Alessandria-Livorno, le dichiarazioni post partita

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Al termine dell’incontro tra Alessandria e Livorno, valevole per la 2a giornata del Girone A di Lega Pro e terminato 3-1, i tecnici delle due formazioni si sono presentati in sala stampa.

Il primo ad arrivare è il tecnico dell’Alessandria, Piero Braglia. Qualcuno gli ricorda le statistiche delle prime due partite di campionato: 6 punti, 4 gol fatti e una sola rete subita arrivata dal dischetto. Braglia non sembra però interessarsi ai numeri: “Noi lavoriamo per migliorarci, mancano 36 partite e dobbiamo solo stare tranquilli lavorare e misurarci giorno per giorno. Dobbiamo vedere quali progressi facciamo. È normale essere contenti, ma il campionato è lungo e dobbiamo stare bassi perché da gennaio in poi inizia un altro campionato”.

Braglia spende parole anche per i tifosi: “La vittoria fa piacere anche per l’ambiente e fa piacere a me vedere uno stadio così, la curva era piena e sarebbe bello vedere ogni stadio così, ma tocca anche a noi fare in modo che il pubblico sia numeroso e dobbiamo continuare a fare risultati”.

A chi evidenzia che c’è stata una netta differenza tra due squadre favorite per la promozione Braglia fa notare che il Livorno “aveva importanti assenze come Luci e Bergvold e che Vantaggiato non era al meglio”.

Il tecnico dell’Alessandria interrogato su Iocolano e Manfrin si è espresso bene su entrambi: il primo è “un ragazzo che vuole sentire la fiducia e che ha talento ma deve crescere anche se corre e lavora per la squadra”; su Manfrin dice che “ha fatto una buona partita, ma deve costruirsi e deve giocare con cattiveria perché è una componente importante”.

Anche per González e Bocalon giungono elogi: “sapevo che Pablo era forte ma non pensavo corresse così, era ovunque”; “Bocalon ha lavorato bene e molto per la squadra e gli faccio i complimenti”.

Sul gol annullato all’Alessandria Braglia spiega che è stato fischiato il fuorigioco a González, mentre sul rigore subito afferma di non aver visto nulla.

In sala stampa giunge anche Iocolano, contento perché “è la prima doppietta della mia vita”, ma a parte i gol il numero 10 dell’Alessandria si dichiara contento “perché la squadra ha dimostrato di esserci e ha fatto vedere che su ogni palla era cattiva ed era presente. Sono contento per il risultato”. Sul rigore l’attaccante manifesta anche un’elevata dose di sincerità ammettendo di aver toccato l’avversario. Per Iocolano la partita era importante sotto molto aspetti: “dovevamo dare la conferma di essere un gruppo incredibile ed era importante dimostrarlo oggi perché il Livorno punta a vincere il campionato e la vittoria serviva per il morale”. La posizione occupata da Iocolano in campo spinge qualcuno a chiedergli come si senta a ricoprire il ruolo di centrocampista esterno, ruolo in cui si sente comunque “libero” perché “la posizione è in secondo piano e sta a me entrare nel vivo del gioco, provare a farmi dare palla e a giocare di più”.

L’ultimo a giungere in sala stampa è Claudio Foscarini, il tecnico del Livorno. Un giornalista toscano gli chiede subito un motivo per essere ottimisti dopo questa brutta sconfitta se si è tifosi del Livorno. “Quando abbiamo tutti gli effettivi ce la possiamo giocare, è una squadra che può crescere e può essere competitiva, ma non siamo la Juventus della Lega Pro. Con il lavoro e la serietà possiamo colmare il gap. Quando ci manca qualche giocatore importante in certe zone del campo si vede la differenza dal nostro potenziale e oggi si è vista questa differenza: non abbiamo costruito, abbiamo fatto fatica, non abbiamo tenuto palla davanti, l’Alessandria ha fatto girare palla e siamo andati in difficoltà. Ai miei ragazzi non posso rimproverare nulla perché ho visto l’impegno e l’avversario era più forte di noi”. Sull’Alessandria sostiene di non essere stato sorpreso perché “i calciatori li conosco bene, alcuni li ho visti giocare anche in Serie B e sono giocatori di qualità e di fisicità”. Sulla squalifica di tre giornate a Luci per l’espulsione rimediata in un’amichevole, Foscarini si mostra contrariato. Il tecnico del Livorno afferma che “bisogna pazientare e crescere, devo coniugare prestazioni e risultati e dobbiamo avere presente che abbiamo qualche difficoltà perché in questo girone ci sono squadre importanti che hanno qualcosa in più di noi. Noi non partiamo sempre con i favori del pronostico, ma nessuno ci crede perché siamo il Livorno, da oggi forse mi crederanno un po’ di più. Io però sono convinto che questa distanza con le altre squadre si possa colmare con il lavoro”.

Giacomo Latorre
Giacomo Latorre
Classe 1993, alessandrino di nascita ma pugliese di origini. Appassionato di sport e aspirante telecronista. Ama pedalare e viaggiare e vorrebbe imparare più lingue.

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