Lazio-Hellas Verona 5-2, goleada all’Olimpico

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Spettacolo all’Olimpico: Lazio-Hellas Verona finisce 5-2. Nella lunga serie di gol, va a segno nel primo Matri al 44′. Nel secondo tempo si scatenano le due formazioni: i biancocelesti allungano le distanze con Mauri e Felipe Anderson, mentre i veronesi provano a cercare il pari con Greco (su punizione) e Toni. Chiudono le danze uno straordinario gol al volo di Keita il rigore di Candreva. 

La partita inizia con entrambe le squadre che cercano l’assalto con lanci lunghi verso le porte avversarie: bravissimo l’Hellas Verona a coprirsi con i movimenti di Greco e Pisano. I laziali si mostrano disordinati nella gestione della palla, facendo tanti errori nella fase d’impostazione del gioco. Non solo in fase offensiva pagano i ragazzi di Pioli, ma anche nella retroguardia: qui i giocatori sbagliano tantissimi passaggi, che rendono pericolosi i veneti. L’Hellas si fa vedere in attacco, anche grazie la cattiveria e il pressing asfissiante di Ioniță: peccato si sprechi anche qui qualche manovra di gioco. La Lazio fa vedere le migliori azioni quando riesce a slegare i reparti dei veronesi, trovando spazi importanti con i movimenti di Felipe Anderson. Inserimenti biancocelesti importanti avvengono anche con l’avanzamento di Lulić in fase offensiva, con il giocatore che si rende più volte pericoloso in area avversaria. Al 44′ vantaggio della Lazio con Matri, che viene servito in area da Cataldi: gran fiuto del gol da parte dell’attaccante italiano.

Al 50′ arriva il raddoppio dei biancocelesti: Mauri va in rete dopo un nuovo assist al bacio di Cataldi. Dopo il secondo gol, la Lazio si mostra padrona del gioco all’interno del rettangolo di gioco: vediamo un grande equilibrio tra il reparto difensivo e quello offensivo, anche grazie a una grande prova di Konko in entrambe le fasi di manovra. Nonostante l’ampio vantaggio, i ragazzi di Pioli non smettono di cercare l’area offensiva con gli inserimenti di Lulić e Cataldi: pagano in leziosità, cercando spesso giocate complicatissime. Il Verona prova a reagire, anche grazie alla scossa di giocatori come Pazzini: purtroppo i veronesi rimangono imbambolati davanti al fraseggio laziale. Proprio i biancocelesti fanno 3-0 al 68′, andando in gol con Felipe Anderson: bravo Matri a servirlo in area di rigore. Pochi minuti dopo accorcia le distanze il Verona, che su punizione centrale va in gol con Greco: bellissima la parabola del ragazzo. I ragazzi di Delneri ci credono al pareggio e al 79′ rientrano in partita con Toni: 3-2. La Lazio risponde subito, trovando un gol al volo con il nuovo entrato Keita, servito da un prezioso assist di Klose. All’89 Candreva chiude la partita su rigore, dopo un fallo di Gilberto: arriva il 5-2. Questa sera vediamo un’ottima Lazio, che oltre ad avere un gioco aggressivo va in gol con tutti gli attaccanti titolari dal primo minuto: da incorniciare anche la prestazione di Cataldi. Hellas Verona gioca a testa alta e prova a la rimontata all’Olimpico, che purtroppo non riesce: con questa sconfitta, la situazione in classifica si fa critica.

LAZIO-HELLAS VERONA 5-2 (1-0)

Lazio (4-4-2): Marchetti 6; Konko 6.5, Maurício 5, Hoedt 6, Lulić 6.5; Cataldi 7, Biglia, Milinković-Savić 5; Felipe Anderson 7 (83′ Candreva 6), Matri 7.5 (80′ Klose 6), Mauri 7.5 (72′ Keita 6.5) . A disp.: Berisha, Guerrieri, Braafheid, Patric, Morrison, Onazi, Kishna, Djordjević. All.: Pioli 7.5.
Hellas Verona (3-5-2): Gollini 6; Pisano 6, Moras 6, Helander 6, Fares 6 (50′ Rômulo 5.5); Wszołek 6.5, Ioniță 6.5, Greco 6.5, Jancović 6 (50′ Gilberto 5); Toni 6.5, Pazzini 6 (68′ Gómez 5) . A disp.: Coppola, Marcone, Bianchetti, Samir, Furman, Checchin, Emanuelson. All.: Delneri 5.
Arbitro: Gervasoni di Mantova.
Marcatori: 44′ Matri (L); 50′ Mauri (L); 68′ Felipe Anderson (L); 72′ Greco (H), 79′ Toni (H); 80′ Keita (L); 89′ rig. Candreva (L).
Note – Ammoniti: Maurício (L).

Andrea Rapisarda
Andrea Rapisarda
Nato a Ostia (RM), laureato in Scienze della Comunicazione; ha lavorato per giornali online e la radio. Collabora nell'associazionismo e tifa Lazio. Aspira a diventare giornalista.

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