Akragas-Catania, le dichiarazioni post partita

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dal nostro inviato allo stadio “Esseneto” di Agrigento.

Come di consueto, i protagonisti della gara odierna, valida per la 25/a giornata del Girone C di Lega Pro, Akragas-Catania terminata col risultato di 2-1, si sono presentati in sala stampa per le dichiarazioni di rito a commento dell’incontro.

Il primo a intervenire è stato il tecnico del Catania Pino Rigoli: “Abbiamo iniziato bene e siamo stati bravi a trovare il gol. Poi, però, invece, di affondare i colpi, abbiamo dato fiducia all’Akragas. A volte ci sono partite segnate: abbiamo preso il
gol con un tiro della domenica e non siamo stati bravi a reagire. Sapevamo delle insidie della gara odierna sia per la voglia che per la determinazione che potevano mettere gli agrigentini. Forse siamo stati un po’ presuntuosi: pensavamo di avere già vinto la partita e invece l’Akragas ha gettato il cuore oltre l’ostacolo. Abbiamo perso troppi palloni e siamo stati noi i colpevoli di questa sconfitta. Dobbiamo lavorare sull’approccio alle trasferte: ovunque troviamo squadre determinate e se non siamo al 100% non riusciamo a uscirne vittoriosi“.

Successivamente, ai microfoni, sempre per il Catania, si sono presentati Mazzarani e Bergamelli. Il primo: “Dovesse ricapitarmi di battere un rigore, lo tirerei; del resto, i rigori li può sbagliare solo chi ha il coraggio di tirarli. E io mi prendo sempre la responsabilità di batterli. Mi spiace perché avrebbe permesso di conqusitare un punto importante. Analizzando la gara in generale ci stava la sconfitta, ma non è meritata. L’Akragas ha trovato un gol da lontano e un rigore e probabilmente la vittoria è più frutto della determinazione e del cuore“. Il secondo: “Mi spiace, non tanto per la questione della classifica e dei playoff quanto avere interrotto il processo di crescita, che una sconfitta così genera. Un arresto troppo brusco“.

Poi, è stata la volta dell’allenatore agrigentino Raffaele Di Napoli: “Tengo a sottolineare che questa vittoria è voluta e meritata da questi ragazzi che ci mettono cuore, grinta e determinazione. La gara di oggi dà continuità perché anche due settimane fa col Fondi abbiamo giocato bene. Io sono sempre più orgoglioso di allenare l’Akragas perché ho visto i ragazzi compatti e uniti. Oggi non ho più parole né aggettivi per descrivere questi giocatori e per come onorano la maglia. Credo di avere inculcato in questi ragazzi la voglia di lavorare e oggi in campo si è vista solo una squadra: l’Akragas per intensità , volontà e aggressione. Al di là del risultato va dato merito a tutti per la voglia di remare tutti verso lo stesso obiettivo. La gara di oggi, oltre i tre punti, ci fa aumentare l’autostima: loro devono credere nel percorso che stiamo facendo. Abbiamo la qualità per salvarci; anche i nuovi si stanno integrando bene e se mettiamo spirito di sacrificio e umiltà potremo toglierci delle soddisfazioni. Sono felicissimo per il pubblico perché dopo un periodo un po’ nero meritavano questa gioia“.

Infine, uno dei protagonisti della vittoria odierna dell’Akragas, Bruno Pezzella: “Il gol l’ho cercato e ho avuto fortuna che finisse all’incrocio. Dedico il gol a mio nonno: oggi è l’anniversario della sua morte e gli devo tanto”.

Antonio Ioppolo
Antonio Ioppolo
Giornalista, appassionato di storia, letteratura, calcio e mediani: quegli “omini invisibili” che rendono imbattibile una squadra. Il numero 8 come fisolofia di vita: grinta, equilibrio, altruismo e licenza del gol.

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