Alla Juve il primo round di Coppa, Napoli steso da Higuaín e da due rigori di Dybala

-

La Juventus si aggiudica il primo round contro il Napoli nella semifinale di Coppa Italia, seppur giocando un primo tempo sotto tono e conclusosi in svantaggio di una rete in virtù del gol messo a segno da Callejón. Poi, nella ripresa, Allegri torna al suo 4-2-3-1 e in campo si vede un’altra squadra, molto più mobile e molto più “automatizzata”. Il risultato è una grande rimonta e il 3-1 finale firmato da Higuaín e da due calci di rigore trasformati da Dybala. Ai partenopei, comunque, restano ancora novanta minuti al San Paolo per provare a ribaltare le sorti del doppio confronto.

Dopo il minuto di raccoglimento in memoria di Roberto Fiore, storico presidente del Napoli degli anni ’60, le due compagini danno il via alle ostilità. È la Juve a rendersi pericolosa poco prima del quarto d’ora con un lancio in profondità per Dybala, fermato in qualche modo dalla retroguardia partenopea, e con un colpo di testa di Mandžukić sugli sviluppi del susseguente calcio d’angolo. Gli ospiti rispondono con un colpo di testa di Milik e una conclusione di Insigne da fuori area con il destro. La gara è molto equlibrata fino al 36′ allorquando Insigne, con un taglio da sinistra a destra, pesca Callejón sul secondo palo pronto a insaccare: Juventus-Napoli 0-1. La reazione dei bianconeri arriva proprio allo scadere, ma è Reina a togliere la gioia del gol sia a Mandžukić sia a Lichtsteiner, sul successivo tap-in, con due grandi interventi e a consentire al suo Napoli di andare nello spogliatoio in vantaggio di una rete.

Nella ripresa, Allegri toglie Lichtsteiner e inserisce Cuadrado per tornare all’ormai collaudato 4-2-3-1. Sembra un caso, ma i bianconeri trovano sùbito il pari: Koulibaly stende Dybala in area e l’arbitro concede il rigore. Dal dischetto, Dybala non sbaglia: Juventus-Napoli 1-1. È certamente un’altra Juve rispetto alla prima parte, molto più convinta e molto più a suo agio nel far girare il pallone. E, infatti, al 64′ passa in vantaggio e completa la rimonta: traversone di Cuadrado, Koulibaly di testa anticipa l’uscita di Reina e il pallone giunge a Higuaín, il quale deposita in rete da posizione defilata; Juventus-Napoli 2-1. Passano pochi minuti e il Napoli, nel tentativo di riequlibrare l’incontro, subisce un contropiede fulmineo condotto da Dybala, palla per Cuadrado e Reina non può che stendere in area il colombiano. Il direttore di gara assegna di nuovo il calcio di rigore e dagli undici metri è ancora Dybala a trasformare; Juventus-Napoli 3-1. Gli uomini di Sarri perdono lucidità, non riescono a reagire e la gara si spegne; di contro, i bianconeri amministrano il doppio vantaggio e all’arbitro non resta che decretare la fine e sancire la vittoria della Juventus per 3-1.

JUVENTUS-NAPOLI 3-1 (0-1)

Juventus (3-4-3): Neto 6; Barzagli 5.5, Bonucci 6.5, Chiellini 6.5; Lichtsteiner (46′ Cuadrado 6.5), Pjanić 6.5, Khedira 6.5, Asamoah 5.5 (73′ Alex Sandro sv); Dybala (84′ Pjaca sv), Higuaín 6.5, Mandžukić 6.5. A disp.: Buffon, Audero, Rugani, Dani Alves, Lemina, Rincón, Mandragora. All.: Allegri 6.5.
Napoli (4-3-3): Reina 6; Maggio 6, Albiol 5, Koulibaly 5, Strinić 5; Rog 6.5 (83′ Pavoletti sv), Diawara 5, Hamšík (57′ Zieliński 5.5); Callejón 6.5, Milik (61′ Mertens 5), Insigne 6. A disp.: Rafael, Sepe, Chiricheș, Maksimović, Ghoulam, Milanese, Jorginho, Giaccherini. All.: Sarri 5.5.
Arbitro: Valeri di Roma.
Marcatori: 36′ Callejón (N), 47′ rig. Dybala (J), 64′ Higuaín (J), 69′ rig. Dybala (J).
Note – Ammoniti: Asamoah, Lichtsteiner (J); Diawara, Milik, Rog, Reina (N).

Antonio Ioppolo
Antonio Ioppolo
Giornalista, appassionato di storia, letteratura, calcio e mediani: quegli “omini invisibili” che rendono imbattibile una squadra. Il numero 8 come fisolofia di vita: grinta, equilibrio, altruismo e licenza del gol.

Wilkins, la nostra gioventù e il Piccolo Diavolo

La morte di Ray Wilkins, per noi che lo abbiamo visto giocare, ci ha colto impreparati. Sapevamo delle sue non buone condizioni di salute:...
error: Content is protected !!