La volta buona?

-

Sarà la volta buona? Difficile dirlo, il preliminare è proprio un incubo per le italiane.
Il ruolino, almanacco alla mano, è imbarazzante: incassiamo sconfitte ed eliminazioni. Nonostante siamo sempre più forti e favoritisulla carta: alla prova del campo, Athletic, Bayer Leverkusen e Porto ci hanno portato a scuola e questi posti Champions, alla fine, ce li siamo fatti regalare dalla riforma, più che meritarli sul campo.

Un imbarazzo: un anno a rincorrere, a far spellare le mani per gli applausi (bel gioco, il gioco improvvisamente migliore d’Europa, immediato ridimensionamento al playoff d’agosto), per scivolare prima del grande ballo. Per il nulla: i preliminari li ‘vinciamo’ solo al sorteggio, quando a chiunque non sia italiano pare tremino i polsi, salvo poi regalarci retrocessioni in Europa League.

Li elenco, gli avversari che si sono fatti beffe, di recente, delle nostre presunte big: oltre ad Athletic, Bayer e Porto, ecco lo Sporting Braga e il flop di un’Udinese a parole (di tanti, di tutti) modello di provinciale vincente, la Samp della festa sprecata, il Chievo che lì non pensava di esserci ma almeno il Levski avrebbe potuto gestirlo.
Passi il ko della stessa Udinese con l’Arsenal (ma la maestria tattica?) nel 2011, ma resta uno scenario triste: le prendiamo da chiunque, praticamente quasi sempre.

Stavolta il Napoli – dopo lo scivolone di 3 anni contro una squadra espressione di quella Liga a parole campionato scontato e di qualità solo per Real e Barça – deve fare la voce grossa contro il Nizza. Club storico, 3 volte campione di Francia (l’ultima nel 1959), reduce da un ottimo terzo posto nella Ligue 1 2016-2017. Un campionato meno scontato del nostro, nonostante lo strapotere economico del PSG, o almeno questo ha detto la passata stagione: il Monaco è riuscito dove Roma e Napoli – e chi sennò? – hanno fallito, ha piegato l’egemonia dell’avversario più ricco ed attrezzato.

Siamo scontati, anche più di Bundes e campionato francese, accusate di monotonia nell’ultimo lustro.
Proprio per questo agli azzurri, come ogni estate pronti – a parole – a rimboccarsi le maniche e battere la Juventus, in Champions ci devono entrare.
Ne va della credibilità di tutto il campionato.

Matteo Portoghese
Matteo Portoghese
Sardo classe 1987, ama il rugby, il calcio e i supplementari punto a punto. Già redattore di Isolabasket.it e della rivista cagliaritana Vulcano, si è laureato in Lettere con una tesi su Woody Allen.

MondoPallone Racconta… James Spensley, pioniere del calcio

Il 10 novembre da poco trascorso ha visto una ricorrenza particolare, ovvero i 100 anni dalla scomparsa di una leggenda autentica: tra i primissimi...
error: Content is protected !!