Roma-Napoli, striscioni contro la madre di Ciro Esposito

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Da poche ore è terminata sul campo Roma-Napoli con la vittoria degli uomini di Garcia, ma la gara rischia di trascinarsi a lungo fuori dal rettangolo di gioco “grazie” alla tifoseria giallorossa: la Curva Sud dell’Olimpico, occupata dallo zoccolo duro della tifoseria romanista, ha infatti deciso di esporre due striscioni offensivi rivolti ad Antonella Leardi, la madre di Ciro Esposito, il tifoso napoletano morto in seguito agli scontri avvenuti fuori lo stadio Olimpico prima della finale di Coppa Italia dello scorso anno tra Napoli e Fiorentina.

Il primo striscione esposto riportava la scritta “Che cosa triste…lucri sul funerale con libri e interviste!”, con riferimento alla recente presentazione del libro-ricordo del tifoso napoletano “Ciro Vive”, mentre poco dopo è stato mostrato un secondo striscione, sulla falsariga del primo: “C’è chi piange un figlio con dolore e moralità e chi ne fa un business senza dignità. Signora De Falchi onore a te”. A fare da sottofondo i soliti cori offensivi anti-napoletani (nella fattispecie “Vesuvio lavali col fuoco”) e uno striscione esplicito “Daniele con noi”, scritta a favore dell’ultras della Roma Daniele de Santis, protagonista dell’uccisione di Ciro Esposito.

Bocche cucite in casa giallorossa, con i dirigenti che si barricano dietro un “No comment”, ma la polizia ha già acquisito i filmati e li sta esaminando per identificare gli autori: tutta questa vicenda costerà alla Roma una malta salata da parte del Giudice Sportivo, ma la multa rischia di essere l’ultimo dei problemi per la Roma. Infatti il legale della famiglia Esposito, Angelo Pisani, ha chiesto la penalizzazione della squadra capitolina in virtù dei principi UEFA contro il razzismo: “La Roma silente e i suoi tifosi si sono dimostrati più volte violenti e discriminatori nei fatti e nelle azioni. Chiediamo pertanto al Coni e alla Federcalcio per la palese responsabilità oggettiva e le gravi violazioni un intervento urgente e fermo secondo i noti principi della Uefa ‘No Razzismo No Violenza’ verbale e materiale nel Calcio, applicando secondo le regole europee 5 punti di penalizzazione per la Roma e squalifica dello Stadio Olimpico di Roma. Comunque adiremo tutte la autorità competenti e gli organi Uefa per il rispetto della legalità e valori dello sport. Se la Figc non combatte fattivamente e concretamente la violenza verbale e materiale della Roma, secondo le regole Uefa, sarà ritenuta responsabile di eventuali reazioni, seppur ingiustificate, da parte dei tifosi di Italia super indignati”.

A far correre un brivido supplementare lungo la schiena della Roma ci pensa il presidente della Figc Carlo Tavecchio: “Esprimo tutta la mia solidarietà e la mia vicinanza alla signora Leardi, gravemente offesa nel suo dolore più profondo dal contenuto degli striscioni apparsi allo stadio Olimpico di Roma. Condanno l’accaduto, del quale la Procura Federale si è già interessata. Sarebbe però da chiarire come sia possibile che succeda in uno stadio con il massimo livello di sicurezza. Le partite del nostro campionato dovrebbero essere un luogo di gioia e non di insulto, per questo lavoriamo sulla trasmissione dei valori alla base del calcio: l’ignoranza e la violenza sono mali sociali che si estirpano con progetti comuni, di tutte le componenti sportive e politiche, oltre al contributo fondamentale dei media”.

La Pasqua della Roma, grazie ai suoi tifosi non nuovi a comportamenti intolleranti ed intollerabili, rischia di essere molto amara.

Stefano Pellone
Stefano Pellone
Parte-nopeo e parte bolognese, ha collaborato a vari progetti editoriali e sul web (Elisir, Intellego, Melodicamente). Ha riscoperto il piacere del calcio guardando quello femminile.

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