Francia, D1 Féminine: il bilancio di fine 2014

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Per un 2014 che va in archivio, un bilancio tutto da tracciare. Se ne va un anno denso di eventi e notizie, sorprese e conferme, per una D1 Féminine che si è andata a confermare campionato tra i più competitivi del Vecchio Continente, a livello di calcio femminile. 

Regina assoluta, nonostante la crisi nella UEFA Women’s Champions League, è la formazione dell’Olympique Lyonnais, che la scorsa primavera ha messo in bacheca il suo dodicesimo titolo nazionale, l’ottavo consecutivo. Rispetto agli anni scorsi, la crescita e gli investimenti della sezione femminile del Paris Saint-Germain hanno messo su una lotta più aperta, seria, in qualche modo incerta. Alla lunga l’esperienza e la qualità dell’organico a disposizione dello staff dell’OL hanno confermato chi in testa alle gerarchie ci vuole restare, con 7 punti di distanza, sino al bis nella finale di Coupe de France il 7 giugno a Le Mans (2-0, sempre sul PSG).

Da considerarsi positivo il 2014 delle parigine, sconfitte nella corsa al titolo ma qualificate in giugno alla Champions League. Il punto di vantaggio finale nei confronti dello Juvisy era solo l’incipit di un sorpasso ormai definitivo nel ruolo di seconda forza nazionale, in un buon momento confermato anche dal gran cammino continentale. Proprio nella coppa più ambita il PSG è entrato definitivamente nel gruppo ristretto dell’élite europea, eliminando il Twente prima (1-2 e 0-1) e lo stesso Lyon poi, sino alla qualificazione ai quarti, dove incontrerà le sorprendenti scozzesi del Glasgow City. Essere rimaste le uniche francesi a rappresentare un campionato competitivo come la D1 in Europa è motivo di vanto per le ragazze di Farid Benstiti, chiamate nel 2015 a continuare la scalata internazionale e nel frattempo inseguire l’OL, distante solo 3 lunghezze dopo 14 turni di D1.

UEFA Women's Champions League PSGSe è stato l’anno della conferma (in patria) delle campionesse in carica e della crescita (europea) del Paris Saint-Germain, bisogna anche aggiungere che il 2014 ha scavato il solco tra le prime due e il resto della compagnia, in difficoltà sul piano economico e tecnico e lontane dalle eccellenze ammirate sull’asse Parigi-Lione. Se a giugno lo Juvisy poteva permettersi di chiudere a un solo punto dalla seconda piazza, ora il divario è aumentato a 10 lunghezze e non ci sono segnali di ripresa: chi insegue perde sistematicamente gli scontri diretti contro i leader e soprattutto fa una fatica tremenda a segnare. Basta uno sguardo alle statistiche: in 14 partite Lyon e PSG hanno incassato appena 5 gol ciascuna, contro i 13 dello Juvisy e i 23 del Guingamp quarto. Tremendo lo scarto nei gol segnati: 88 centri per l’attacco dell’OL, 51 il PSG e appena 37 lo Juvisy.

Massima espressione di un campionato bello ma spezzato in due (a quando una superlega europea?), la Nazionale francese può dirsi soddisfatta dal suo 2014, il cui principale obiettivo era lo smaltimento del brutto ricordo dell’eliminazione ai quarti di Svezia 2013. Nulla di meglio allora che la qualificazione ai Mondiali 2015, invero mai in discussione: gruppo 7 dominato e chiuso a punteggio pieno, davanti ad Austria, Finlandia, Ungheria, Kazakistan e Bulgaria. Di particolare prestigio il 4-0 sulle ungheresi al Léo Lagrange di Besançon e il successo sul campo della Finlandia il 13 settembre (0-2); importanti anche i dati delle presenze alle partite interne, importanti visti gli avversari poco blasonati: 7.231 ad Angers per il Kazakistan, 8.032 per l’Austria a Le Mans, oltre 9 mila per l’Ungheria in Franca Contea, a testimonianza della popolarità di cui Les Bleues godono in tutto il paese.

Il 2015 dovrà essere l’anno dell’assalto della Francia alla Coppa del Mondo e, chissà, del PSG alla Women’s Champions League. Di sicuro il Lyon non abdicherà, in patria, molto facilmente: ne vedremo delle belle, sarà un anno tutto da vivere.

D1 Féminine – Risultati 14/a giornata

PSG-Montpellier 2-1
Lyon-Juvisy 4-0
Rodez-Guingamp 2-4
Saint-Etienne-Metz 2-1
Arras-Soyaux 2-3
Albi-Issy 5-0

d1 feminine 14a 2015

Matteo Portoghese
Matteo Portoghese
Sardo classe 1987, ama il rugby, il calcio e i supplementari punto a punto. Già redattore di Isolabasket.it e della rivista cagliaritana Vulcano, si è laureato in Lettere con una tesi su Woody Allen.

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