MondoPallone Racconta… La Juventus e le altre cinquine tricolori

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La Juventus ha appena conquistato il tricolore, il quinto consecutivo, entrando una volta di più nella storia del calcio italiano. Questa formidabile cinquina ottenuta durante le gestioni Conte e Allegri, ha eguagliato il record di scudetti consecutivi che apparteneva agli stessi bianconeri e al Grande Torino. Ripercorriamo questi due illustri precedenti.

Juventus 1931-35

Juventus 1930-31

Quella del celebre “quinquennio” è senza dubbio una delle Juventus più forti di tutti i tempi, anche in senso tattico. Il suo modulo di gioco può essere considerato la più perfetta applicazione del “metodo“. Rosetta e Caligaris, terzini esterni, formano il famoso trio con il portiere Combi. Nel centro della difesa troneggiava il massiccio Monti, primo creatore del gioco con i suoi lunghi lanci. Il quadrilatero di centrocampo è formato dai mediani Varglien I e Bertolini, e dagli interni Cesarini e Ferrari. L’ala di raccordo è Munerati (poi Sernagiotto), il centravanti è Vecchina (poi “Farfallino” Borel) e l’ala sinistra, spiccatamente di punta, è “Mumo” Orsi.

La squadra gioca in pratica un 3-2-2-3 molto elastico: gli attaccanti diventano 5, con gli inserimenti di Cesarini e Ferrari, e si riducono a 2 quando l’ala destra ripiega in copertura. Il ciclo vittorioso della Juventus inizia quando il campionato nazionale è da una stagione a girone unico con la partecipazione di 18 squadre. Il primo scudetto della serie è conquistato nel 1931 con 4 punti di vantaggio sulla Roma; il secondo, nel 1932, a +4 sul Bologna. I 3 successivi vedono la Juve competere per il primato nazionale con un’Ambrosiana Inter che si rivela avversaria irriducibile: il distacco sui nerazzurri è rispettivamente di 8, 4 e 2 lunghezze.

La serie ininterrotta di successi della squadra bianconera è frutto di un insieme di elementi perfettamente calibrati: una sapiente conduzione della società da parte di uno staff dirigenziale all’avanguardia, il lavoro di un tecnico esperto come Carlo Carcano e la fedeltà a uno schema di gioco ormai perfezionato. A tutto questo, naturalmente, bisogna aggiungere l’apporto dei giocatori, tutti di classe elevata. Quella del quinquennio è in sostanza una Juventus modernissima, che bada allo spettacolo ma è attenta anche al risultato, una squadra che incomincia a suscitare in ogni angolo d’Italia correnti impetuose di simpatia più forti di ogni tifo campanilistico.

1930-31 – PORTIERI: Combi, Bodoira, Ghibaudo. DIFENSORI: Caligaris, Ferrero, Rosetta, G. Varglien II. CENTROCAMPISTI: Barale, Bigatto, Castellucci, Crotti, Mosca, Rier, M. Varglien I, Vollono. ATTACCANTI: Cesarini, Ferrari, Munerati, Orsi, Pogliano, Vecchina, O. Vojak II. ALLENATORE: Carlo Carcano.

1931-32 – PORTIERI: Combi. DIFENSORI: Caligaris, Ferrero, Rosetta, G. Varglien II. CENTROCAMPISTI: Bertolini, Monti, M. Varglien I. ATTACCANTI: Cesarini, Ferrari, Maglio, Munerati, Orsi, Rosa, Sernagiotto, Vecchina. ALLENATORE: Carlo Carcano.

1932-33 – PORTIERI: Combi. DIFENSORI: Caligaris, Ferrero, Rosetta, Santagostino, G. Varglien II. CENTROCAMPISTI: Bertolini, Genta, Monti, M. Varglien I. ATTACCANTI: Borel II, Cesarini, Ferrari, Imberti, Munerati, Orsi, Sernagiotto, Vecchina. ALLENATORE: Carlo Carcano.

1933-34 – PORTIERI: Combi, Valinasso. DIFENSORI: Caligaris, Ferrero, Rosetta, G. Varglien II. CENTROCAMPISTI: Bertolini, Depetrini, Monti, M. Varglien I. ATTACCANTI: Borel II, Cesarini, Ferrari, Mihalich, Orsi, Sernagiotto. ALLENATORE: Carlo Carcano.

