Il Messina c’è ed è quasi salvo, Milinkovic e Capua regolano il Cosenza

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dal nostro inviato allo stadio “Franco Scoglio” di Messina.

Il Messina batte 2-1 il Cosenza nella 37/a giornata del Girone C di Lega Pro e in pratica può iniziare a festeggiare il raggiungimento della tanto agognata salvezza nonostante i punti di penalizzazione (2) che arriveranno in settimana. Se invece dovessero essere quattro, ci sarebbe ancora una possibilità per i peloritani di dovere giocare i playout. A regolare i calabresi ci pensano le reti di Milinkovic e Capua e una strenua difesa nella ripresa agli attacchi dei rossoblù, che accorciano le distanze con Mendicino.

Minuto di raccoglimento in memoria di Agostino Maglio, difensore del Messina anni ’80 prematuramente scomparso prima di dare il via alle ostilità. Fase di “studio” nei minuti iniziali, anche se sono i padroni di casa a cercare più insistentemente la profondità. E, infatti, il gol arriva al minuto 8: Da Silva pesca Milinkovic in area, il francese si sistema il pallone sul destro dopo avere superato un difensore e insacca alle spalle di Perina; Messina-Cosenza 1-0. I ritmi non sono altissimi e la reazione dei calabresi si riassume nelle conclusioni dalla distanza di Calamai e D’Orazio (la seconda obbliga Berardi a una strepitosa respinta) e, in generale, con un avanzamento del baricentro; i peloritani si difendono con ordine e si rendono pericolosi in contropiede. Proprio in occasione di uno di questi, Da Silva sfiora la marcatura, ma si defila troppo e spara sull’esterno della rete. Il gol è nell’aria e giunge poco dopo la mezz’ora: Milinkovic porta a spasso la difesa cosentina e serve centralmente Capua che con un tiro potente dal limite sigla il raddoppio; Messina-Cosenza 2-0. Nel finale di frazione, i siciliani vanno vicini alla terza marcatura grazie a una strepitosa azione originata da Anastasi, ma sono bravi Perina e Tedeschi a respingere i tiri del centravanti e di Grifoni. Gli ospiti, comunque, riescono fortunosamente ad accorciare le distanze nell’ultimo scampolo del primo tempo: traversone di Cavallaro dalla sinistra, Berardi si fa sorprendere e la palla colpisce il palo; sul rimbalzo è pronto Mendicino, a portiere battuto, a ribadire in rete. Messina-Cosenza 2-1 e tutti negli spogliatoi.

Il tecnico del Cosenza prova a cambiare le carte in tavola nella ripresa, inserendo un attaccante (Letizia) per un difensore (Blondett) e arretrando D’Anna sulla linea di difesa. Anche così, però, è il Messina a essere più incisivo in varie occasioni con Da Silva e Anastasi: i biancoscudati alla ricerca del terzo gol, ma la precisione lascia a desiderare. In generale, il secondo tempo è meno entusiasmante del primo dal punto di vista del gioco, con errori commessi da una parte e dall’altra in fase di impostazione: da un lato, tenta Letizia in rovesciata; dall’altro, ancora Da Silva dalla lunga distanza. Nel finale i rossoblù attaccano alla ricerca del pari, ma il Messina risponde con un’ottima disposizione che rende vana ogni iniziativa degli avversari. A questo punto, al direttore di gara non resta che sancire la fine e decretare la vittoria per 2-1 del Messina.

MESSINA-COSENZA 2-1 (2-1)

Messina (3-5-2): Berardi 6.5; Maccarrone 7, Bruno 7, De Vito 7; Grifoni 6.5, Capua 6.5, Musacci 6.5, Da Silva 5.5 (84′ Madonia sv), Sanseverino 7; Anastasi 7, Milinkovic 7 (73′ Foresta 5.5). A disp.: Russo, Ansalone, Bencivenga, Faiello, Marseglia, Akrapovič, Bossa, Ciccone, Plasmati, Ventola. All.: C. Lucarelli 7.
Cosenza (3-4-3): Perina 5.5 (46′ Saracco 6); Blondett 5 (46′ Letizia 6.5), Tedeschi 6.5, Pinna 5.5; D’Anna 6, Capece 6 (80′ Caccetta sv), Calamai 6.5, D’Orazio 6; Statella 6, Mendicino 6.5, Cavallaro 6. A disp.: Bilotti, Corsi, Madrigali, Meroni, Criaco, Ranieri, Tribulato. All.: De Angelis 6.5.
Arbitro: Boggi di Salerno.
Marcatori: 8′ Milinkovic (M), 31′ Capua (M), 45’+1 Mendicino (C).
Note – Ammoniti: D’Anna (C).

Antonio Ioppolo
Antonio Ioppolo
Giornalista, appassionato di storia, letteratura, calcio e mediani: quegli “omini invisibili” che rendono imbattibile una squadra. Il numero 8 come fisolofia di vita: grinta, equilibrio, altruismo e licenza del gol.

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