RSL svizzera anticipi 14/a: Il Grasshopper supera il Losanna in casa, pari tra Sion e Zurigo

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Gli anticipi della 14/a giornata della Raiffeisen Super League vedevano impegnate, questa sera, entrambe le squadre di Zurigo, con il GCZ di Yakin contrapposto, al Letzigrund, al Losanna, e lo Zurigo a incontrare, in trasferta al Tourbillon, il Sion.

Le Cavallette hanno superato, sul terreno di casa, il Losanna, alla seconda sconfitta consecutiva. Entrambe le reti nella ripresa. La prima è stata messa a segno da Jeffrén al 70′: bella percussione di Bajrami sulla destra, che mette il pallone a centro area: la respinta della difesa romanda, da parte di Monteiro, è difettosa, e arriva sui piedi dell’attaccante spagnolo il quale, tutto solo, fa partire una rasoiata di sinistro precisa e violenta, che si insacca nell’angolo alla sinistra di Castella. Secondo gol, nel recupero, messo a segno su rigore dall’ex Lugano Bašić. La massima punizione è stata concessa dall’arbitro Tschudi per un fallo di Maccoppi su Pusic.

Pareggio, invece, in Vallese tra il Sion (che deve quindi rimandare ancora la festa per la prima vittoria tra le mura amiche) e lo Zurigo, al termine di una bella partita. Entrambi i gol nella ripresa: a passare in vantaggio sono stati gli ospiti, al 47′, grazie a una conclusione precisa di Rodríguez, al termine di una bella percussione sulla sinistra. Il pareggio è stato invece opera, all’81’, di Kasami, pescato al limite dell’area da un preciso suggerimento di Uçan. Pochi minuti prima, dopo una bellissima azione personale, Pinga aveva colpito il palo a portiere battuto, mentre Mitryushkin ha salvato il risultato, a 5′ dal termine, togliendo letteralmente dall’incrocio dei pali una conclusione su punizione di Dwanema.

In classifica, quindi, le Cavallette salgono a quota 20 punti, sempre al 5° posto, a soli due punti dai rivali concittadini, invece al terzo posto provvisorio con 22 lunghezze. Il Sion sale a 14 punti, a pari punti col Thun, mentre il Losanna resta fermo a 16 lunghezze, in sesta posizione.

Silvano Pulga
Silvano Pulga
Da bambino si innamorò del calcio vedendo giocare a San Siro Rivera e Prati. Milanese per nascita e necessità, sogna di vivere in Svezia, e nel frattempo sopporta una figlia tifosa del Bayern Monaco.

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Che brutta fine hanno fatto le figurine: la bulimia di progresso le ha fatte entrare - anche a loro, poverette - nel mefistofelico universo...
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