Coppa Italia, Catania-Cosenza: i Lupi sbranano l’Elefante, 1-2 il finale

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dal nostro inviato allo stadio “Angelo Massimino” di Catania

Un brutto Catania deve cedere il passo al Cosenza nei sedicesimi di Coppa Italia: decisiva la doppietta di Liguori nella ripresa, a nulla serve il gol della speranza siglato dal neoentrato Russotto.

Proseguono i sedicesimi di finale della Coppa Italia di Serie C e anche Catania e Cosenza si sfidano in una gara a eliminazione diretta per continuare il proprio cammino alla conquista del trofeo detenuto dal Venezia. Com’è noto, entrambe le compagini militano nel Girone C: i padroni di casa occupano la seconda piazza alle spalle del Lecce e vantano una striscia di quattro vittorie consecutive e di ben dieci nelle ultime dodici gare. Di contro, i Silani sono tredicesimi con quindici punti e provengono dalla sconfitta patita a Catanzaro. Le due compagini si sono affrontate in sei occasioni ai piedi dell’Etna (cinque in campionato e una in Coppa Italia) e il bilancio è favorevole proprio agli ospiti che vantano tre vittorie; l’unico successo rossazzurro (4-2) risale alla remotissima stagione 1948-1949. Mentre l’anno scorso si imposero i cosentini in virtù delle reti di Letizia e Statella, nel corso di questa stagione, a Cosenza, si sono imposti gli etnei grazie al gol di Mazzarani.

Lucarelli approfitta dell’occasione per dare spazio a chi ha giocato meno: 4-3-3, dunque, con Martínez in porta, Esposito e Djordjević sulle fasce e Lovrić e Tedeschi al centro della difesa. Mazzarani, Bucolo e Fornito a centrocampo con Correia, Ripa e Rossetti in attacco. Nel 4-3-1-2 disegnato da Braglia torna Saracco tra i pali con la coppia Pascali-Pasqualoni al centro della difesa; sulle corsie laterali, Boniotti e Pinna. Loviso in cabina di regia coadiuvato da Collocolo e Trovato ai suoi lati. Bruccini va ad assistere la coppia d’attacco formata da Mendicino e Liguori.

Pronti via e i padroni di casa reclamano sùbito un calcio di rigore: cross di Esposito dalla destra, il pallone sbatte contro il braccio di Pascali ma per l’arbitro è tutto regolare. In questa fase iniziale gli etnei provano a fare la partita tenendo il pallino del gioco, mentre il Cosenza si difende senza sbavature; anzi, va alla conclusione dalla distanza con Collocolo e Trovato ma i tiri non preoccupano Martínez. I siciliani prediligono la manovra corale, praticamente tutti gli effettivi partecipano all’azione, ma la retroguardia silana è sempre ben schierata e per gli uomini guidati da Lucarelli diventa difficile verticalizzare. Di conseguenza, c’è poco da raccontare: i ritmi non sono intensi e, in ogni caso, anche il Cosenza prova a spingersi in avanti: Pinna e Bruccini scaldano i guantoni di Martínez. Le due compagini lottano su ogni pallone, ma vanno al piccolo trotto senza trovare spunti interessanti se non quando Mazzarani impegna Saracco in tuffo e Ripa scaglia un bolide sulla schiena di Pascali. I rossoblù non stanno a guardare e rispondono con Collocolo: il pallone è ben piazzato ma Martinez non si fa sorprendere. Non accade più nulla degno di nota e le squadre vanno negli spogliatoi sul punteggio di 0-0.

I padroni di casa hanno immediatamente l’occasione per portarsi in vantaggio: al 48′ un rimpallo favorisce Djordjević che entra in area ma tira sul portiere avversario. Come una doccia fredda, però, per i siciliani arriva il gol del Cosenza: Mazzarani sbaglia l’intervento al limite della propria area, Liguori colpisce di sinistro di prima intenzione e la parabola beffarda va nel sette dove Martínez non può arrivare; Catania-Cosenza 0-1. La reazione dei padroni di casa è tutt’altro che imperiosa; anzi, sono i Lupi a sfiorare il raddoppio: ancora un errore della retroguardia etnea, questa volta di Tedeschi, e Baclet può concludere indisturbato. I rossazzurri provano a riordinare le idee: Fornito, di testa su assist di Esposito, e Bucolo, servito da Manneh, impegnano Saracco. Con cinismo e determinazione il Cosenza raddoppia: secondo decisivo errore difensivo della retroguardia etnea (Esposito), Liguori si infila in area e batte Martínez in diagonale. Nemmeno il tempo di festeggiare e i siciliani accorciano le distanze: Manneh sulla destra cede palla a Russotto, l’attaccante si accentra e lascia partire un tiro, per la verità non irresistibile, che Saracco (ingannato da Mazzarani) non trattiene e che guarda rotolare in fondo al sacco; Catania-Cosenza 1-2. Il forcing finale del Catania, caratterizzato però da tante sbavature e mancanze in termini di precisione, non cambia il risultato. Il Cosenza vince 2-1 e vola agli ottavi di finale.

CATANIA-COSENZA 1-2 (0-0)

Catania (4-3-3): Martínez 6; Esposito 5, Lovrić 6 (66′ Manneh 6), Tedeschi 5, Djordjević 5; Mazzarani 5, Bucolo 5, Fornito 5.5 (84′ Di Grazia sv); Correia 5, Ripa 5, Rossetti 5 (74′ Russotto 6.5). A disp.: Pisseri, Semenzato, Aya, Bogdan, Marchese, Caccetta, Lodi, Biagianti, Curiale. All.: C. Lucarelli 5.5.
Cosenza (4-3-1-2): Saracco 6; Boniotti 6, Pasqualoni 6.5, Pascali 6.5, Pinna 6.5; Collocolo 6 (75′ Corsi sv), Loviso 6.5, Trovato 6.5; Bruccini 5.5 (46′ Statella 6); Mendicino 5.5 (60′ Baclet 6), Liguori 7.5. A disp.: Perina, Idda, Palmiero, Calamai, Gaudio, Iudicelli, Greco, Mungo. All.: Braglia 6.5.
Arbitro: Zingarelli di Siena.
Marcatori: 56′, 76′ Liguori (Cs), 78′ Russotto (Ct).
Note – Ammoniti: Russotto (Ct); Pasqualoni (Cs).

Antonio Ioppolo
Antonio Ioppolo
Giornalista, appassionato di storia, letteratura, calcio e mediani: quegli “omini invisibili” che rendono imbattibile una squadra. Il numero 8 come fisolofia di vita: grinta, equilibrio, altruismo e licenza del gol.

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