Ma ora, dove Pjanić ti metto?

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Questione di ore e Miralem Pjanić sarà a tutti gli effetti un giocatore della Juventus. Lo ha confermato addirittura una lettera firmata dallo stesso giocatore, resa pubblica dal direttore generale Mauro Baldissoni su Radio Roma, dove si legge la ferma volontà del bosniaco a passare in bianconero. Altro che missiva di ringraziamento ai tifosi della Roma.

Uno dei centrocampisti più bravi tecnicamente del nostro campionato passa dunque dai lupacchiotti alla società che da cinque anni stravince lo Scudetto. L’infortunio di Marchisio ha ingolosito Marotta e Paratici che all’occhiolino di Pjanić hanno risposto con scartoffie già pronte da archiviare e un biglietto per Torino. Impossibile farsi sfuggire un’occasione così.

Vero. Verissimo. Ma voi, in campo, dove lo mettereste? Il regista ex Lione è capace di ricoprire qualsiasi ruolo della mediana ma ha giocato, soprattutto negli ultimi anni, prevalentemente da mezz’ala. Pogba e Khedira sono giocatori completamente diversi e il principale indiziato a cadere dalla torre, almeno a inizio stagione causa infortunio, è Marchisio.

Il principino è però una pedina importantissima nello scacchiere di Allegri e al rientro penso sia difficile vederlo in panchina. Davanti alla difesa, ha più volte sottolineato il mister della Juventus, non è solo importante impostare e contrastare ma pure fare schermo, muoversi all’unisono coi compagni, ripiegare, intercettare, coprire e avere Pazienza. Con la P maiuscola.

Tutte cose che il bosniaco non ha ancora dimostrato di saper fare. E non per demeriti, ma solo perché a Roma abbiamo visto un giocatore diverso. Un fantasista arretrato di qualche metro con una grandissima (e meravigliosa) visione di gioco. E dici poco!

Pjanić è un uomo assist e un ottimo tiratore di calci piazzati. Ha confezionato tredici passaggi utili al gol e ben dodici reti durante l’ultimo anno in giallorosso. È bravo a giocare nello stretto ed è un eccellente organizzatore di gioco. Pecca un po’ sulle doti fisiche. Non è molto dinamico e spesso viene punzecchiato per la scarsa aggressività. Inoltre, è ancora discontinuo. Sia all’interno di una partita, sia durante un’intera stagione.

Ovviamente migliorerà. E in fretta. È giovane, intelligente e capace di giocare al pallone. Ma quando il Quartetto Cetra sarà al completo, non vorrai mica vedere la Juventus col trequartista? Non è che il Max è riuscito ad avere finalmente quello che voleva da tempo? Un giocatore capace di stare dietro le punte come davanti a Bonucci. Beh con Hernanes ci era quasi riuscito, ma le capacità tecniche del bosniaco sono infinitamente maggiori.

Giocare al fianco di campioni dello stesso calibro deve essere stimolante. Capisci che puoi migliorare ancora, imparare e divertirti vincendo. Cose che alla Roma erano possibili ma meno immediate, o quanto meno più improbabili. Il centrocampo bianconero è tra i migliori del mondo e la società sta allestendo, anno dopo anno, una rosa capace di competere seriamente in Europa.

L’obiettivo, dichiarato o meno, è la Champions e un giocatore come Miralem, sull’orlo della consacrazione definitiva, era alla ricerca di una soluzione come quella offerta dalla Juventus. Ovviamente non è mancata la classica pioggia di insulti da parte dei suoi ex tifosi, arrabbiati e delusi dal comportamento dello zingaro. Sì, ora è così. Uno zingaro. E non perché nato nei Balcani, ma perché passato alla più forte del campionato. Ai nemici dichiarati. Da beniamino a infame.

Poco importa dove lo schiererà Allegri. Sicuramente, non sulla graticola.

Eugenio Cignatta
Eugenio Cignatta
Pavese d'origine, pragmatico di natura."Burrito" in campo e fuori, vive alla giornata scrivendo di futebol e basket. Nella vita in tackle come Montero, ma pur sempre romantico come un tiro sulla sirena.

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