Scandalo FIFA: sotto indagine il Mondiale di Francia 1998

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La FBI sta continuando ad indagare sullo scandalo che ha travolto la FIFA e portato alle dimissioni di Joseph Blatter ed è spuntato un filone di inchiesta anche sul Mondiale di Francia 1998, anch’esso probabilmente viziato da tangenti. Gli agenti federali stanno indagando su eventuali irregolarità nelle selezioni.

Il nome della Francia compare per la prima volta nella deposizione datata 2013 dell’ex manager della Fifa Chuck Blazer, la “gola profonda” delle indagini: “Alcuni membri del comitato esecutivo della Fifa si erano detti d’accordo per accettare tangenti. A iniziare dal 2004 e per continuare fino al 2011 abbiamo accettato tangenti per la scelta del Sud Africa”. Nei documenti si legge che Blazer ammette che ci siano state tangenti anche nel 1992 per il voto sul Mondiale del 1998, assegnato poi alla Francia.

Questo supplemento di’indagine della FBI si va ad aggiungere al quadro investigativo e probatorio già delineato dalla Interpol che ha portato alla richiesta di emissione di mandati d’arresto internazionali nei confronti dell’ex vice presidente della Fifa Jack Warner, che si trova a Trinidad and Tobago ed è accusato di aver accettato tangenti legate ai Mondiali del 2010 in Sud Africa; Nicolas Leoz, cittadino del Paraguay ex membro del comitato esecutivo della Fifa; Alejandro Burzaco, argentino che controlla attività di marketing sportive; Hugo e Mariano Jinkis, due argentini attivi nel marketing sportivo; e Josè Margulies, brasiliano titolare di attività di broadcasting. Il ministro della Giustizia americano Loretta Lynch, colei che gestisce l’indagine federale, non ha voluto commentare le dimissioni di Sepp Blatter ma si è augurata che il cambio di leadership nella FIFA sia una buona occasione per migliorare la promozione e la regolamentazione del calcio, augurio condiviso dalla Casa Bianca.

L’inchiesta qundi si allarga pesantemente con l’inserimento degli Stati Uniti che hanno deciso di vederci chiaro sull’assegnazione dei due prossimi Mondiali. Continuano a tremare Russia e Qatar, i paesi ai quali sono stati assegnati i Mondiali del 2018 e del 2022, ma i due paesi respingono le accuse, con il Qatar che si appoggia alle conclusioni dell’investigatore americano Michael Garcia, assunto anni fa dalla Fifa per valutare l’assegnazione e la Russia che, per voce del suo ministro dello sport Vitaly Mutko, dichiara che “I Mondiali del 2018 in principio non sono un progetto russo, sono un prodotto della Fifa, la Russia ha offerto i suoi servizi e la Fifa si e’ detta d’accordo”. Ma siamo appena all’inizio di questa partita.

Stefano Pellone
Stefano Pellone
Parte-nopeo e parte bolognese, ha collaborato a vari progetti editoriali e sul web (Elisir, Intellego, Melodicamente). Ha riscoperto il piacere del calcio guardando quello femminile.

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