FNL 2017/2018: il Kuban Krasnodar

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A pochi giorni dall’inizio della FNL, la seconda serie russa, Mondosportivo vi porta alla scoperta dettagliata delle venti partecipanti. L’appuntamento quotidiano analizzerà in tutte le sue sfaccettature ogni squadra, oggi tocca al Kuban Krasnodar.

TANTE DIFFICOLTA’ NON OSTACOLANO IL SOGNO PROMOZIONE- Reduce da un’annata al di sotto delle aspettative per una serie di problematiche, il Kuban riparte con l’obiettivo di fare un campionato di testa. Senza Dinamo e Tosno il compito sembra più agevole, anche se per pensare in grande la prima questione da risolvere è quella societaria. Soltanto una dirigenza solida che si lega in un connubio efficiente con lo staff tecnico può ambire a traguardi importanti. Krasnodar è una piazza importante, che merita altri derby: tutto dipende dalla squadra gialloverde, che compirà 90 anni tra qualche mese e rappresenta una delle società storiche del  paese. Ma in pochi anni si è fatta sorpassare dal neonato Fk.

Yuri Dyupin

LA DIFESA- Al momento il Kuban ha tesserato soltanto un portiere (ma è in chiusura il colpo Kavlinov), il pittoresco Yuri Dyupin. Lecito definirlo così, perchè ai tempi dello SKA si improvvisava spesso come attaccante aggiunto sui calci piazzati, indipendentemente dal punteggio e dal minuto. In ogni caso rimane un buon portiere, non una certezza come è stato per il club Belenov ma sa il fatto suo. Assieme a lui a difendere la porta dei gialloverdi ci sono diversi giocatori di qualità ed esperienza: Sergej Bendz ha girovagato la Russia e conosce bene il torneo, il moldavo Armash è ormai una bandiera, all’ottava stagione con la stessa maglia, mentre Gapon e Markov rappresentano delle eccellenze per la categoria. A completare il reparto alcuni giocatori cresciuti proprio nell’accademia locale, come Bugaev e Bajriev, più l’esperto ex Tom Tomsk Chicherin.

IL CENTROCAMPO-La linea mediana può vantare alcuni nomi importanti: l’ucraino Gay si è rivelato una scommessa azzeccata lo scorso anno, mentre Yakuba e Alejnik sono in grado di fornire tanto lavoro sporco. Per quanto riguarda l’estro e la fantasia, l’ex Nalchik Malyarov e Schadin sono due ottimi interpreti della fase offensiva

L’ATTACCO- Centravanti di ruolo il Kuban non ne ha, eccetto Spartak Gogniev che può davvero essere il trascinatore per disputare una grande stagione. Obukhov e Zhitnev lasciano alcune riserve: l’impressione è che si rischi di essere troppo Gogniev dipendenti e, a tal proposito, saranno fondamentali le marcature dei centrocampisti.

Il tecnico del Kuban Kaleshin

LA STELLA: Spartak Gogniev-Trentasei anni suonati, ma la passione di un bambino. Gogniev ha deciso la scorsa stagione di lasciare la massima serie e tornare a Krasnodar, dove aveva già giocato dieci anni fa. Monumentale negli anni a Ekaterinenburg, coincisi con la promozione di una squadra che ormai è una realtà consolidata nel calcio russo, Spartak vuole provare a fare lo stesso anche col Kuban. E buona parte delle velleità dei gialloblu dipenderà dalle sue reti, che dovranno essere almeno una ventina.

L’ALLENATORE: EVGENIJ KALESHIN-Il buon finale di stagione ha convinto la società a confermare un giovane tecnico come Kaleshin, proveniente dalla scuola del Kuban. L’anno scorso con Petrescu, che pur conosceva benissimo l’ambiente, non è andata come preventivato, stavolta il club punta ad un uomo di basso profilo e, soprattutto, di basso costo. Evgenij è il fratello di Vitalij, ex calciatore del Rubin e del Krasnodar.

LA FORMAZIONE TIPO-

 

Michael Braga
Michael Braga
Grande appassionato di calcio russo, tifoso dello Zenit San Pietroburgo. Estimatore del calcio giocato nei luoghi meno nobili e più nascosti, preferirebbe vedere un Torpedo-Alaniya rispetto a uno Juventus-Milan.

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