L’arte dell’essere sadici

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Il modo in cui gli americani stanno salvando il baseball MLB è davvero ammirevole. Abbiamo già parlato su queste pagine di World Baseball Classic, la manifestazione per squadre “quasi-nazionali” che è un evento planetario capace di fare nuovi proseliti di questa lega, ultimamente in crisi di seguito dopo il periodo nero legato all’abuso di sostanze vietate da parte dei suoi protagonisti.
Per quelli a cui piace il baseball, la formula a 162 partite di stagione regolare più Playoff non dà fastidio. Anzi fornisce un modo per seguire giornalmente quanto succede sui campi, senza soste tra aprile e ottobre.
Allo spettatore casuale, invece, ne dà e anche molto. Comprensibile.

In MLB serviva un climax, una vetta di stupore ed emozione che annullasse del tutto le fatiche delle squadre e sadisticamente ne salvasse una sola che girasse bene per quelle due/tre ore necessarie.
Una notte di follia che desse ragione a coloro che odiano seguire il baseball giorno dopo giorno ma che godono nel vedere il sangue versato durante 5 mesi di stagione librarsi nell’arena a ogni out, durante una sola, singolare e tremendamente importante contesa.

Il Wild Card Game ha esordito nel 2012 nei Playoff MLB, che fino ad allora vedevano qualificate la migliore squadra non vincitrice di division oltre alle tre capoclassifica. Quindi è un’aggiunta a ciò che esisteva già prima, qualificando ai Playoff (per una sola notte) una squadra in più che in passato.
Le due squadre migliori non vincitrici di division, in ognuna delle due leghe, infatti si affrontano in una gara secca, con la vincitrice che va alle Divisional Series e la perdente che viene eliminata.
Capirete che, dopo 162 partite e in una lega che vede i Playoff svolgersi su serie al meglio delle 7 gare, una singola partita per decidere se vai avanti sembra fuori da ogni possibile regola. Ma funziona, per le motivazioni elencate sopra e osservando alcuni dati abbiamo anche un supporto matematico nell’affermarlo.

6.773.000. Sono gli spettatori (solo negli States) di Yankees-Twins, il Wild Card Game della American League. ESPN, che ha trasmesso l’evento, ha battuto CNN, Fox News e MSNBC. Sommate!
Chase Field, casa degli Arizona Diamondbacks e del Wild Card Game di mercoledì, ha invece avuto una media di 26.530 spettatori durante la stagione regolare. Mercoledì 48.803, su una capacità di 48.680 circa. Saranno stati seduti sui gradini, che volete che vi dica.

Da un punto di vista sportivo, questo non è giusto.
Le squadre MLB vengono costruite (e lo sviluppo statistico deve essere interpretato anche in questo modo) per risultare le migliori dopo 162 incontri, non dopo uno solo. Il baseball, come gioco, permette che in una serata storta tu perda. È abbastanza comune, per quello si giocano molte partite, per normalizzare il numero di vittorie a seconda della bravura delle squadre; del genere: non potrà andare sempre male, se non vinci vuol dire che non lo meriti.
Nel 2013, per fare un esempio di sadismo, i Tampa Bay Rays vinsero questa partita contro i Cleveland Indians – ultima vittoria della World Series targata 1948 – che avevano perso la vetta della loro division negli ultimi giorni di stagione regolare. Il Wild Card Game ribalta i requisiti per essere una squadra vincente, declinando in 9 inning un valore nato per essere giudicato da 162 partite.
Da un punto di vista commerciale, è invece, come visto, un colpo di genio.

In questi giorni in Italia si parla a sproposito di baseball.
Peccato che in Italia gli stadi del calcio siano vuoti, ci siano almeno tre squadre materasso nella massima serie e che verso fine stagione gli interessi economici superino di gran lunga quelli sportivi portando a partitacce da risultato programmato. E poi parli di Playoff come in Belgio, di finali scudetto, di girone a sedici squadre e tutti ancora difendono l’indifendibile.
“Non è giusto!”
Ciò che non è giusto è evitare di evolversi, inaridirsi, perdere soldi e rilevanza mondiale.

Gli Yankees martedì sera al terzo inning erano sotto, dopo essersi meritati i Playoff con 162 sudate partite e sei vittorie in più dei loro avversari di giornata, i Twins, nel primo dei due Wild Card Game di quest’anno. La rimonta è poi arrivata, ma se fossero usciti? Nessuno avrebbe detto niente, tranne che queste partite sono sadiche.
Il che rimane una parola, un’opinione, un’osservazione che impallidisce al confronto del salvataggio di una lega intera.

Dario Alfredo Michielini
Dario Alfredo Michielini
È convinto la vita sia una brutta imitazione di una bella partita di football. Telecronista, editorialista, allenatore. Vive di passioni quindi probabilmente morirà in miseria. Gioca a golf con pessimi risultati; ma d'altra parte, chi può affermare il contrario?

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