Juventus-Real Madrid con lo Sghimberlo

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5 maggio: una data che per gli juventini è sinonimo di trionfo. Ma basterà anche senza l’arma Gresko? Scoprilo con lo Sghimberlo.

0′ – Squadre in campo, vola il simpatico inno della Champions e c’è visibile sollievo tra il pubblico: a differenza di quello italiano, infatti, questo Buffon non lo canta mai.

1′ – Inizia la partita e già sentiamo la mancanza di Piccinini. Vidal in area può fare male dopo pochi secondi, ma è troppo dentro l’area per pretendere un rigore. Siamo già orfani di un “Incredibile!” urlato a caso.

3′ – Juve con autorità. Sturaro prova il destro da fuori area, Casillas blocca in due tempi, sorpreso. Dalla presenza di Sturaro in campo, più che dal tiro in sé.

5′ – Pirlo si esibisce nella fatality che ci costò gli europei del 2004: regalo a Bale che innesca il tacchetto massacratore di Bruce Harper Bonucci. Primo giallo della partita.

6′ – Buffon vuole la barriera nonostante Cristiano Ronaldo becchi la porta su calcio piazzato una volta ogni sette anni (e per questo settennio è già successo col Bayern lo scorso anno).

8′ – Morata da due passi uccella Casillas dopo il destro di Tévez. Juve in vantaggio, ma la difesa del Real Madrid è ostica come Sasha Grey ubriaca.

12′ – Reazione del Real Madrid: Buffon non blocca un pallone dai mondiali del 2006, ma la devia bene in angolo.

14′ – Prima della partita Shevchenko ha dichiarato: “Sono contento per Allegri e Pirlo”, poi col suo italiano malfermo ha aggiunto “Sono anche allegro per Contenti e Pirlo, e non vi dico cosa sono per Allegri e Contenti”.

18′ – Sturaro noleggia le tibie di Ryan Giggs e si fa 40 metri in contropiede a 170 km/h. Gran palla per Tévez che calcia con le infradito da ottima posizione.

20′ – Buon fallo guadagnato da Ficarra, volato inspiegabilmente dalla redazione di Striscia allo Juventus Stadium durante la pubblicità.

22′ – La Juve pressa anche sui fotografi: generalmente con questi ritmi le squadre italiane vanno in coma cardiorespiratorio intorno alla mezz’ora del primo tempo.

23′ – Primo spunto di Cristiano Ronaldo, che si è visto poco perché oscurato dalla stella di Sturaro.

24′ – Tunnel di Lichtsteiner a Marcelo, ma lo svizzero al momento del cross si fa possedere dallo spirito di Maria De Filippi e decide di fare tutto da solo, sbananando selvaggiamente nei pressi di Moncalieri.

26′ – Pareggio del Real Madrid con una difficilissima zuccata di CR7 a 30 millimetri dalla porta di Buffon. Nell’occasione la difesa della Juve ha fatto passi da gigante verso la scoperta del morbo di Alzheimer collettivo.

28′ – Prima della partita, Giovanni Salvini della Lega ha dichiarato: “Sarò onesto, tifo per il Real Madrid”. Ci aspettavamo un rispostone dal grande capo indiano Estiqaatsi, ma nemmeno lui sa chi cacchio sia Salvini.

29′ – Ci fanno notare che Salvini si chiama Matteo. Ma come fate a esserne sicuri?

34′ – L’acconciatura di Vidal è come i cerchi nei tronchi degli alberi: ogni settimana si arricchisce di una tamarrata aggiuntiva tutta da scoprire.

41′ – Il Real si ricorda di avere quarantordici Coppe dei Campioni e organizza una manovra avvolgente che apre la Juve come una cozza: il colpo di testa alla Cantona di James Rodriguez si spalma sulla traversa.

43′ – Sturaro ha esaurito la stamina 75 secondi dopo il calcio d’inizio e ora la Juve fa fatica a sfondare sulla sinistra.

44′ – Morata a un passo dal guadagnarsi il penalty più idiota della storia del calcio. Atkinson vorrebbe, ma non se la sente.

46′ – Finisce 1-1 il primo tempo. Non è stata una brutta Juve, ma è emblematico il fatto che Morata abbia dovuto sudare come un metalmeccanico per guadagnarsi il golletto, mentre CR7 abbia raggiunto lo stesso risultato pur avendo percorso in tutto la classica distanza fra il cesso e il frigo.

