Copa Libertadores, finale di ritorno – Grêmio campione per la terza volta nella storia, Lanús sconfitto ma con onore

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Troppo forte questo Grêmio per il Lanús. Dopo l’1-0 di Porto Alegre, i brasiliani si ripetono alla Fortaleza vincendo 2-1 e alzando la Copa Libertadores al cielo per la terza volta nella loro storia dopo le affermazioni del 1983 (contro il Peñarol) e del 1995 (contro l’Atlético Nacional). Col terzo titolo il Tricolor di Porto Alegre entra nel club di squadre brasiliane con più titoli di Copa Libertadores raggiungendo Santos e São Paulo (distantissime invece le argentine Independiente, a sette, e Boca Juniors, a sei). Ha vinto la squadra migliore e lo ha fatto meritatamente, dominando il primo tempo in Argentina. Era dal 1963 (Santos sul Boca Juniors) che una squadra verdeoro non vinceva il più importante titolo continentale in terra albiceleste. Dal 2013 invece una brasiliana non vinceva la Copa Libertadores: in quell’occasione fu l’Atlético Mineiro a coronare un quadriennio d’oro in cui vinsero consecutivamente Internacional, Santos e Corinthians prima del Galo.

Il contropiede di Fernandinho (brutta palla persa da Gómez) e la magnifica azione solitaria di Luan, terminata con un pregevole tocco sotto, hanno archiviato la sfida già al termine della prima frazione di gioco dopo l’1-0 della scorsa settimana. Nella ripresa la squadra di Renato Portaluppi ha avuto anche diverse occasioni per segnare il terzo gol, ma al 72′ è stato invece il Lanús ad accorciare le distanze grazie al calcio di rigore (netto) trasformato da Sand. Per il Pepe è una rete storica: a trentasette anni diventa infatti il più anziano capocannoniere di sempre nella Copa Libertadores: nove gol per lui in questa edizione). Una marcatura in più di Luan, premiato col titolo di miglior giocatore del torneo. Riconoscimento meritato per un attaccante che da gennaio, o al massimo da giugno, vedremo sicuramente in una (grande visto il suo prezzo di oltre quindici milioni di euro) squadra europea. Pronto per il grande salto anche Marcelo Grohe, autore di grandi interventi anche alla Fortaleza dopo la parata miracolosa di Guayaquil contro il Barcelona, definita dagli addetti ai lavori la più bella vista negli ultimi anni sui campi di calcio.

Grande torneo per il Grêmio, che ha tremato di fatto solo nella sfida tutta brasiliana dei quarti di finale contro il Botafogo, vinta 1-0 nella partita di ritorno dopo lo 0-0 dell’andata. Per il resto tutto senza particolari problemi sia nel girone (chiuso al primo posto perdendo solo la partita ininfluente contro il Deportes Iquique) che nelle sfide del tabellone a eliminazione diretta con Godoy Cruz, Barcelona (il 3-0 dell’andata a Guayaquil in semifinale è stato il vero capolavoro di Portaluppi) e Lanús. Per l’ex giocatore della Roma secondo titolo in due anni con il Tricolor dopo la vittoria in Coppa del Brasile. Gioia doppia per lui, che nel 1983 vinse la Copa Libertadores da giocatore (unico brasiliano a riuscire in quest’impresa) proprio con la maglia del Grêmio. A dicembre Portaluppi proverà la seconda doppietta nel Mondiale per Club; non sarà facile vista la presenza del Real Madrid specialista di finali. Trentaquattro anni fa infatti conquistò la Coppa Intercontinentale battendo 2-1 l’Amburgo realizzando una doppietta.

Sconfitto ma a testa altissima il Lanús, applaudito da tutta la sua gente dopo una Copa Libertadores straordinaria. Il Granate infatti ha messo a segno due imprese clamorose nei quarti di finale e in semifinale, eliminando le connazionali San Lorenzo e River Plate con due rimonte sensazionali. Contro il San Lorenzo ribaltando la sconfitta per 2-0 subita al Nuevo Gasómetro e vincendo ai calci di rigore; contro il River rimontando da 0-2 a 4-2 nella partita di ritorno dopo aver perso 1-0 l’andata. Almirón ha saputo dare un’anima forte a una squadra capace di giocare un ottimo calcio (Marcone fondamentale come filtro a centrocampo e Silva e Acosta spine nel fianco sulle fasce sulla trequarti) nella metà campo avversaria. In finale si sono però viste tutte le difficoltà mostrate finora dalla difesa. Infine menzione speciale per Sand, epico nel chiudere col titolo di capocannoniere a trentasette anni dopo aver vinto l’anno scorso il campionato.

Lanús-Grêmio  1-2  27′ Fernandinho (G), 42′ Luan (G), 72′ rig. Sand (L) (andata 0-1)

Riccardo Bozzano
Riccardo Bozzano
Nato a Genova, dove vive attualmente. Ama molti sport tra cui basket, calcio, football americano e tennis. Segue il calcio italiano, europeo e sudamericano, con una forte passione per il campionato argentino.

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