Latina-Perugia, le dichiarazioni del post-partita

-

dal nostro inviato allo stadio “Domenico Francioni” di Latina.

Ultimo appuntamento stagionale dalla sala stampa del Francioni, e per il momento in Serie B per il Latina. A presentarsi per primo in conferenza stampa è Vincenzo Vivarini, contento per la bella prestazione e al contempo amareggiato per una stagione disgraziata: “Sono contento per la prestazione, ci eravamo prefissati di fare  sempre il meglio possibile e l’abbiamo fatto fino alla fine; la soddisfazione è relativa però, c’è tanta rabbia perchè sapevamo tutti nello spogliatoio che ci mancava poco per fare meglio, lo dobbiamo accettare e andare avanti. La partita di oggi rispecchia il nostro Campionato, anche se oggi siamo stati bravi e fortunati a riprendere i due gol loro, abbiamo gestito la partita con qualità e attenzione concedendo poco.  Abbiamo visto diverse partite del Perugia, generalmente comandano il gioco mentre oggi non glielo abbiamo concesso creando anche delle belle giocate; facciamo fatica a essere concreti davanti, poi prendiamo un gol dopo averne sbagliati due, la partita di oggi rispecchia l’andamento della stagione. Sulla compattezza del gruppo, dimostrata a più riprese durante tutta la stagione: “Quando fai un Campionato di vertice è facile avere un gruppo coeso, quest’anno ho avuto uno dei gruppi piu belli  allenati nella mia carriera; faccio i complimenti ai giocatori, che hanno vissuto un’annata travagliata  ma ha sempre dato tutto”. Sul primo Campionato in B da allenatore della Prima Squadra “La Serie B che ho visto è un Campionato più fisico, lungo, avvincente e intenso,  qualitativamente può migliorare ma mi piace molto, spiace per come è stata la mia esperienza”. Su due dei giovani messisi in mostra nella giornata di oggi, Maciucca e Di Nardo: “Sono buoni prospetti, A Maciucca volevo far fare alcune delle ultime partite perchè ha lavorato bene tutto l’anno; oggi si è messo in evidenza, ha personalità, fisico e  testa per diventare un grande giocatore. Di Nardo deve crescere, ma è un prospetto da tenere in considerazione”. Per quanto riguarda la situazione societaria: “Auguro al Latina di trovare una società capace e professionale. E’ stata un’annata dura nella quale si sarebbe potuto mollare subito e andar via,  ma credo che il capitano non debba mai abbandonare la nave in particolare nelle difficoltà; abbiamo cercato di salvare il salvabile. Un futuro oggi a Latina in Lega Pro con Mancini che acquisisce la società oggi è fantascienza, ad ogni modo ho bisogno di riposarmi e stare con la mia famiglia in questo momento”.

Più conciso nelle dichiarazioni Christian Bucchi, tecnico del Perugia: ” Sono deluso dal risultato perchè eravamo in vantaggio due volte e ci siamo fatti riprendere, chiaramente volevamo la vittoria; abbiamo 12 giocatori fuori, 2 li abbiamo persi oggi, mi dispiace perchè la squadra titolare del girone di andata non c’è più, arriviamo alla fine del girone di ritorno e abbiamo sempre moltissime defezioni, mi sarebbe piaciuto giocarmela a completo ma non piangiamoci addosso. Complimenti al Latina che ha fatto un’ottima prova, noi abbiamo fatto degli errori ma con tanti giovani in campo può capitare. La sconfitta del Frosinone sicuramente ci aiuta, con i risultati di oggi anche il pareggio del Verona e la vittoria del Cittadella ci hanno aiutato, così come i punti ottenuti da noi contro le prime delle classi credo contribuiscano a mantenere vivi i playoff; dobbiamo essere bravi a mantenere questo distacco e se possibile a migliorarci. Quando arrivi a giocarti i playoff bisogna avere anche un pizzico di presunzione di poter essere la squadrà che li vincerà. Ho fatto i complimenti a Vivarini perchè ho vissuto una situazione simile, ero ad Ancona e so cosa significa dover trovare ogni volta il modo di motivare la squadra, gli faccio i complimenti perchè la dignità e la sportività che stanno mettendo in campo in queste gare spero possano permettergli di guardare al futuro con positività“.

Chiude la conferenza stampa l’autore dei due gol odierni del Latina, Pietro De Giorgio: “Quella di Latina è stata un’esperienza difficile, è la prima volta che retrocedo e mi trovo in situazioni societarie del genere. Mi sono messo a disposizione del mister e in città mi sono trovato bene, dispiace andar via con un fallimento che è anche calcistico, per le prestazioni fatte credo che avremmo meritato di salvarci, qui in difficoltà abbiamo messo il Perugia oggi ma anche SPAL, Pro Vercelli e altre squadre. Siamo mancati un pò sotto porta, ma sul campo credo avremmo avuto le possibilità di salvarci; in presenza di un progetto, potrei rimanere anche in Lega Pro. Ho tirato io anche il secondo rigore perchè ero io rigorista in assenza di Daniele, inoltre poi era una situazione di risultato importante perchè ci poteva permettere di riprendere il risultato, che sarebbe stato fondamentale per chiudere con un sorriso, anche i tifosi hanno apprezzato la nostra professionalità. Il punto più basso è stato sicuramente a Marzo, dentro e fuori dal campo eravamo in balìa degli eventi, arrivavamo agli allenamenti e non si parlava di calcio, circolavano tante voci e a un certo punto si vociferava anche che si potesse chiudere, ci siamo trovati a essere soli noi e lo staff che lavora per il Latina. La giornata di giovedì poi è stata surreale, non ci saremmo mai aspettati questa vicenda del mancato pagamento da parte di Mancini. Siamo stati bravi a isolarci, apparte due-tre allenamenti quando sono arrivate le notizie più dure abbiamo sempre mantenuto alta l’intensità e non era affatto facile. Per quanto mi riguarda, faccio questo lavoro per passione: mi mancava il fare parte di un gruppo, subentrare, guardare la classifica e così via, sono gli stimoli a fare la differenza e non l’età”.

 

Michael Anthony D'Costa
Michael Anthony D'Costa
Nato a Roma nel 1989, si avvicina al calcio grazie all’arte sciorinata sui campi da Zidane. Nostalgico del “calcio di una volta”, non ama il tiki-taka, i corner corti e il portiere-libero.

MondoPallone Racconta… 14 per sempre

Johan Cruijff, profeta del calcio totale olandese e nell'olimpo dei migliori giocatori di sempre, ha detto stop. A 65 anni, dopo una carriera sul...
error: Content is protected !!