Secondo tempo

46′ – Allegri ha chiaramente caricato i suoi: dopo 20 secondi Tévez strappa a callo vivo una vena varicosa a Sergio Ramos. Altro giallo per la Juve. E attenzione perché Atkinson pratica il 3 per 2, che non identifica una preferenza sessuale ma il fatto che ogni 3 gialli estrae sempre un rosso.

51′ – Questa mattina i presidenti delle due squadre hanno pranzato assieme in un noto ristorante torinese. Attimi di imbarazzo quando il cameriere ha portato a entrambi Agnelli e Pere, prima di ammettere candidamente di non aver capito una mazza.

55′ – Angolo Real: prima della battuta Lichtsteiner abbraccia Ronaldo ma non si emoziona come la tifosa torinese.

56′ – Contropiede fulminante di Tévez, che va a guadagnarsi il calcio di rigore per l’intervento di Varane. Ammoniti Vidal e Marcelo perché Atksinon quando dà un penalty poi deve anche sfogarsi con qualcuno.

57′ – Tévez trasforma dal dischetto usufruendo del classico bug di FIFA quando calci centrale. Ma qui Ancelotti non può bestemmiare e ricaricare.

59′ – Si scalda Barzagli. Allegri la vuole stravincere.

60′ – Ora le squadre si sono allungate moltissimo. Bale misura quasi due metri.

63′ – Vidal atterrato in area da Carvajal, ma Atkinson non concederà un rigore alla Juve per i prossimi undici anni.

64′ – Dentro il Chicharito Hernandez, che si fa subito notare innescando un flipper nell’area bianconera. Il pallone arriva a Cristiano Ronaldo, che va al ritmo di un gol ogni 50 metri percorsi, ma questa volta il portoghese è impreciso.

66′ – Chiellini aggiunge uno zigomo rotto alla sua collezione di catastrofi estetiche. “Io non f’entro!”, urla Suarez a vari chilometri di distanza, addentando un cosciotto di cinese.

68′ – Chiellini costretto a cambiarsi la maglia perché zeppa di sangue. Nasce l’hashtag fra i tifosi della Fiorentina #AncheIGobbiSanguinano.

71′ – Ha suscitato polemiche l’acconciatura dello Juventus Stadium, su cui sono stati “cuciti” 33 scudetti. Entusiasta, invece, Florentino Pérez, che urla ai collaboratori: “Che idea geniale!”, prima di ordinare il fac-simile di 72 trofei, fra cui la Mitropa Cup, la Coppa Rimet e la Coppa Costruttori di F1, dolorosamente mancanti nella pur fornitissima teca del Real.

77′ – Ora è assedio Real. Allegri si cautela inserendo Llorente. Intanto Sergio Ramos punta deciso al numero irrazionale in pagella inanellando minchiate una dopo l’altra.

79′ – Bonucci tenta il colpo del 2-2, Ronaldo non ne approfitta. Allegri si volta verso il proprio difensore impugnando un rottweiler sieropositivo.

83′ – Ora la Juventus supera la linea di centrocampo solo per effetto della deriva dei continenti.

85′ – Allegri toglie Tévez e inserisce Pereyra. Ormai avere attaccanti in campo è come portarsi la fidanzata in vacanza a Stoccolma.

87′ – Altra pirlata di Varane, Llorente è reattivo come un tamagotchi morto nel ’92.

89′ – Pirlo ferma in tackle Ronaldo e un minuto dopo sbaglia di 800 metri un lancio facile facile. Dev’esserci una logica, ma serve la signora Fletcher per scovarla.

91′ – Ramos regala l’ennesima chance alla Juve con un fallo inutile su Llorente. Salgono tutti, anche Chiellini acconciato da mago Otelma. Palla che finisce sulla zucca di Llorente, il quale stavolta è tempista come la stanga rossa del Tetris che non arriva mai.

93′ – Chiellini prende un perone di Ronaldo come souvenir. Ultima speranza per Ancelotti con una punizione dalla trequarti esterna. Va Kroos, che ha il cognome onomatopeico, ma Buffon decide clamorosamente di bloccarla.

94′ – Si chiude qui Juve-Real con il risultato di 2-1. Nonostante io abbia citato la signora Fletcher, non è arrivato il pari. Indagheremo anche su questo.

Gaetano Allegra
Gaetano Allegra
Nato a Milano l'1 giugno 1979, è giornalista da oltre 10 anni. Ha diretto due testate cartacee e pubblicato un romanzo. E questi sono gli hobby. La vita seria la passa leggendo, torturando il pianoforte e dicendo stupidaggini.

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