Olimpiadi Rio 2016: Atletica – McLeod domina nei 110 m ostacoli, Derek Drouin oro nell’alto maschile

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Quinta giornata di atletica leggera ai giochi olimpici di Rio 2016 che vede scendere in pista due grossi calibri come Christian Taylor nel salto triplo maschile e Sandra Perković nel lancio del disco femminile – entrambi campioni olimpici in carica dopo il successo ai giochi di Londra 2012.

La prima finale del pomeriggio è il salto triplo maschile, dove a festeggiare una doppietta sono gli Stati Uniti. Christian Taylor si riconferma il migliore al mondo nella specialità saltando 17,86 metri, guadagnandosi il gradino più alto del podio. Alle sue spalle il connazionale Will Claye (miglior prestazione stagionale in 17,76 metri) e il cinese Bin Dong (miglior prestazione stagionale in 17,58).

Non c’è ancora una volta storia contro Sandra Perković nel lancio del disco femminile. Quattro titoli europei, un mondiale e, con oggi, due medaglie d’oro olimpiche. La fuoriclasse croata fatica nei primi lanci, ma al terzo tentativo ipoteca la medaglia del metallo più prezioso. Terminati i sei tentativi, il borsino della Perković recita cinque nulli e un valido, ma quell’unico lancio da 69,81 metri basta e avanza per ottenere il successo, con una misura nettamente superiore a quella delle sue avversarie. La francese Mélina Robert-Michon centra l’argento con un lancio 66,73 metri, mentre la cubana Denia Caballero si ferma alla misura di 65,34 metri.

Una gara ricca di rimpianti per i colori azzurri è quella del salto in alto maschile, dove, a causa di un infortunio subito a inizio luglio, l’atleta italiano Gianmarco Tamberi (uno dei favoriti per la vittoria) è costretto ad assistere alla finale dagli spalti. A festeggiare la medaglia d’oro è il bronzo di Londra 2012 e oro ai mondiali di Pechino 2015 – il canadese Derek Drouin – che supera la misura di 2,38 metri. Medaglia d’argento per il qatariota Mutaz Essa Barshim (2,36 metri), anch’egli già medaglia di bronzo ai giochi di Londra 2012 in condivisione con Derek Drouin, mentre il bronzo va all’ucraino Bohdan Bondarenko (2,33 metri).

Gara molto lenta,nella prima parte, quella dei 1500 metri femminili, ma a spuntarla al termine di uno splendido 700 metri finale è Faith Chepngetich Kipyegon. La mezzofondista classe 1994, argento ai mondiali di Pechino 2015, centra la sua prima medaglia ai giochi olimpici, e lo fa scegliendo il metallo più prezioso. La kenyana chiude i 1500 metri con il tempo di 4’08″92, davanti all’etiope, detentrice del record del mondo, Genzebe Dibaba (4’10″27) e alla statunitense Jennifer Simpson (4’10″53).

Ultima finale di giornata i 110 metri ostacoli maschili. Il grande favorito della vigilia – il ventiduenne giamaicano Omar McLeod – non paga l’inesperienza dei suoi anni e chiude davanti a tutti in 13″05. Dopo l’oro ottenuto ai mondiali indoor di Portland sui 60 metri ostacoli, ecco per il velocista classe 1994 un successo di tutt’altra portata. Lo spagnolo Orlando Ortega chiude al secondo posto in 13″17, davanti al francese, medaglia di bronzo, Dimitri Bascou (13″24).

Salto triplo (maschile)
Oro: Christian Taylor
Argento: Will Claye
Bronzo: Bin Dong

Lancio del disco (femminile)
Oro: Sandra Perković
Argento: Mélina Robert-Michon
Bronzo: Denia Caballero

Salto in alto (maschile)
Oro: Derek Drouin
Argento: Mutaz Essa Barshim
Bronzo: Bohdan Bondarenko

1500 m (femminili)
Oro: Faith Chepngetich Kipyegon
Argento: Genzebe Dibaba
Bronzo: Jennifer Simpson

110 m ostacoli (maschili)
Oro: Omar McLeod
Argento: Orlando Ortega
Bronzo: Dimitri Bascou

Davide Zanetti
Davide Zanetti
Studente di comunicazione. Cresciuto nel mondo dello sport, patito di calcio, basket e ciclismo. “Malato” di tecnica e tattica, con un trascorso più da calciatore che da giornalista.

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