Coppa d’Olanda: Feyenoord, digiuno spezzato. Rotterdammers nuovamente campioni

-

Non c’è riuscito con il titolo di Eredivisie ma Dirk Kuyt, dopo tutto, è comunque riuscito a riportare il suo Feyenoord alla vittoria di un trofeo, un trofeo che mancava da ormai otto anni al club del suo cuore. Questa Coppa d’Olanda porta infatti con sé un po’ di luce nuova nella bacheca polverosa del de Kuip, stranamente a secco da un tempo che sembrava lunghissimo, eterno.

Il destino cinico e baro, tuttavia, non ha concesso al vecchio Dirk di trovare un’avversaria normale, scegliendo per lui l’altra squadra che ha segnato la parte più oranje della sua carriera: l’Utrecht. Kuyt ha infatti militato coi Diagonali per cinque anni prima di lasciarli e abbracciare proprio il Feyenoord e in più di un senso deve proprio a loro se ha fatto la carriera che ha fatto. Dunque non si può non pensare a questa finale di KNVB Beker (Coppa d’Olanda in lingua autoctona) come alla “sua” partita.

La gara è stata  peraltro tesa, anche scorbutica, con entrambi gli schieramenti desiderosi di battere gli avversari e mettere le mani sul trofeo: i Rotterdammers per riassaporare una gioia dopo tanti schiaffi in faccia e salvare la stagione, l’Utrecht per mettere il punto esclamativo a un’annata decisamente positiva.

Come nelle più classiche storie calcistiche la contesa è stata risolta da un gol nell’ultimo quarto d’ora, un’autorete addirittura, che ha vanificato gli sforzi dei Diagonali, rientrati in partita a inizio ripresa grazie a Leeuwin che aveva pareggiato il vantaggio firmato da Kramer nel finale del primo tempo. Kuyt non ha segnato ma ha fatto registrare l’assist per il suo compagno di reparto e, comunque, la copertina non può che prendersela lui.

Ha deciso di tornare in Olanda quasi un anno fa, a 35 anni, s’è preso sulle spalle la leadership di questa squadra reduce da un’annata suicida e in pieno bisogno di nuove certezze, ha dato fino all’ultima stilla di sudore per adempiere il suo obiettivo, completare la sua missione. Cioè tornare a far vincere qualcosa al suo Feyenoord e togliersi il pensiero di aver vinto almeno un trofeo con tutti i club in cui ha giocato: mancava solo il Feyenoord, proprio quello a cui teneva di più, quello di cui si sente un simbolo.

E sì, se ve lo state chiedendo, aveva vinto una competizione anche con l’Utrecht, nel 2003. Cos’era? Ma naturalmente una Coppa d’Olanda, vinta in finale contro il Feyenoord.

COPPA D’OLANDA – Finale

Domenica 24 aprile

Feyenoord-Utrecht  2-1  42′ Kramer (F), 51′ Leeuwin (U), 75′ aut. Bednarek (F)

Giorgio Crico
Giorgio Crico
Laureato in Lettere, classe '88. Suona il basso, ascolta rock, scrive ed è innamorato dei contropiedi fulminanti, di Johan Cruyff, della Verità e dello humour inglese. Milanese DOC, fuma tantissimo.

MondoPallone Racconta… Bruno Metsu ed il suo Senegal

Nella notte tra lunedì e martedì è scomparso Bruno Metsu, che conobbe fama nel 2002 alla guida del Senegal. Un tuffo nella memoria per...
error: Content is protected !!