Terminato anche la post-season, cala il sipario sull’Eredivisie 2016/17; detto del Feyenoord, sul tetto d’Olanda a quasi vent’anni di distanza dall’ultima affermazione, dopo aver analizzato settimana scorsa i verdetti definitivi del football nei Paesi Bassi è tempo di andare a conoscere la Top 11 di MondoSportivo per la stagione appena conclusa:
Portiere
Brad Jones (Feyenoord)
Arrivato al Feyenoord l’estate scorsa a 34 anni, dopo la positiva stagione a Nijmegen, si fa preferire a Vermeer sin dalla prima giornata lasciando i pali ai compagni di squadra solamente in due circostanze; se il Feyenord torna sul trono d’Olanda dopo 18 anni di astinenza il merito è anche di questo 35enne portierone australiano, che forte dei 17 cleansheet stagionali è per distacco il miglior estremo difensore dell’Eredivisie appena conclusa.
Difensori
Giovanni Troupée (Utrecht)
Unico calciatore della Top 11 non militante in una delle tre grandi d’Olanda Giovanni Troupée è stato, proprio come il suo Utrecht quarto classificato, una delle più belle rivelazioni di questa Eredivisie. Terzino di spinta capace di andare a segno tre volte in questa stagione, con timbri da vero rapace d’area di rigore, il classe ’98 di ten Haag ha le potenzialità per costruirsi un futuro radioso; per ora, e non ci sembra poi così male come inizio, è il miglior terzino destro dell’Eredivisie 2016/17 per MondoSportivo.it.
Eric Botteghin (Feyenoord)
Alla soglia dei 30 anni, dopo un percorso di crescita sviluppatosi quasi interamente in Olanda, Eric Botteghin finisce a pieno merito nella Top-11 del Campionato olandese. Perno imprescindibile della retroguardia di van Bronckhorst, che non ci rinuncia nemmeno per un minuto di Eredivisie, lo stopper olandese si toglie anche lo sfizio di realizzare 4 reti, tra le quali si segnalano per importanza quelli sui campi di Eindhoven ed Enschede decisivi per il trionfo finale.
Davinson Sánchez (Ajax)
Prima stagione in Europa da sogno per il 21enne centrale colombiano; pagato 5 milioni di euro all’Atlético Nacional la scorsa estate, il roccioso difensore sudamericano ha messo in mostra un potenziale tale da attirare l’attenzione di tutti i principali top club europei, dal Barcellona (rifiutato dallo stesso Sánchez la scorsa estate) al Paris Saint-Germain. Doti fisiche e atletiche eccezionali, unite a un ottimo fiuto per il gol (6 le reti in Campionato quest’anno) e una buona intelligenza tattica (con ottime possibilità di crescita), fanno dello stopper di Peter Bosz uno dei migliori calciatori disimpegnatisi nel ruolo nella stagione appena conclusasi.
Terence Kongolo (Feyenoord)
A completare la difesa della top 11 di Eredivisie, Terence Kongolo; se da un lato lo stopper multiuso del Feyenoord di van Bronckhorst ha un senso del gol meno marcato dei colleghi di reparto (1 solo centro nelle sue 26 presenze in Campionato), vi sopperisce con le ottime prestazioni fornite sia come difensore centrale che, nel finale di stagione, come terzino sinistro
Centrocampisti
Davy Klaassen (Ajax)
Le parole rischiano di risultare superflue per presentare il centrocampista dell’Ajax di Bosz, dal momento che i numeri del suo 2016/17 risultano autoesplicativi: 14 gol e 10 assist in Campionato per il biondo capitano dell’Ajax, leader tecnico e carismatico della compagine biancorossa. Al termine della sua miglior stagione in termini realizzativi, nella quale alla seconda piazza in Olanda gli ajacidi hanno accompagnato l’ottima campagna in Europa League, è probabilmente il tempo dei saluti tra l’Ajax e Klaassen, pronto per palcoscenico più blasonato dopo l’ennesima Eredivisie chiusa nella Top 11.
