la letteratura e il calcio inglese. Sogna di diventare giornalista d'inchiesta, andando a studiare il complesso rapporto tra calcio e politica.

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