Coppa d’Africa 2015, riepilogo marcatori finali

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Il vincitore della 30esima Coppa d’Africa è la Costa d’Avorio di Hervé Renard, tecnico francese che fa il bis di questo trofeo dopo la vittoria nel 2012. Terzo posto per la Repubblica Democratica del Congo.

Nessun gol nei centottanta minuti regolari degli ultimi atti di Coppa d’Africa 2015: entrambe le finali sono state decise dagli undici metri, una di queste con un’evoluzione piuttosto bizzarra. Ci riferiamo a Repubblica Democratica del Congo-Guinea Equatoriale, finale valevole per il terzo/quarto posto: il rigore vittoria dei congolesi è stato calciato da Mongongou, giocatore nemmeno entrato durante i regolamentari; per gli equatoguineiani falliscono il cannoniere Balboa e Bosio, trasformazioni entrambe neutralizzate da Kidiaba.

Alla Costa d’Avorio servono nove rigori per battere il Ghana in epilogo folle che ricalca le orme del 1992, data dell’ultima Coppa vinta dagli Elefanti: in quella circostanza ce ne vollero addirittura undici per avere la meglio su chi? Il Ghana di Otto Pfister! A un iniziale doppio svantaggio ivoriano dovuto agli errori di Bony e Tallo, la squadra di Renard pareggia i conti con l’imprecisione di Acquah e Acheampong: si procede a oltranza, nessuno sbaglia, finiscono tutti i tiratori quando ne resta solo uno, il portiere. Inizia Razak ma il suo sinistro viene intuito da Barry, il quale poco dopo porterà la Costa d’Avorio sul tetto d’Africa ventitré anni dopo l’ultima volta!

Ci sono cinque giocatori appaiati al primo posto della classifica cannonieri ma la palma d’oro se la prende il ghanese André Ayew poiché è l’unico rappresentante della squadra finalista in lizza. Un altro ghanese, Christian Atsu, si aggiudica il riconoscimento di miglior giocatore e gol del torneo: viene premiato il suo magico sinistro contro la Guinea (3-0), una trasformazione che ha ricordato quella di Andrij Ševčenko contro la Juventus nel dicembre 2001.

Classifica marcatori:

3 reti
André Ayew (Ghana, 1 rigore)
Mbokani (Repubblica Democratica del Congo, 1 rigore)
Balboa (Guinea Equatoriale)
Akaïchi (Tunisia)
Bifouma (Congo, 2 rigori)

2 reti
Atsu (Ghana)
Gradel (Costa d’Avorio)
Bokila (Repubblica Democratica del Congo)
Bony (Costa d’Avorio)
Gervinho (Costa d’Avorio)

1 rete

Nsue (Guinea Equatoriale)
Salvador (Guinea Equatoriale)
Oniangué (Congo)
Nguessi (Congo)
Dore (Congo)
Aubameyang (Gabon)
Evouna (Gabon)
Singuluma (Zambia)
Mayuka (Zambia)
Bolasie (Repubblica Democratica del Congo)
Kimwaki (Repubblica Democratica del Congo)
Moncer (Tunisia)
Chikhaoui (Tunisia)
Héldon (Capo Verde, 1 rigore)
Boye (Ghana)
A. Gyan (Ghana)
Appiah (Ghana)
Wakaso (Ghana)
J. Ayew (Ghana, 1 rigore)
Diouf (Senegal)
Sow (Senegal)
Mbodji (Senegal)
Phala (Sudafrica)
Manyisa (Sudafrica)
Masango (Sudafrica)
Ghoulam (Algeria)
Slimani (Algeria)
Mahrez (Algeria)
Bentaleb (Algeria)
Soudani (Algeria)
Yattara (Guinea)
Traore (Guinea)
Constant (Guinea, 1 rigore)
Doumbia (Costa d’Avorio)
Touré Y. (Costa d’Avorio)
Kanon (Costa d’Avorio)
Yatabaré (Mali)
Sako (Mali)
Maïga (Mali)
Oyongo (Camerun)
Moudandjo (Camerun)
Bancé (Burkina Faso)

Autoreti
Hlatshwayo (Sudafrica, in favore dell’Algeria)

Alessandro Legnazzi
Alessandro Legnazzi
Zeneize d'adozione. Da sportivo e (presunto) giornalista nasce nei court di tennis folgorato dagli scritti del maestro Gianni Clerici; scopre d'avere un cuore grande così e si dedica anche al calcio.

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