Karim El-Ahmadi (Feyenoord)
Fondamentale faticatore del centrocampista del Feyenoord, Karim El-Ahmadi è uno dei pilastri sui quali la compagine di Rotterdam ha costruito il proprio successo. Capace di dare equilibrio a un trio di centrocampo completato da Vilhena e Toornstra, e di contribuire grande a un grande dinamismo a proteggere la retroguardia biancorossa, il 32enne mediano maghrebino ha trovato cinque volte la rete, decidendo tra l’altro le contese con Heracles e Den Haag valse sei punti alla propria squadra.
Jens Toornstra (Feyenoord)
Primo dalla prima all’ultima giornata di Campionato, il Feyenoord di Giovanni van Bronckhorst ha vacillato visibilmente nell’ultimo scorcio di stagione, nel quale un’Eredivisie dominata rischiava di sfumare sul più bello. In soccorso dei biancorossi di Rotterdam si è fatto trovare pronto Jens Toornstra, mezz’ala dalle spiccate doti offensive; 9 dei 14 gol totali in Eredivisie da parte di Toornstra sono arrivate nel secondo scorcio di stagione, risultando spesso determinanti. Su tutti i gol-vittoria ai danni di Willem II, Groningen e in particolare nella sfida con il PSV Eindhoven, genitori di sei punti a conti fatti determinanti per il trionfo finale del “Club del popolo”.
Attaccanti
Dirk Kuyt (Feyenoord)
Capitano del Feyenoord Campione di Eredivisie 2016/17, Dirk Kuyt legittima il successo Rotterdammers e il proprio ingresso in Top 11 nella gara più importante del Campionato, l’ultima contro l’Heracles. In una piazza terrorizzata all’indomani dello 0-3 patito sul campo dell’Excelsior, che aveva riaperto una maratona dominata per lunghi tratti dai ragazzi di van Bronckhorst, è proprio Kuyt a trascinare il Feyenoord alla conquista del titolo, con la tripletta che permette ai biancorossi di centrare l’obiettivo regalando al biondo attaccante un congedo dal calcio giocato che difficilmente avrebbe solamente immaginato.
Nicolai Jørgensen (Feyenoord)
Al centro dell’attacco, e non potrebbe essere altrimenti, il re dei bomber di Eredivisie. Sbarcato a Rotterdam la scorsa estate dal FC Copenaghen, il 26enne Nicolai Jørgensen non ha registrato difficoltà d’ambientamento in un Campionato che, pur se tecnicamente meno difficile di qualche anno fa, nascondeva delle insidie. Insidie spazzate via a suon di gol dall’attaccande scandinavo, a segno già alla prima di Campionato nel 5-0 rifilato a domicilio al Groningen; saranno 21 le reti in Campionato per Jørgensen, cui si aggiungono i 14 assist che ne avvalorano ulteriormente l’importanza all’interno dell’11 tipo di van Bronckhorst.
Kasper Dolberg (Ajax)
Destinato a diventare uno dei calciatori più chiaccherati dell’ estate 2018, più che 2017, il classe ’97 Kasper Dolberg è sicuramente il “Giovane dell’Anno” in Eredivisie. Lanciato da Peter Bosz in Prima Squadra appena diciottenne, il centravanti danese dell’Ajax è riuscito a chiudere con 16 centri in Campionato e 7 in Europa (tra preliminari di Champions League ed Europa League) la stagione che lo ha rivelato al calcio internazionale; forse ancora acerbo per un un club di primissima fascia, il giovanissimo attaccante danese si è rivelato già fondamentale per i giovani Lancieri di Amsterdam, dei quali in virtù di un’ottima tecnica e un promettente senso del gol è diventato il punto di riferimento al centro dell’attacco.
Allenatore
Giovanni van Bronckhorst (Feyenoord)
Secondo anno da allenatore del Feyenoord (escluse le prime due comparsate, sul finale di stagione 14/15) e secondo trofeo conquistato da Giovanni van Bronckhorst, che dopo la KNVB Beker conquistata nella passata stagione centra un colpo ancora più prestigioso, riportando sul tetto d’Olanda il Feyenoord a 18 anni di distanza dall’ultima affermazione Nazionale. Bravo a disegnare un Feyenoord inarrestabile nella prima parte di stagione, il 42enne tecnico di Rotterdam è ancora più bravo a tenere saldo il comando della sua nave quando nel finale di stagione la squadra sembra arrancare, conducendo dunque in porto un titolo tanto sofferto, quanto meritato.
