Catania-Matera, le dichiarazioni post partita

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dal nostro inviato allo stadio “Angelo Massimino” di Catania

Come di consueto, i protagonisti della gara odierna, valida per la 18/a giornata del Girone C di Serie C, Catania-Matera, terminata col risultato di 1-1, si sono presentati in sala stampa per le dichiarazioni di rito a commento dell’incontro.

Il primo ad apparire in sala stampa è stato il tecnico dei lucani Gaetano Auteri: “Sono l’ultima persona a dover dare giudizi sul Catania. Una squadra che ha un’organizzazione di spessore, con un grande organico e con un ottimo allenatore. Il campionato è difficile e nessuno può pensare di vincere facilmente. Un campionato in cui non sempre si gioca al calcio, perché spesso non ci sono le condizioni. Stasera abbiamo fatto una partita come tante altre: a volte abbiamo perso contro squadre che giocano poco al calcio e che fruttano situazioni scaturite da condizioni ambientali. Noi giochiamo così e ci vogliamo divertire principalmente. Oggi è stata una gara intensa e ritengo che la direzione arbitrale sia stata nella norma. La mia squadra non è partita per vincere il campionato: siamo perfettamente in linea con quello che ci siamo prefissati, ovvero giocare bene al calcio e giocarcela contro tutti. Abbiamo tanti under e il nostro obiettivo è farli crescere, confrontandoci alla pari con tutti. Oggi il pari non ce lo ha regalato nessuno e il punto lo abbiamo conquistato. Rispettando i valori dello sport, saremo un osso duro“.

Poi, è stata la volta del tecnico del Catania Cristiano Lucarelli: “Purtroppo, mi tocca fare una cosa che non amo fare, ovvero recriminare sull’arbitro. Per la sesta partita di fila, l’arbitro ha voluto fare il protagonista. Non solo per il gol annullato a Curiale, ma anche per la gestione della partita e dei cartellini. Non è la prima volta e il Catania meriterebbe più rispetto. Gli errori iniziano a essere tanti e almeno ci condizionano per sette punti in classifica: inizia essere un po’ stufo per questi continui errori. Non voglio parlare di complotti, ma credo sia necessario più rispetto per il Catania e maggiore attenzione nelle designazioni. Non posso rimproverare nulla ai miei ragazzi, i quali sudano la maglia e dimostrano attaccamento. Mi spiace avere dovuto consolare i miei calciatori per delle offese ricevute al passaggio dalla tribuna. Dispiace che non capiscano contro quali forze stiamo combattendo. In un campionato difficile contro due grandi squadre come il Trapani e il Lecce: una che sfiorava la Serie A due anni fa e l’altra che tenta da vari anni il ritorno in Serie B. Coi miei giocatori piacerebbe parlare di diagonali, cose fatte bene o cose fatte male e non consolarli per le offese ricevute. Andrò avanti per la mia strada finché sarà possibile farlo. Noi dobbiamo essere più mestieranti: siamo quelli che giocano meglio ma segnano meno. Ci servirebbe avere più rabbia soprattutto negli ultimi sedici metri“.

Antonio Ioppolo
Antonio Ioppolo
Giornalista, appassionato di storia, letteratura, calcio e mediani: quegli “omini invisibili” che rendono imbattibile una squadra. Il numero 8 come fisolofia di vita: grinta, equilibrio, altruismo e licenza del gol.

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