Latina-Hellas Verona, le interviste del post-partita

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dal nostro inviato allo stadio “Domenico Francioni” di Latina.

Autore del gol che ha aperto le marcature, il primo a presentarsi in sala stampa è un raggiante Brosco: “Siamo felici per la vittoria, abbiamo dimostrato di essere una squadra viva. Il gol di oggi forse è uno dei primi che coincide con una vittoria, sicuramente il piú importante in maglia Latina e voglio dedicarmi ai tifosi, che mi sono stati sempre vicini; sulle proteste per un presunto fallo di mano dovrei rivedere le immagini, potrei effettivamente aver toccato il pallone di mano ma in questo momento mi interessa poco. Vincere e non prendere gol contro una squadra come il Verona è particolare perché, oltre a dare il 110% noi, bisogna sempre sperare che gli avversari non siano al massimo della condizione.”

A Brosco si succede Vivarini, contento ed emozionato per la gara dei suoi: “Voglio esaltare i miei giocatori, perché anche voi sapete le difficoltà che stiamo attraversando: hanno lavorato duramente e con passione per la maglia del Latina e i frutti si sono visti oggi perché al Verona non abbiano concesso nulla. Dovevamo riuscire a ripartire, e siamo stati molto bravi anche nella gestione del pallone, con Insigne e Scaglia che si sono esaltati nelle uscite“. Su Insigne,uno dei migliori in campo: “Nulla è casuale: abbiamo grande equilibrio ed organizzazione, come testimoniano le poche sconfitte, ma ci mancava qualcosa negli ultimi trenta metri come rapidità e qualità e Insigne ha proprio queste caratteristiche. La partita di oggi da parte nostra è stata perfetta nell’interpretazione del piano che avevamo preparato, abbiamo concesso nulla reggendo però bene il ritorno del Verona nel secondo tempo. Sono contentissimo della vittoria, spero si riescano a risolvere i problemi che ci accompagnano dentro e fuori del campo facendo magari anche qualcosa sul mercato”.

Di umore diametralmente opposto Fabio Pecchia: “Abbiamo avuto un brutto approccio alla partita, mancando di concretezza e cattiveria anche quando abbiamo provato a reagire. Con riferimento alle sconfitte di Frosinone e Benevento, i risultati degli altri non devono influenzarci, dobbiamo  pensare a noi stessi. Aldilà degli episodi,nel primo tempo non siamo stati all’altezza della partita di oggi, giocata contro un avversario tosto e dalle ottime individualità.”

Michael Anthony D'Costa
Michael Anthony D'Costa
Nato a Roma nel 1989, si avvicina al calcio grazie all’arte sciorinata sui campi da Zidane. Nostalgico del “calcio di una volta”, non ama il tiki-taka, i corner corti e il portiere-libero.

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