Rugby, RBS 6 Nazioni 2015 – Italia-Francia 0-29: de profundis azzurro, Trofeo Garibaldi ai Bleus

-

Scompoli di rugby invernale per il classico latino del Sei Nazioni: il Trofeo Garibaldi torna a disputarsi in Italia dopo due anni, sotto un cielo plumbeo che non risparmia pioggia alla mattinata capitolina e vento maligno per la partita tra mediterranee. Gli ultimi due precedenti romani (Flaminio 2011 e Olimpico 2013) arrisero agli azzurri: Jacques Brunel, fresco di polemiche in patria e sicuro di non proseguire oltre il prossimo mondiale l’esperienza con l’Italrugby, vorrebbe lasciare un buon ricordo di sé con un gustosissimo tris. Non ci riesce, complice una squadra azzurra poco fortunata nell’appena discreto inizio e troppo fragile dinanzi alla non irresistibile prova di forza transalpina. Cugini dilaganti grazie ai calci di Lopez e Plisson e alle mete di Maestri e Bastareaud, per gli azzurri, giornata da dimenticare.

La Francia arriva ridimensionata dalla sconfitta interna contro il Galles e Saint-André rivoluziona il XV iniziale con sette cambi. L’Italia, priva di Castrogiovanni e pure di Haimona (il neozelandese rinuncia stamattina, dopo la brutta botta all’inguine rimediata in settimana), si affida a Tommaso Allan in regia. Iniziali fasi di studio con discreto possesso azzurro (oggi in tenuta bianco), ma primo brivido bleu, con l’mpressionate break di Nakaitaci che al 5’ divora quaranta metri di terreno sulla mancina. 8’, Allan ha la prima occasione di piede, ma il calcio da posizione ottimale non è preciso: erroraccio per l’italoscozzese con attenuanti per la precaria condizione fisica; ma è improponibile negare il momento critico del giovane prospetto (e dell’Italia in quel ruolo: momento che dura da anni) che, qualche minuto più tardi, viene rimpiazzato Si sgomita, si lotta, senza precisione: gli uomini di Brunel si fanno apprezzare (in palla Morisi e Furno) per l’evidente intenzione di “fare il match”, impedendo ai cugini d’Oltralpe, brutti e intimiditi, di ragionare. 16’ e ancora la maledizione dei pali non ci favorisce: Lucianino Orquera, appena subentrato, calcia da una buona mattonella e la traiettoria, come di consueto morbida e bassa, si stampa contro il palo sinistro. I Francesi prendono coraggio: provano ad affondare, con la difesa italiana a reggere il colpo, salvo poi concedere un buon calcio a Spedding che, bontà sua, ci grazia da 40 metri. Meno cortese, al 29’, Lopez che da identica posizione “sporca” il tabellino per i suoi. Poco prima, bell’affondo di Vunisa a cercare Venditti sulla sinistra, ma buona guardia dei galletti. La partita si inasprisce, il che non spiace ai Bleus, che infatti raddoppiano il vantaggio e avvicinano quota break al minuto 35, con un altro calcio di Lopez. La marcatura gasa gli ospiti, per una chiusura di tempo quasi spumeggiante, in cui l’Italia perde il terzo “pezzo” (Morisi, per Bacchin) e Lopez ha modo di fare 9.

Si riprende da dove eravamo rimasti: Plisson, subentrato in apertura, mette di piede il dodicesimo punto e, al 46’, i cugini stappano l’agognato champagne. Imperioso inserimento centrale di capitan Dusautoir, ovale a Maestri che, sulla destra, schiaccia in meta: -19. Incubo. L’Italia prova a svegliarsi, troppo tardi: la pressione centrale è sterile, così gli avversari, orchestrati da un positivo Plisson e sostenuti da un Dusautoir in grande spolvero faticano poco per contenere le abuliche folate azzurre. La girandola dei cambi, da entrambi i lati, non muta l’inerzia: la sete francese è solo in parte placata, dato che quando si tratta di premere, i galletti continuano a mettere paura e, proprio in chiusura, sugli sviluppi dell’ultima mischia, sono loro a piazzar la seconda meta con Bastareaud (prolungato sfondamento centrale). Altri 7 punti in cascina e sigillo finale su un cappotto troppo pesante per esser vero. Il Trofeo Garibaldi resta ancora in Francia. Sabato prossimo si torna di nuovo all’Olimpico, ospite il Galles ancora in corsa per la vittoria finale: dare segnali di vita è più di un obbligo.

Tabellino

ITALIA-FRANCIA 0-29 (0-9)
Italia: McLean, Sarto, Morisi (38’ Bacchin), Masi, Venditti, Allan (15’ Orquera), Gori (73’ Palazzani), Parisse (75’ Barbini), Vunisa, Minto, Furno, Biagi (51’ Geldenhuys), Chistolini (51’ Cittadini), Ghiraldini (59’ Manici), Agüero (33’ De Marchi). A disp.: tutti subentrati. All.: Brunel.
Francia: Spedding, Houget, Fickou ( 71’ Bastareaud), Mermoz, Nakaitaci, Lopez (41’ Plisson), Tillous-Borde (Kockott), Goujon, Le Roux, Dusatoir, Maestri, Flanquart, Mas (51’ Slimani), Guirado (53’ Kayser), Ben Arous. A disp.: Debaty, Chouly, Taofitenus. All.: Saint-André.
Arbitro: JP Doyle (Irlanda). Giudice di linea: Nigel Owens (Galles). TMO: Simon McDowell (Irlanda).
Marcatori: 29’ Lopez (F) calcio; 35’ Lopez (F) calcio; 40’ Lopez (F) calcio; 42’ Plisson (F) calcio; 46’ Maestri (F) metdda + Plisson (F) trasformazione; 57’ Plisson (F) calcio;
Calci: 
Allan (I) 0/1, Orquera (I) 0/1, Spedding (F) 0/1, Lopez (F) 3/3, Plisson (F) 3/3.
Note – Ammoniti: nessuno. Spettatori: circa 70.000.
Man of the Match: Dusautoir (F).

Igor Vazzaz
Igor Vazzazhttp://www.losguardodiarlecchino.it/
Viareggino di origine friulana, si occupa di teatro, sport, musica, enogastronomia. Collabora con varie testate, cartacee e web. Talvolta, pubblica libri e dischi. Tifa Udinese. Il suo cane è pazzo.

MondoPallone Racconta… Luís Cubilla, idolo di due nazioni

Addio a Luís Cubilla, stella dell'Uruguay negli anni '60 e '70 da giocatore e allenatore di grande successo in particolare nel periodo d'oro dell'Olimpia...
error: Content is protected !!