È tempo di derby anche per le ragazze vestite in gialloblù, siano del Fimauto o siano dell’AGSM. Una stracittadina che però non vede vincitori, un 1-1 dall’opposto sapore.

La soddisfazione: quella del ChievoVerona femminile che pareggia un derby contro una squadra meglio attrezzata. La verità è che così non è stato, in campo c’era una Bissoli che pareva una montagna buia e insuperabile, una Faccioli ispirata e un’infinita Boni: queste tre prestazioni sono state il culmine di un atteggiamento di squadra perfetto da parte delle ragazze di Zuccher.

La delusione: quella del Verona e di Longega che a fine partita non si nasconde e si dice spiazzato da questa brutta prestazione. Unica nota da salvare è una Angelica Soffia che ci mette il gol, l’anima e tanta grinta da vendere in un malsano mercato di Bangkok. La sua è la rabbia di chi vuole dimostrare qualcosa di preciso, peccato sia bene o male l’unica a volerlo fare (salviamo la volontà di Nichele, anche se sempre in balia dei suoi stessi errori in mezzo a un centrocampo in difficoltà).

E in effetti, ragionando qualche ora dopo la partita, ci si rende conto che l’AGSM è stato superiore solo per, forse, una decina di minuti. Molto del resto è pochezza d’idee o insofferenza di fronte a incursori impressionanti e a una difesa quasi impeccabile.

Quasi, c’è solo una piccola defezione nel rinvio ingenuo del portiere Gritti proprio addosso a Soffia, da cui esce un fortunoso pareggio. La gara si era sbloccato un paio di minuti prima (al 12′) grazie al gol di testa da situazione di calcio d’angolo di Faccioli, che si rifà così dell’erroraccio di qualche azione precedente.

Ma è costante la percezione di pericolo imposto dalla Fimauto Valpolicella, anche a partire dal nulla. Tanto basta darla a Boni che poi si inventa passaggi sontuosi diretti al cuore dell’area avversaria (mi mancano aggettivi per descriverla, come fossi Dante in Paradiso).

Ma non c’è Inferno per l’AGSM Verona, che strappa un pareggio a una squadra fortemente motivata a vincere questo derby: certo, è mancata la prestazione, specie da parte del reparto avanzato: Thorvaldsdottir si muove con cautela, diciamo così, Kongouli per solidarietà la imita e Fishley pare abbia riempito le gambe con consistenti dosi di piombo, ma alla fine qualcosa è uscito e uscirà anche l’indiscutibile valore di queste giocatrici una volta amalgamata la squadra e comprese le volontà di Longega.

Proprio Longega che fa di tutto per sfruttare la più debole fascia sinistra clivense a partire dal secondo tempo, ma non basta la generosissima Soffia per fare primavera, anche perché in mezzo al campo si perdono troppi palloni e manca un pelo di esperienza.

Premiato dunque lo sforzo del Valpo, che rischia di rimanere beffato a un minuto dalla fine da (indovinate) Angelica Soffia e dalla sua percussione offensiva alla chissene dei crampi. C’è però il piedone della Gritti a mettere in angolo. Qualche minuto prima, nella confusione di alcune proteste, il mister clivense Zuccher era stato allontanato dal recinto di gioco.

Eccoci dunque a tirare le somme di una stracittadina sentita e combattuta, anche se c’è chi si rammarica e chi sorride davanti alle telecamere. Partire dalla grande prestazione di difesa e mediana (oltre che dalla fantasia della Boni e dall’incisività di Coppola e Montecucco) è il dictatum per il Fimauto Valpolicella ChievoVerona. Mentre senza fare inutili drammi deve ripartire anche l’AGSM Verona, magari dallo spirito del vento che Soffia e dalla potenziale qualità del reparto avanzato, visto e considerato che anche subendo insidie insistenti la difesa non prende grosse imbarcate.

Compiti forse più semplice per le clivensi, impegnate alla prossima giornata con una Bari in difficoltà, mentre l’AGSM Verona ha un appuntamento con la difesa di Lepanto a Torino, contro la Juventus.

AGSM VERONA-FIMAUTO VALPOLICELLA 1-1 (1-1)

AGSM Verona: Lemey; Lipman, Soffia, Hill, Bardin (45’ Pasini), Thorvaldsdottir, Kongouli, Fishley (82’ Osetta), Nichele, Peare, Asgrimsdottir. A disp.: Buhigas, Zanoni, Giubilato, Poli, Ambrosi. All.: Longega.
Fimauto Valpolicella: Gritti; Riboldi (45’ Debora Mascanzoni), Solow, Carradore, Boni, Tombola (45’ Montecucco), Daiana Mascanzoni (78’ Salamon), Faccioli, Bissoli Nhaga, Coppola, Sardu. A disp.: Meleddu, Varriale, Benincaso, Mason. All.: Zuccher.
Arbitro: Campagnari di Firenze.
Marcatori: 12′ Faccioli (C), 15′ Soffia (V)
Note – Ammoniti: Hill, Nichele (V) Solow, Sardu, Salamon (C). Altro: Diego Zuccher (allenatore Fimauto Valpolicella) allontanato dal recinto di gioco al 77′ per eccessive proteste.