Il Sion travolge il Lugano, con un 5-1 che non ammette repliche

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Partita difficile, come previsto, quella del Lugano a Sion. Inizio in salita, coi vallesani in gol già al primo minuto: percussione centrale di Akolo, che vede Carlitos tutto solo a sinistra: pallone per il portoghese, che mette in mezzo per Gekas. Il greco, lasciato solo da Urbano, mette con facilità alle spalle di Salvi. Sion vicinissimo al raddoppio al 9′: Urbano salva sulla linea la conclusione, a colpo sicuro, di Karlen e, sulla ribattuta, Gekas colpisce il palo. Mihajlović si infortuna al 21′, e deve lasciare il posto a Padalino. Il Lugano prova a imbastire una reazione, ma i vallesani, per ritmo e capacità di creare gioco, si fanno decisamente preferire.

Al 34′, i biancorossi concretizzano la loro superiorità, andando in rete per la seconda volta. Pa Modou recupera palla a centrocampo, e serve Zverotić: il centrocampista, incontrastato, porta palla qualche metro, e poi vede Akolo effettuare un perfetto taglio il campo davanti agli avversari: pallone servito al numero 13 che, ricevuta la sfera, entra in area, e infila rasoterra sul secondo palo Salvi in uscita. Terzo gol vallesano 4′ più tardi: rimessa con le mani di Pa Modou, tocco di Padalino che anticipa Carlitos; il pallone, tuttavia, arriva a centro area, dove Gekas è ancora più rapido di Urbano, e insacca: 3-0. Prima della fine del tempo, rete dei bianconeri: percussione centrale di Alioski, che va al tiro. Mitrjuškin devia sulla traversa, ma sulla ribattuta Rosseti è prontissimo, e insacca il 3-1.

Nella ripresa, la partita non cambia registro: il ritmo dei vallesani è superiore, così come la loro concretezza, e capacità di palleggio. Karlen, al 56′, impegna Salvi con una potente conclusione, e, due minuti, trova il raddoppio: pallone messo al centro e maldestramente respinto da Rouillet sui piedi del numero 12 biancorosso che, tutto solo, calcia a rete. La sfera, nettamente deviata da Urbano, si insacca sulla sinistra di Salvi, spiazzato dal tocco del compagno. La partita, ormai, è virtualmente chiusa: i bianconeri provano a pungere gli avversari, soprattutto con Aguirre, ma senza successo. Sono ancora i biancorossi a tenere saldamente in pugno la partita, grazie a una maggiore freschezza atletica e a un superiore tasso tecnico. Così, al 3′ di recupero, arriva anche la quinta rete: punizione di Carlitos da destra, palla in mezzo, e Salatić, di testa, insacca.

Una lezione di calcio, davvero molto dura. I ticinesi, colpiti a freddo, non hanno saputo reagire, giocando, praticamente, ognuno per conto suo. Insomma, esattamente il contrario di ciò che chiede loro il tecnico, durante la settimana. In difesa, i sostituti non sono stati all’altezza: Rouillet non ha ripetuto le belle prestazioni contro Young Boys e Basilea, Urbano ha perso Gekas in più occasioni. A centrocampo, i luganesi sono stati sovrastati dagli avversari, più forti atleticamente e tecnicamente. Mal servite, le punte hanno annaspato per tutta la partita. Insomma, una sconfitta pesante, sotto tutti i punti di vista.

Nei commenti del dopopartita, Manzo è apparso tutto sommato tranquillo, ai microfoni della RSI“Sicuramente siamo stati penalizzati parecchio dal gol subito all’inizio. Loro sono stati bravi, perché in certi momenti non ci hanno davvero fatto giocare. Avere giocato mercoledì ci ha poi reso meno brillanti del solito. Gli errori, come dicono sempre, possono capitare: sta a noi lavorare per non ripeterli. Certo, cinque gol presi sono troppi, dovremo meditare e lavorare in settimana. Gli assenti? Chi li ha sostituiti ha giocato una buona partita. Certo, il Sion ci ha sovrastato, e ha confermato di essere una squadra in grandissima forma.”

Al rientro, dopo tanta panchina, Urbano, giocatore esperto ed eroe della promozione nella massima serie, è invece apparso sconsolato: “Dobbiamo fare mea culpa tutti: l’approccio mentale, a questa partita, non è stato dei migliori. Loro sono stati più bravi, riuscivano a fare tutto con facilità. Rispetto a noi, erano riposati: credo che qualcosa abbia contato.”

Ora, bisogna guardare subito avanti: domenica prossima, a Cornaredo, arriverà il San Gallo, un’avversaria diretta: servirà una grande prestazione per ottenere tre punti importanti, per la classifica. Per ora, la squadra ha dimostrato di non essere ancora pronta per le zone alte della graduatoria, soprattutto con le sue seconde linee. Ci sono, comunque, dei margini di miglioramento. Inoltre, nel prossimo fine settimana dovrebbero rientrare alcuni assenti, soprattutto in mezzo al campo: la mancanza di fantasia, nel reparto, si è sentita. Insomma, le possibilità di ripresa sono, ancora, più che concrete, per la compagine bianconera.

In serata, nell’altro anticipo, il Basilea, mentre scriviamo, sta avendo ragione, con facilità, del GCZ di Tami: 0-2 il parziale, al termine della prima frazione.

 

Silvano Pulga
Silvano Pulga
Da bambino si innamorò del calcio vedendo giocare a San Siro Rivera e Prati. Milanese per nascita e necessità, sogna di vivere in Svezia, e nel frattempo sopporta una figlia tifosa del Bayern Monaco.

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