Shakhtar ordinato e incisivo, il Napoli non brilla: azzurri sconfitti 2-1 all’esordio

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Brutta sconfitta all’esordio nei gironi di Champions League per il Napoli, superato per 2-1 sul campo dello Shakhtar Donetsk: trionfa la miglior organizzazione e incisività degli uomini di Fonseca, passati avanti con Taison e Pereyra, mentre agli azzurri non basta il rigore di Milik per strappare almeno un punto. 

L’esordio stagionale nei gironi di Champions League del Napoli comincia decisamente in salita, in una partita che già dai primi minuti si rivela ben più complicata del previsto: lo Shakhtar impone sin da subito la propria forza fisica e un’ottima organizzazione tattica, impedendo agli azzurri di esprimere il  tipico gioco brillante e veloce. Anzi, sono proprio gli uomini di Sarri a subire la tecnica degli ucraini, che al 15′ si ritrovano addirittura avanti: Taison, servito di sponda da Ferreyra, vince un rimpallo e scarica un violento sinistro su cui Reina non riesce a deviare. Lo svantaggio dovrebbe dare la giusta sveglia ai partenopei e invece la partita rimane sotto l’attento controllo dello Shakhtar, che va persino vicino al raddoppio ancora con Taison, servito da uno sciagurato retropassaggio di Hamšík, ma Reina stavolta compie un miracolo. Solo nel finale di primo tempo, finalmente il Napoli riesce a prendere possesso del pallino del gioco, costringendo i padroni di casa a rimanere più bassi: prima Ordets rischia di mettere nella propria porta il cross teso di Ghoulam, poi un gran colpo di reni di Pyatov mette in angolo il bel tiro a giro di Insigne. Ma complessivamente troppo poco per meritarsi il pareggio contro uno Shakhtar così ordinato.

Nella ripresa, però, gli uomini di Sarri non scendono in campo con lo stesso spirito degli ultimi minuti del primo tempo e lo Shakhtar torna a controllare con sicurezza gli attacchi degli azzurri, poco aggressivi e precisi negli ultimi 30 metri. Situazione che diventa così perfetta per i padroni di casa, devastanti in ripartenza, e al 58′ riescono a trovare un raddoppio pesantissimo: Stepanenko si improvvisa esterno e mette al centro dell’area un gran cross, ma Reina ci mette del suo e buca clamorosamente l’uscita e, a porta libera, Ferreyra deve solo appoggiare in rete. Per Sarri è il segnale definitivo che bisogna cambiare: fuori un Hamšík ancora una volta spento, dentro Mertens in super offensivo 4-2-4. E con il talento del belga in campo il Napoli cambia completamente faccia. Dopo aver dato qualche primo segnale di recuperata brillantezza, a 20′ dalla fine è proprio l’ex PSV a procurarsi un calcio di rigore per il fallo molto duro di Stepanenko: un’occasione d’oro per riaprire la gara che Milik non spreca, spiazzando i portiere dagli undici metri. Da qui parte l’assalto del Napoli che attacca a testa bassa, prendendosi anche dei rischi in difesa (Ferreyra colpisce pure un palo con colpo di testa), ma alla fine non bastano nemmeno gli ultimi sforzi, prima con l’occasione divorata da Milik in area e poi con il buon riflesso di Pyatov sul colpo al volo di Callejón: pesante sconfitta all’esordio per gli azzurri contro uno Shakhtar stasera molto disciplinato e molto più incisivo rispetto a quanto previsto alla vigilia.

SHAKHTAR DONETSK-NAPOLI  2-1  (1-0)

Shakhtar Donetsk (4-2-3-1): Pyatov 7; Srna 7, Ordets (90’+3′ Kochalava sv), Rakitsky 6.5, Ismaily 6.5; Fred 7, Stepanenko 6; Marlos (77′ Kovalenko sv), Taison 7.5, Bernard 6.5; Ferreyra (88′ Dentinho). A disp.: Shevchenko, Butko, Azevedo, Patrick. All.: Fonseca 7.5.
Napoli (4-3-3): Reina 4.5; Hysaj 5.5, Albiol 5.5, Koulibaly 5.5, Ghoulam 6; Zieliński 5.5 (67′ Allan 6), Diawara 5, Hamšík (60′ Mertens 7); Callejón 5, Milik 5.5, Insigne 6. A disp.: Sepe, Maksimović, Maggio, Jorginho, Rog. All.: Sarri 5.
Arbitro: Felix Zwayer (Germania).
Marcatori: 15′ Taison (S), 58′ Ferreyra (S), 71′ Rig. Milik (N)
Note-Ammoniti: Fred, Stepanenko (S); Insigne, Mertens, Koulibaly (N)

Francesco Moria
Francesco Moria
Nato a Monza nel '95, ha tre grandi passioni: Mark Knopfler, la letteratura e il calcio inglese. Sogna di diventare giornalista d'inchiesta, andando a studiare il complesso rapporto tra calcio e politica.

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