1934-35 – PORTIERI: Bulgheri, Staccione, Valinasso. DIFENSORI: Caligaris, Foni, Rosetta, G. Varglien II. CENTROCAMPISTI: Bertolini, Depetrini, Monti, Ramella, Serantoni, M. Varglien I. ATTACCANTI: Borel II, Cason, Cesarini, Diena II, Ferrari, Gabetto, Orsi, Tiberti. ALLENATORE: Carlo Carcano, poi Carlo Bigatto e Benedetto Gola

Torino 1943-49

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Quando si parla del Grande Torino, si fa riferimento alla squadra che vinse e illuminò col bel gioco le proprie imprese. Il Torino aveva confermato il WM o “sistema” anche dopo l’arrivo di Luigi Ferrero, tecnico dalla concezione moderna, giunto a Torino subito dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. Luigi Ferrero era riuscito a realizzare sul campo un autentico capolavoro, sfruttando al meglio i giocatori messi a sua disposizione dalla società. Per rendere comprensibile il gioco peculiare del Torino della leggenda ci affideremo a uno slogan: attaccavano in 7 e in 7 si difendevano, con un movimento “a gelatina” che poneva in risalto le qualità tecniche ma soprattutto quelle dinamiche.

A volte lo spettatore si chiedeva come Mazzola, Loik e Castigliano, che si sobbarcavano una mole di lavoro enorme, potessero essere ancora lucidi sotto rete per il tiro conclusivo. Lo spettacolo che il Torino offriva su tutti i campi e contro qualsiasi avversario aveva del portentoso in virtù di un meccanismo veramente perfetto.  La mentalità vincente del Torino era un tratto distintivo che finiva per convincere tutti, anche i tifosi avversari: quando i granata, scatenati in campo, andavano letteralmente all’assalto della porta rivale, si aveva la sensazione di una valanga. All’attacco, a dar spettacolo, c’erano punte di straordinaria qualità come Guglielmo Gabetto, che disponeva del meglio del repertorio di un attaccante. Non era quel che si dice uno sfondatore, non ne possedeva il fisico, ma si muoveva con un’eleganza unica. Ezio Loik e Valentino Mazzola costituivano una coppia di interni strepitosa, con in particolare il secondo autentico trascinatore con la fascia di capitano al braccio. La tragedia di Superga, quel 4 maggio 1949, ci ha privato della squadra più leggendaria del pallone nostrano.

1942-43 – PORTIERI: Bodoira, Cavalli – DIFENSORI: Cassano, Ferrini, Piacentini – CENTROCAMPISTI: Baldi III, Ellena, Gallea, Grezar, Loik – ATTACCANTI: Ferraris II, Gabetto, Mazzola, Menti II, Ossola. ALLENATORE: Andreas Kuttik, poi Antonio Janni

1945-46 – PORTIERI: Bacigalupo, Bodoira – DIFENSORI: A. Ballarin, Maroso, Piacentini, Rigamonti. CENTROCAMPISTI: Castigliano, Grezar, Loik, Santagiuliana. ATTACCANTI: Ferraris II, Gabetto, Guaraldo, Mazzola, Ossola, Zecca. ALLENATORE: Luigi Ferrero.

1946-47 – PORTIERI: Bacigalupo, Piani. DIFENSORI: A. Balalrin, Maroso, Rigamonti, Rosetta. CENTROCAMPISTI: Castigliano, Grezar, Loik, Martelli. ATTACCANTI: Ferraris II, Gabetto, Mazzola, Menti II, Ossola, Tieghi. ALLENATORE: Luigi Ferrero.

1947-48 – PORTIERI: Bacigalupo. DIFENSORI: A. Ballarin, Maroso, Rigamonti, Tomà. CENTROCAMPISTI: Castigliano, Grezar, Loik, Martelli. ATTACCANTI: Fabian, Ferraris II, Gabetto, Mazzola, Menti II, Ossola. ALLENATORE: Mario Sperone DIRETTORE TECNICO: Roberto Copernico.

1948-49 – PORTIERI: Bacigalupo, D. Ballarin, Gandolfi. DIFENSORI: A. Ballarin, Maroso, Operto, Rigamonti, Tomà. CENTROCAMPISTI: Biglino, Castigliano, Fadini, Giammarinaro, Giuliano, Grezar, Loik, Martelli, Schubert. ATTACCANTI: Audisio, Balbiano, Bongiorni, Gabetto, Grava, Mazzola, Menti II, Ossola. ALLENATORE: Leslie Lievesley, poi Oberdan Ussello. DIRETTORE TECNICO: Ernest Egri Erbstein, poi Roberto Copernico.

Fabio Ornano
Fabio Ornano
Cagliaritano, classe '81. Pazzo per Brera, Guerin Sportivo e Panini. Da anni membro di MP: principalmente ed inevitabilmente, per scrivere sulla storia del calcio. Italiano ed internazionale.

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