Russia 2018 – Senegal, non ti ferma neanche il calcioscommesse

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Il Senegal centra la seconda qualificazione mondiale della propria storia, la prima era stata quella del 2002: un torneo memorabile per i Lions de la Teranga, arrivati ai quarti dopo aver eliminato Francia, Uruguay e Svezia. Oggi la qualificazione arriva dopo un Girone D di CAF dominato senza che Sudafrica, Burkina Faso e Capo Verde riuscissero mai a batterli.

Il pass per Russia 2018 arriva in un modo assurdo, impensabile: la partita decisiva è quella del 10 novembre 2017, che però Sudafrica e Senegal avevano iniziato a giocare già un anno prima. Il 12 novembre 2016 i sudafricani vincono 2-1 grazie anche a un rigore molto dubbio causato da un fallo di mano del napoletano Koulibaly. La FIFA decide però che la partita è da rigiocare: l’arbitro dell’incontro, il ghanese Lamptey, era all’interno di un giro di scommesse clandestine dedito all’Over 2.5 e viene radiato.

Un anno dopo si rigioca e così, a Polokwane (o se preferite a Pietersburg), viene chiuso il discorso in virtù del gol di Sakho e dell’autorete di Mkhize, 0-2 e Senegal in paradiso. Ce lo porta Aliou Cissé, da tanti anni sulla panchina della Nazionale e con una discreta carriera da calciatore alle spalle. Discreta, se solo non fosse che di quel Senegal che nel 2002 arrivò ai quarti lui ne era il capitano e questo nel suo paese lo rende leggenda.

Lions vanno in Russia con 10 gol fatti e 3 subiti, merito anche di Kalidou Koulibaly che quando è in campo non fa passare neanche un gol (lo mette in ginocchio solo lo scandalo scommesse, ma quelle reti non contano). Ma non è l’unica nostra conoscenza, ci sono anche il portiere della SPAL Gomis, che nonostante una buona presenza nel settore giovanile azzurro ha scelto di proseguire con il Senegal, il centrocampista del Saint-Étienne ex Empoli Dioussé, il monegasco ex Lazio Keita e infine il torinese Niang.

Nutrita anche la presenza inglese, il tutto a creare una squadra molto più tecnica di diverse altre africane, volenterosa di giocare il pallone e impostare con un interditore e metodista nel cuore del 4-3-3. Ali di qualità, veloci e molto propense al tiro, difesa di livello europeo e capace anche di aiutare l’impostazione di gioco e ruolo da punta in ballottaggio fra Sow dell’Al-Ahli ed ex capocannoniere della Ligue 1, Sakho del West Ham e l’ex Genoa Konaté.

Lorenzo David Salvadori
Lorenzo David Salvadori
Nato nel 1997 a Negrar (VR), studente prossimo alla vita universitaria. Appassionato di calcio, amante dei grandi numeri 10, della lettura e della buona musica, specie se a interpretarla è Samuele Bersani.

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