Juventus, rinnovi per Gigi Buffon e Giorgio Chiellini. La conferenza da Vinovo

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Andrea Agnelli apre le danze, apre la conferenza stampa che annuncia i rinnovi di due punti cardine della Juventus degli ultimi anni e quindi anche del futuro: Gigi Buffon che prolunga fino al 2017 e Giorgio Chiellini fino al 2018.

Il presidente bianconero elogia la lealtà del portiere e del centrale della Nazionale italiana: “Oggi è per me, per la Juventus e per Gigi e Giorgio un giorno importante. Capitano e vice annunciano il rinnovo di contratto. Buffon è alla sua 14esima stagione e rinnova fino al 2017, Chiellini alla 10esima e rinnova fino al 2018. Ci tenevo per quello che rappresentano ad esserci qua io oggi con loro. Loro rappresentano a tutti gli effetti la memoria storica, sono due persone che erano in Paradiso, sono scese all’Inferno, e assieme hanno accompagnato la Juventus riportandola in campo di nuovo in Paradiso. Sono due portatori della juventinità. Quello che loro rappresentano al di là della fascia è l’assoluta leadership che dimostrano in campo e fuori dal campo. Gigi con le sue parole è sempre stato un punto fermo nello spogliatoio, Giorgio in campo era la trasposizione della grinta e della ricerca del risultato. L’uomo prima ancora che il calciatore, e Buffon è un uomo leale, corretto e trasparente. Non sono parole di circostanza. Un giocatore come lui merita il Pallone d’Oro, che possa vincerlo uno come Neuer e non uno come Gigi è assurdo. Giorgio è l’esempio che l’applicazione paga sempre, la sua applicazione è totale e deve far riflettere. Quando uno si impegna, nella vita riesce. Quello che voglio sottolineare oggi non è un riconoscimento alla carriera, né a Gigi né a Giorgio, è la professionalità nostra e loro che ci ha fatto credere che sia giusto continuare un percorso insieme perché non sono terminati gli obiettivi. Condivido con loro obiettivi e sogni, e per tramutarli in realtà ci vuole coerenza e loro la hanno. Futuro da dirigente? Pensiamo al campo in tanto, poi decideremo. Sono scelte che dovranno fare. Sanno che in me possono trovare una persona con cui confrontarsi per valutare i percorsi professionali futuri”.

GIGI BUFFON: “Una giornata molto gratificante, questi attestati di stima mi rendono orgoglioso delle scelte fatte. E sono felice essere qui con Giorgio, perché è un esempio per i giovani più di quanto lo sia io. Con voglia, qualità, disciplina, carattere si è ritagliato un ruolo da grandissimo protagonista. L’esempio da far vedere ai giovani che si sentono figli di un Dio minore è proprio Giorgio: col lavoro si arrivano a toccare obiettivi impensabili, con pieno merito. Per quello che mi riguarda questa storia va ancora avanti. Potrebbe essere l’ultimo contratto, se non lo sarà lo vedremo. Ora mi interessa cercare di performare ancora ad alti livelli per essere un valore aggiunto nello spogliatoio ed in campo, perché mi reputerò un uomo di campo fino a quando giocherò. Guardiamo se ci saranno le condizioni per continuare, altrimenti nessun problema. Ho avuto gli attestati di stime che volevo, di più non mi interessa perché la Juve mi ha dato tutto ciò che cercavo. Non sarà mai in debito con me. Due anni di rinnovo? Contratti annuali non ne ho mai firmati, penso sia il modo migliore per non ritrovarsi ogni 5 mesi a ripetere il solito rito. Se c’è la volontà da tutte e due le parti di voler proseguire per svariate motivazioni, penso che il discorso dei 2 anni ci stia tutto. L’ultimo contratto? C’è da prendere in considerazione questa ipotesi, ma non mi turba. Penso al presente, vediamo se il futuro mi regalerà qualcosa di inaspettato. Il destino in parte è già scritto, in parte va sostenuto. Ci vogliono energia e coraggio per far sì che la mia carriera possa durare di più nel caso sia ancora presentabile. I sogni? Per forza che qualche sogno lo debba coltivare e lo voglia alimentare, ma non è un sogno fine a se stesso, personale. Come tutti gli sport di gruppo, penso che raggiungere un obiettivo e poterlo condividere con tutti i membri della squadra e della società sia la cosa più bella. Sicuramente il riconoscimento più grande di squadra per un club sappiamo qual è e sappiamo che è un sogno, i sogni possono anche diventare realizzabili. Ci sono tante componenti che fanno sì che possano diventare perseguibili, non ci poniamo limiti pur sapendo che sono obiettivi molto difficili da raggiungere. Noi storia della Juventus? Sicuramente il percorso è lungo, il poter incarnare la bandiera è un qualcosa che secondo me è un risultato, una sensazione che si respira stando con i tifosi, stando con i dirigenti, con quelli che ti fanno sentire tali. Essere bandiera significa l’avere questo tipo di riconoscimento anche da terzi, ti fanno sentire come parte integrante di questa città“.

GIORGIO CHIELLINI: “Sono emozionato, orgoglioso di essere qui oggi. La Juventus è una grande famiglia, il Presidente ne è un simbolo. Vi posso assicurare che dietro questi risultati c’è una grande famiglia che lavora quotidianamente per aiutarci. Sono contento e spero di rendere orgogliosa tutta la società e tutti i tifosi fino all’ultimo giorno. Come ha detto il Presidente, quello di oggi deve essere non un riconoscimento, ma lo stimolo per raggiungere risultati importanti. Quale giornata rivivrei? Un rammarico che ho è quello di non aver giocato la finale di Europa League in casa. Poteva essere un percorso segnato dal destino, è un rammarico che mi porterò dietro. Eravamo convinti di poter arrivare a vivere un grande traguardo nel nostro stadio. Quello che mi rende più orgoglioso è che fra tanti anni chi parlerà di Chiellini penserà alla Juventus“.

Marco Iannotta
Marco Iannotta
Giornalista pubblicista nato a Moncalieri il 9/7/86, vive a Formia (LT). Vicedirettore di MondoPallone, telecronista, opinionista e co-conduttore del programma #FuoriGGioco. Adora il calcio estero e la NBA.

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