Grecia, Super League: il Panathinaikos riacciuffa il Levadiakos, 1-1 all’OAKA

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Il Levadiakos fa il suo esordio casalingo lontano dalle impraticabili mura amiche, trovando un Olimpico di Atene poco popolato e schierandosi con un 4-3-3 che prevede una linea mediana accorta e Warden come punto di riferimento in avanti. Il Panathinaikos, nella sua nuova seconda divisa violetta, perde Mladen Petric per un infortunio all’adduttore sinistro e Anastasiou sfodera un centrocampo a diamante, con Karelis e Berg in attacco.
I pochi spettatori soffrono il caldo e poco altro, dato che la gara impiega un po’ di tempo a salire di ritmo. Gli ospiti provano a mettere in difficoltà gli avversari con alcune azioni in velocità e i seguenti calci piazzati, mentre i padroni di casa approfittano degli spazi. Due colpi di testa mettono paura ai portieri: al 3′ minuto ci pensa Vukcevic, mentre al 21′ è il turno di Triandafyllopoulos su calcio d’angolo. I trifogli provano a tenere palla, ma sbattono contro la difesa di Pantelidis, che confida molto nell’arretramento dei suoi mediani. Proprio uno di questi, Emmanuel Koné, fa infuriare i tifosi ateniesi, quando interviene in area su Chouchoumis senza colpire il pallone, ma l’arbitro lascia correre. Da lì in poi, nessuna grande fatica per il Levadiakos, che amministra bene le azioni offensive degli avversari, ma lo spettacolo non ne trae beneficio.
Il secondo tempo si apre similmente ai primi 45 minuti e fa segnare sul taccuino un altro episodio dubbio: Pintér mette giù Berg in area, dopo un cross di Karelis, ma il signor Thanis non porta il fischietto alla bocca. Anastasiou è furibondo, specialmente dopo aver constatato l’infortunio del bomber svedese, che però esce sulle sue gambe, lasciando il posto ad Abdul Ajagun. E’ proprio il giovane nigeriano che spreca un buon passaggio di Nikos Karelis, alcuni minuti dopo una girata di Dinas che non dà problemi a Stratilatis. Al 71′ la truppa di Levadia risponde alla grande, con un bel colpo di testa di Simon Vukcevic che fa la barba al palo. Il PAO continua il forcing, cercando la rete, ma trova lo svantaggio: al 77′, l’ala montenegrina del Levadiakos batte un corner perfetto per la testa del capitano Ilias Kotsios, che batte Kotsolis dal secondo palo. I verdi si buttano in avanti con troppa foga, senza organizzare le idee per trovare al più presto il pareggio e, al terzo tentativo, ricevono un rigore causato da Machairas all’84’ e trasformato da Daniel Pranjic. Il croato ci riprova verso la fine, così come il connazionale Schildenfeld, ma la grande occasione è sulla testa di Triandafyllopoulos, che manda fuori da buona posizione.

 

 

LEVADIAKOS – PANATHINAIKOS: 1-1 (0-0).
Levadiakos (4-3-3): Stratilatis; Nikolakakis, Tomas, Kotsios, Projic; Zito, Pintér (74′ Machairas), Koné (88′ Magas); Vukcevic, Armiche, Warden (58′ Giakoumakis). A disp.: Skebis, Rubén Gomez, Milosavljev, Prszyrowski. All.: Pantelidis.
Panathinaikos (4-3-1-2): Kotsolis; Bourbos (87′ Risvanis), Triandafyllopoulos, Schildenfeld, Chouchoumis (46′ Nano); Zeca, Donis, Pranjic; Dinas; Berg (58′ Ajagun), Karelis. A disp.: Bouy, Steele, Mendes, P. Spyropoulos. All.: Anastasiou.
Arbitro: Dimitris Thanis.
Marcatori: 77′ Kotsios (L), 84′ rig. Pranjic (P).
Note: ammonizioni: Tomas, Vukcevic, Koné, Zito, Magas (L) Zeca, Bourbos (P)

Francesco Piacentini
Francesco Piacentini
Pavese classe '91, laureato in scienze politiche, per lui lo sport è uno specchio su cui si riflette la storia di un popolo. Stregato dal calcio inglese e greco, ama la politica, l'heavy metal e il whiskey.

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