Spalletti: “Dovevamo fare meglio, abbiamo esaltato le loro qualità”

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dal nostro inviato allo stadio Olimpico di Roma.

Amareggiato per il derby malamente perso dalla Roma contro la Lazio di Inzaghi, Spalletti racconta così il lunch-match domenicale di fine aprile: “La sconfitta, da un punto di vista tattico, si spiega facilmente: loro giocano a 5, formano un rombo fatto di corsa e resistenza, con la possibilità di ripartire in contropiede, mentre noi abbiamo deciso di giocare il pallone sulla metà campo anche per controllarli. Purtroppo loro alla prima discesa hanno fatto gol; li siamo un pò mancati, ci siamo innervositi giocando male qualche pallone di troppo e ci siamo ritrovati a rincorrerli in campo, con il risultato che i metri che gli avremmo dovuto far correre li hanno impiegati per ripartirci in contropiede costringendoci quindi a giocare sulle loro qualità. Abbiamo perso un pò le misure, anche perchè ad esempio Rudiger rimaneva a metà strada: ha messo qualche pallone in area, ma non sovrapponeva, e in più non riusciva ad aiutare Manolas e Fazio in difesa. Nel secondo tempo ho pensato di mettere un uomo più sull’esterno, ma ancora una volta su un tiro deviato hanno fatto gol: abbiamo perso nuovamente le distanza innervosendoci di nuovo, abbiamo sbagliato perchè avremmo dovuto mantenere la lucidità aumentando l’intensità e fare di più. Molti giocatori hanno reso meno delle proprie possibilità, io compreso.” Sul bilancio di fine stagione: “Per me non è il aomento dei bilanci, ma quello dell’analisi per riorganizzare meglio la squadre in vista della prossima trasferta. Moralmente la squadra è dispiaciuta, bisogna sicuramente analizzare la sconfitta senza però buttare quanto di buono fatto quest’anno.” In chiusura, una battuta sulla Lazio: “Quando volete massacrare la squadra ce la metto tutta per difenderla, se parlate di come posso aver letto la partita o cose simili potete pensare quello che vi pare. In generale però allenare una squadra che non deve vincere è più facile, quando sei obbligato a centrare un obbiettivo è tutto più difficile; la Lazio ha fatto sicuramente un grande Campionato, così come la Roma però, al netto di queste sconfitte che pesano ma non possono inficiare quanto di buono fatto fino a oggi.”

 

Michael Anthony D'Costa
Michael Anthony D'Costa
Nato a Roma nel 1989, si avvicina al calcio grazie all’arte sciorinata sui campi da Zidane. Nostalgico del “calcio di una volta”, non ama il tiki-taka, i corner corti e il portiere-libero.

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