Romania, Liga I: i verdetti della stagione 2014/2015

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La stagione 2014/2015 di Liga I ha incoronato la Steaua Bucarest campione di Romania per la ventiseiesima volta, la terza consecutiva. Quest’anno però non si è assistito a un dominio incontrastato, bensì a una lotta che si è risolta solo all’ultima giornata contro un grande Târgu Mureş. Alla fine la truppa di Gâlcă è riuscita a confermarsi in vetta con un colpo di coda, aiutato dalla sconfitta dei rivali col già retrocesso Oţelul. Una grande stagione regalata dalle riconfermate grandi prestazioni dei vari Prepeliță, Chipciu e Popa a centrocampo, l’estrema solidità di Fernando Varela e la rivitalizzazione di Paul Papp, dopo la zoppicante esperienza italiana. Capitolo giovani: Iancu e Stanciu hanno avuto un ruolo da protagonista. Menzione speciale per Claudiu Keserü, emigrato in Qatar dopo 12 gol nel girone d’andata.

La Romania calcistica, nella prossima stagione, vuole cambiare faccia e tornare a 14 squadre. Ecco perché le retrocessioni sono ben sei e investono squadre prestigiose come Rapid e Universitatea Cluj. Una rivoluzione non solo strutturale, ma anche economica: i club in difficoltà sono molti, quelli in ritardo coi pagamenti pure e la Federazione ha imposto multe salate e detrazioni di numerosi punti già dall’inizio della prossima stagione. L’episodio più incredibile riguarda il CFR Cluj, penalizzato di ben 24 punti per motivi finanziari a inizio anno e poi riabilitato un paio di settimane fa per attendere la fine del processo. Come trovarsi da retrocessi a terzi in classifica in un’ora: ecco la storia di Francisc Dican e dei suoi ragazzi, mai arresisi al destino. Gregory Tadé vince il premio di capocannoniere, Larie e Camora guidano una difesa con poche sbavature, il fu promettente georgiano Chanturia ritrova fiducia e minuti e una serie di giovani interessanti vedono il campo con buoni risultati.

La storia più incredibile è però quella del Târgu Mureş: appena promosso come secondo arrivato in Liga II, lotta per il titolo con continuità, batte entrambe le volte la Steaua e perde il campionato per un soffio, con tre sconfitte nelle ultime quattro partite. Forse sarebbe stato troppo per Liviu Ciobotariu e la sua scatenata truppa, formata da uomini di grande esperienza in Liga I come Gabriel Mureşan, Claudiu Voiculeț o Ousmane N’Doye, uniti all’esuberanza del giovane Bumba o dell’ex Torino Gorobsov. In Europa League andranno anche l’Astra Giurgiu della meteora interista Denis Alibec e il Botoşani che, benché ottavo, risulta essere il primo club con licenza UEFA dal quarto posto in giù.

 

Campione di Romania 2014/15: Steaua Bucarest
Ammessa ai turni preliminari della Champions League 2015/16: Steaua Bucarest
Ammesse ai preliminari di Europa League 2015/2016: Târgu Mureş, Astra Giurgiu* e Botoşani*

* CFR Cluj, Petrolul, Craiova e Dinamo non hanno ottenuto la licenza UEFA per la partecipazione alle Coppe Europee. I restanti due posti sono dunque assegnati alle prime due squadre autorizzate, scendendo in classifica.

Retrocesse in Liga II 2015/16:  Ceahlăul, Oţelul Galaţi, Universitatea Cluj, Rapid Bucarest, Braşov e Gaz Metan Mediaş
Promosse nella 1. Liga 2015/16: Politehnica Timişoara e Voluntari

Capocannoniere: Gregory Tadé (Cluj) – 18 reti
Partite giocate: 306
Gol totali realizzati: 700
Miglior attacco: Steaua Bucarest – 59 reti segnate
Miglior difesa: Steaua Bucarest – 23 reti subite
Peggior attacco: Rapid Bucarest – 21 reti segnate
Peggior difesa: Ceahlăul – 58 reti subite

Classifica finale

Steaua Bucarest 71 – Târgu Mureş 68 – CFR Cluj e Astra Giurgiu 57 – Craiova 53 – Petrolul Ploieşti 52 – Dinamo Bucarest 48 – Botoşani 47 – Pandurii Târgu Jiu 45 – Iaşi e Viitorul Costanza 43 – Concordia Chiajna 41 – Gaz Metan Mediaş 39 – Braşov 36 – Universitatea Cluj 35 – Rapid Bucarest 33 – Oţelul Galaţi 32 – Ceahlăul 27

Classifica marcatori

18 – Gregory Tadé (Cluj)
16 – Mihai Roman (Pandurii)
14 – Bogdan Mitrea (Viitorul)
12 – Claudiu Keserü (Steaua) e Ousmane N’Doye (Târgu Mureş)
11 – Kamil Bilinski (Dinamo), Marian Constantinescu (Braşov) e Toto Tamuz (Petrolul)

Francesco Piacentini
Francesco Piacentini
Pavese classe '91, laureato in scienze politiche, per lui lo sport è uno specchio su cui si riflette la storia di un popolo. Stregato dal calcio inglese e greco, ama la politica, l'heavy metal e il whiskey.

MondoPallone Racconta… i 50 anni di José Mourinho

Sfrontato, vincente, preparato, antipatico, fascinoso, linguacciuto... Su di lui sono stati spesi fiumi di inchiostro perchè non è un allenatore come gli altri. Forse...
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