Bologna, Donadoni: “Soddisfatto della vittoria. Con la Juventus dovremo dare più del massimo”

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Roberto Donadoni si è presentato in sala stampa palesemente soddisfatto dopo la vittoria per 1-0 alla Dacia Arena contro l’Udinese; queste le sue principali dichiarazioni:

L’inserimento di Floccari? Volevo dare un segnale alla squadra. Vorrei che il fatto di provare a vincere la partita sia la regola e non l’eccezione. Vorrei far passare alcuni concetti, voglio che la squadra non pensi solo a guardarsi le spalle. 

La squadra ha fatto un’ottima prima mezz’ora. Dopodiché qualcuno ha pensato che oggi potesse essere più semplice di quello che in realtà era e ci siamo disuniti concedendo ripartenze. Nel secondo tempo siamo stati più compatti, abbiamo avuto qualche occasione; ne ha avute alcune anche l’Udinese con le mischie in area ma credo che la mia squadra sia stata un po’ più incisiva.

Talvolta mi arrabbio perché qualche giocatore non ha la rabbia giusta e non riesce a capire i momenti della partita. Ci sono dei frangenti in cui bisogna essere più cattivi e meno preoccupati.

Destro? Deve fare molto più di questo. Oggi ha fatto una grande giocata, dove la sua tecnica ha fatto la differenza. Io mi aspetto che lui faccia giocate di questo tipo ogni partita. I giocatori che fanno la differenza spesso sono così: spariscono dalla gara per larghi tratti e poi trovano la giocata giusto, lui è fatto proprio così.

La classifica? Non cambia molto da settimana scorsa, quindi guardiamo di giornata in giornata: più bravi saremo, più gratificazioni avremo alla fine.

5 vittorie in trasferta nelle ultime 7 gare? A volte i ragazzi, giocando in casa, sentono più la responsabilità di soddisfare i tifosi. In più la squadra ospite gioca in modo più chiuso, quindi risultano fondamentali i giocatori bravi nell’1 ontro 1.

Mbaye? Ogni tanto mi fa arrabbiare perché lo vedo assente per quanto riguarda concentrazione e determinazione, dobbiamo migliorare questo aspetto.

La Juventus? Dobbiamo fare una prestazione in cui ognuno degli interpreti dia più del massimo. Ci dev’essere in noi il gusto di affrontare questa squadra, prima in classifica e ricca di giocatori di livello mondiale. Se abbiamo la possibilità di affrontare questo tipo di avversari dobbiamo essere felici e motivati di farlo.

Stefano Tomat
Stefano Tomat
Nasce nel 1987 a Udine, gioca a calcio da quando ha 6 anni. Laureato in Relazioni Pubbliche e Comunicazione Integrata per le Imprese e le Organizzazioni.

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