Coppa Italia – Spezia ancora avanti dal dischetto, il Palermo si arrende 4-5 dopo una partita senza reti

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Il Barbera ospita, per il quarto turno di Coppa Italia, un’apertissima sfida fra Palermo e Spezia. De Zerbi, tecnico rosanero, è appeso a un filo e un eventuale scivolone potrebbe essere fatale, mentre i liguri vogliono prenderci gusto a eliminare le squadre di Serie A. La partita rimane bloccatissima per centoventi minuti, con uno Spezia assolutamente all’altezza dei padroni di casa e premiati, dopo i tiri dal dischetto, con la qualificazione che a gennaio li porterà al San Paolo di Napoli.

Primo tempo poco prolifico per i padroni di casa, quasi sempre in possesso del pallone ma mai capaci di andare a costruire una manovra offensiva pericolosa. Discorso quasi opposto, invece, per la formazione spezzina, che non mostra grandi doti di palleggio ma è abile a rubare il pallone e passare velocemente all’azione d’attacco. I rosanero si incaricano praticamente subito di dettare i tempi di gioco, tanto lenti da dare, ogni volta che gli ospiti ottengono la sfera, la sensazione di uno strappo all’indolenza della gara. Ai siciliani mancano idee, verticalizzazioni e velocità e in fase difensiva faticano a capire i movimenti delle punte avversarie tra le linee. Lo sterile possesso palermitano porta lo Spezia a una situazione di calma attenzione, condita da una manciata abbondante di buone opportunità, le uniche di tutta la frazione.

I rosanero sembrano rientrare con una maggiore convinzione, riescono finalmente a trovare un minimo appoggio degli attaccanti e creano la prima occasione della loro partita nel giro di pochi minuti, anche se per molto rimane l’unica. Non cambia invece l’atteggiamento della squadra spezzina, soprattutto dietro, dove gli uomini di Di Carlo si rendono autori di una prova ordinata e convincente. La partita rimane però sostanzialmente povera d’emozioni, con il ritmo di gioco che non accenna ad accelerare, uno Spezia che subisce la stanchezza e verso fine gara rallenta visibilmente e un Palermo che solo negli ultimissimi minuti prova a evitare i supplementari, con Sallai che sciupa due facili occasioni.

La mezz’ora supplementare, forse anche per la stanchezza delle squadre, mostra una partita più frizzante, con un Palermo messo leggermente meglio dal punto di vista fisico e uno Spezia che risponde alle iniziative offensive rosanero con una costante ricerca di Okereke là davanti, anche se il nigeriano fatica a farsi spazio. Attenti i due portieri, Chichizola nel respingere una punizione di Diamanti e Fulignati su un pericoloso diagonale di Migliore. Nel secondo quarto d’ora i padroni di casa restano anche in dieci uomini, per l’espulsione di Vitiello, ma la partita non sembra risentirne, con le squadre che non hanno più le forze per evitare i tiri dal dischetto. Galli si fa parare il quarto rigore, concedendo al Palermo la palla della vittoria, ma ci pensa Chichizola a tenere in vita i liguri, sventando il tiro successivo di Balogh. Alla fine è Migliore a decidere la partita, andando a segnare il 4-5 finale dopo l’errore di Goldaniga.

PALERMO-SPEZIA 0-0 (0-0) – 4-5 d.c.r.

Palermo (4-3-3): Fulignati 6.5; Rispoli 6, Goldaniga 6.5, Vitiello 6.5, Pezzella 6.5 (90′ Balogh 5.5); Hiljemark 6.5, Gazzi 6, Bouy (75′ Aleesami 6.5); Sallai 5.5, Lo Faso 5.5 (65′ Diamanti 7.5), Quaison 6. A disp.: Posavec, Andelkovic, Morganella, Chochev, Jajalo, Nestorovski. All.: De Zerbi 5.
Spezia (4-3-3): Chichizola 7.5; De Col 6.5, Valentini 6.5, Ceccaroni 6, Migliore 7; Galli 7, Deiola 6.5, Vignali 6; Mastinu 6.5 (103′ Sciaudone 6.5), Báez 6.5 (72′ Piu 6), Cisotti 6.5 (76′ Okereke 6),. A disp.: Fontana, Valentini, Crocchianti, Barbato, Candela, Sciaudone, Demofonti, Maggiore, Suleiman. All.: Di Carlo 8.
Arbitro: Aureliano di Bologna.
Note – Ammoniti: Pezzella, Vitiello, Quaison (P); Galli (S). Espulso: Vitiello (P) al 113′ per somma d’ammonizioni.

Lorenzo David Salvadori
Lorenzo David Salvadori
Nato nel 1997 a Negrar (VR), studente prossimo alla vita universitaria. Appassionato di calcio, amante dei grandi numeri 10, della lettura e della buona musica, specie se a interpretarla è Samuele Bersani.

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