Pandev titolare contro la Lazio: al Genoa serve un attacco vero

-

Con i soliti infortunati, il Genoa cercherà riscatto dalla sconfitta con la Juventus contro l’avversario che, dal punto di vista della cabala, gli è più confacente: la Lazio. Sono otto le vittorie consecutive del club più antico d’Italia sui biancocelesti, otto remescelli cantati e ballati a ritmi diversi. Per mettere in fila così tante vittorie è chiaro che l’unica componente non deve essere solo la bravura… Ci vuole anche Fortuna, quella signora che il Genoa non ha ancora avuto modo di incontrare in questa stagione: il pensiero va, inevitabilmente, a quella traversa, così aspra e triste d’aver deviato sulla gamba di Lamanna il tap-in di Pogba che, altrimenti, sarebbe finito in gradinata.

A quella stampa che si nasconde dietro un dito criticando gli errori arbitrali (quali, poi?) del match con i campioni d’Italia, andrebbe eccepito che il Grifone ha perso per propri demeriti più che per meriti dell’avversario. L’azione che ha fatto nascere il gol di Pogba evidenzia una clamorosa defezione della difesa rossoblù: “a scugêa”, la scogliera di Gasperini, ha arretrato il baricentro rinunciando, così, alla sua principale caratteristica, la capacità di scalare in avanti. In secondo luogo l’idea nefasta di lasciare l’ammonito Izzo in preda all’uno-contro-uno con Cuadrado, il miglior dribblomane bianconero, e disinnescare Ntcham togliendolo dalla trequarti campo.

La poca lucidità che Gasperini ha messo in mostra contro la Juventus è sintomo di un sovraccarico emotivo? Plausibile, ma non va dimenticato che il Genoa fino al 35’ ha tenuto al suo giogo la Vecchia Signora la quale, da grande squadra, ha accettato di farsi domare da un avversario feroce. La traversa della sud ha fatto oscillare l’inerzia della partita verso la squadra di Allegri, e qui il Genoa non ha avuto idee e forza per reagire. Contro una Lazio ferita servirà Goran Pandev al centro dell’attacco: nonostante non sia una prima punta, farà sicuramente meglio di Perotti o Capel.

Alessandro Legnazzi
Alessandro Legnazzi
Zeneize d'adozione. Da sportivo e (presunto) giornalista nasce nei court di tennis folgorato dagli scritti del maestro Gianni Clerici; scopre d'avere un cuore grande così e si dedica anche al calcio.

Dalla cronaca nascono fior di equivoci

C'è un angolo di Paradiso dove quel diavolo di "er Batman" aveva fatto nido: Villa Fiorito, leggo sul sito di un famoso giornale. Vista così,...
error: Content is protected !!