Messina autorevole e micidiale; Taranto battuto 3-1

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dal nostro inviato allo stadio “Franco Scoglio” di Messina.

Il Messina sconfigge con grande autorevolezza il Taranto per 3-1 nella 30/a giornata del campionato di Lega Pro: a risolvere la gara un mortifero uno-due in avvio di gara firmato da Anastasi e Foresta; poi, nella ripresa ci pensa Milinković a marcare la terza rete. I biancoscudati salgono così a 34 punti, anche se in attesa di conoscere l’entità della penalizzazione che verrà comminata; per il Taranto, invece, una prova incolore e non serve a nulla la rete di Emmausso che riapre momentaneamente l’incontro. 

Anche a Messina si osserva il ritardo di quindici minuti voluto dall’Associazione Italiana Calciatori e da Lega Pro in segno di condanna rispetto ai deplorevoli eventi accaduti a Catanzaro e ad Ancona. Pronti via e sùbito padroni di casa in vantaggio: filtrante per Da Silva in area sulla destra, palla al centro per Anastasi e splendido colpo di tacco del centravanti che batte Maurantonio; Messina-Taranto 1-0. I pugliesi provano a portarsi in avanti alla ricerca del pari, ma subiscono il raddoppio a conclusione di un rapidissimo e pregevolissimo contropiede: Da Silva porta palla centralmente, avanza una ventina di metri e serve Foresta che, abile a smarcarsi centralmente, di esterno destro insacca scavalcando l’estremo difensore tarantino; Messina-Taranto 2-0. I tentativi dei rossoblù per riaprire la gara, in particolare quelli di Potenza, Magnaghi e Stendardo, non portano i frutti sperati anche per i sempre puntuali interventi di Berardi. Anzi, sono i peloritani a sfiorare la terza marcatura nel finale di frazione: Grifoni mette al centro dalla destra, ma né Anastasi né Foresta riescono a trovare la deviazione vincente. Il Messina controlla agevolmente fino alla fine della primo tempo e il direttore di gara manda tutti negli spogliatoi sul punteggio di 2-0.

La prima parte della ripresa è avara di emozioni: ci si aspetterebbe di più dai pugliesi e sono, invece, i peloritani a mettere in apprensione la linea difensiva pugliese con le folate di Da Silva e, più in generale, con l’ottima organizzazione di gioco. Dal quarto d’ora in poi le due compagini provano a farsi male: da un lato, Milinković spreca una clamorosa palla-gol a tu per tu con Maurantonio; dall’altro, il neoentrato Emmausso tenta di sorprendere Berardi due volte, prima con un tiro a giro poi con una conclusione a incrociare, ma entrambe finiscono a lato. Nel finale il Messina va ancora una volta vicino al terzo gol grazie a un grandioso spunto di Milinković e sprecato da Capua, ma, come da regola del calcio, nell’azione successiva, il Taranto riesce ad accorciare le distanze: torre di Cobelli in area ed Emmausso mette in rete con una splendida e potente rovesciata; Messina-Taranto 2-1. La gara si infiamma e i peloritani spengono ogni velleità dei pugliesi: lancio lungo di Capua, clamorosa indecisione tra Altobello e Maurantonio, e Milinković, con un preciso tocco in acrobazia trova il gol che chiude la contesa. A questo punto, all’arbitro non resta che decretare la fine e il successo del Messina per 3-1.

MESSINA-TARANTO 3-1 (2-0)

Messina (4-3-1-2): Berardi 6.5; Grifoni 6.5, Maccarrone 7, Rea 7, De Vito 6.5; Da Silva 7.5, Mancini 6.5 (68′ Capua 6), Sanseverino 6.5 (82′ Palumbo sv); Foresta 7 (90’+2 Bruno sv); Anastasi 7, Milinković 6.5. A disp.: Russo, Benfatta, Ansalone, Bencivenga, Saitta, Akrapovič, Ciccone, Ferri, Madonia. All.: C. Lucarelli 7.5.
Taranto (4-3-3): Maurantonio 5; De Giorgi 5 (63′ Balzano 5.5), Stendardo 5.5, Altobello 5, Som 5; Lo Sicco 5, Guadalupi 5 (80′ Cobelli sv), Maiorano 5; Viola 5.5, Magnaghi 5.5, Potenza 5.5 (56′ Emmausso 7). A disp.: Contini, Di Nicola, Magri, Nigro, Pirrone, Sampietro, Cecconelli. All.: Ciullo 5.
Arbitro: Paterna di Teramo.
Marcatori: 3′ Anastasi (M), 9′ Foresta (M), 87′ Emmausso (T), 90′ Milinković (M).
Note – Ammoniti: Mancini, Rea (M); Viola, Magnaghi (T).

Antonio Ioppolo
Antonio Ioppolo
Giornalista, appassionato di storia, letteratura, calcio e mediani: quegli “omini invisibili” che rendono imbattibile una squadra. Il numero 8 come fisolofia di vita: grinta, equilibrio, altruismo e licenza del gol.

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