Francia 2016 – A Saint-Étienne succede di tutto ma Repubblica Ceca-Croazia non ha vincitori né vinti: la partita finisce 2-2

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Una gara dominata per la stragrande maggioranza del tempo dai croati che termina con un pareggio finale che sa di impresa per la spedizione boema e di grande delusione per gli uomini di Čačić: onore a Vrba che trova due goleador tra i subentrati ma il finale in calando dei balcanici ha probabilmente più di una spiegazione anche nell’atteggiamento dei tifosi croati, capaci di far sospendere la sfida per qualche minuto

La Croazia comanda le operazioni senza troppe difficoltà per i primi 25′ e costruisce anche buone chance per Mandžukić e Perišić attorno al 20′ ma agli avanti balcanici manca la giusta cattiveria sotto porta. Ne mette abbastanza invece Perišić, a otto minuti dall’intervallo, quando punisce Petr Čech sfondando in area dalla sinistra e fulminandolo sul secondo palo con un mancino preciso e radente, su cui il portiere boemo non può nulla. Dal vantaggio al tè caldo, gli uomini di Čačić non rischiano più nulla perché i cechi accusano il colpo.

Nella ripresa però la Repubblica Ceca scende in campo apparentemente più convinta e decisa a sforzarsi per raggiungere il pari. Dopo qualche minuto più propositivo, però, è nuovamente la Croazia a riprendere il controllo totale della situazione fino ad arrivare anche al raddoppio di Rakitić, che finalizza con un bel pallonetto l’assist fornitogli da Brozović (fondamentale anche Srna nello sviluppo dell’azione). Poco più di un quarto d’ora dopo, tuttavia, quando il risultato sembra in ghiaccio, Rosický fa una cosa da Rosický e pennella sulla testa di Škoda un cross che l’attaccante dello Slavia Praga ribadisce in rete sovrastando Ćorluka: 2-1 e tutto in discussione.

Dieci minuti e un paio di buone chance capitate sui piedi di Brozović più tardi, la partita viene interrotta da Clattenburg all’86’ a causa di qualche fumogeno buttato in campo da dei sostenitori croati, probabilmente appartenenti all’ala più estrema dei tifosi della Dinamo Zagabria. Il match riprende dopo pochi giri di lancette e succede l’incredibile: la Repubblica Ceca si ributta in avanti più coi nervi che con la testa ma l’arbitro inglese vede un fallo di mano di Vida in area e dà il rigore. Sul dischetto va Tomaš Necid che infila una cannonata sotto la traversa, pareggiando una partita che sembrava persa solo qualche istante prima. Nel finale i boemi ci credono e attaccano a testa basa ma la Croazia resiste a sufficienza per portarsi a casa almeno un punto.

REPUBBLICA CECA-CROAZIA 0-1 (2-2)

Repubblica Ceca (4-2-3-1): Čech 6; Kadeřábek 6, Sivok 5, Hubník 5.5, Limberský 6; Plašil 5 (dall’86’ Necid sv), Darida 5.5; Skalák (dal 67′ Šural), Rosický 6.5, Krejčí 6; Lafata 4.5 (dal 62′ Škoda 7).
A disp.: Vaclík, Koubek; Selassie, Kadlec, Pudil, Suchý, Dočkal, Kolář, Pavelka.
All.: Vrba
Croazia (4-2-3-1): Subašić 6, Srna 7, Ćorluka 5.5, Vida 6, Strinić 5.5 (dal 98′ Vrsaljko sv); Modrić 6.5 (dal 62′ Kovačić sv), Badelj 6; Brozović 6.5, Rakitić (dal 97′ Schildenfeld sv), Perišić 7; Mandžukić 6.5.
A disp.: Kalinić, Vargić; Jedvaj, Vrsaljko, Ćorić, Rog, Pjaca, Kramarić, Kalinić, Cop.
All.: Čačić
Arbitro: Clattenburg (ENG)
Marcatori: 37′ Perišić, 59′ Rakitić (C), 76′ Škoda, 90’+4 rig. Necid (RC)
Note – Ammoniti:
Badelj, Brozović (C), Sivok (RC).

Giorgio Crico
Giorgio Crico
Laureato in Lettere, classe '88. Suona il basso, ascolta rock, scrive ed è innamorato dei contropiedi fulminanti, di Johan Cruyff, della Verità e dello humour inglese. Milanese DOC, fuma tantissimo.

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