La Germania è campione del mondo, Argentina battuta al 113′ da Götze

-

Due continenti, due Stati, due filosofie, il Vaticano del Calcio che spalanca le porte. Un solo obiettivo: vincere. Germania-Argentina al Maracanã è l’atto conclusivo del Mondiale, tedeschi in campo con una novità dell’ultimo minuto: gioca Kramer e non Khedira, infortunatosi nella rifinitura. Dopo 10’ i dettami tattici mostrano una Germania paziente nel giro palla che si prende il rischio di lasciare Hummels uno contro uno con Messi, e l’Argentina pronta a ribaltare l’inerzia del gioco. La prima palla gol della partita capita sui piedi di Higuaín, Kroos commette un errore colossale con un retropassaggio verso Neuer troppo corto, l’attaccante del Napoli calcia malissimo. Poco dopo che il guardialinee Stefani ha annullato un gol irregolare a Higuaín, Kramer deve uscire per uno stordimento cagionato a seguito d’un contrasto con Garay: al suo posto entra Schürrle, Özil va a centrocampo e la Germania assume un’estrema trazione anteriore. Al primo dei due minuti di recupero i tedeschi vanno vicini al vantaggio col palo di Höwedes, colpito dagli sviluppi di un calcio d’angolo.

Durante l’intervallo Sabella rinuncia a Lavezzi per fare spazio ad Agüero, alla Germania iniziano a far male le palle alte a scavalcare la difesa, sempre sugli appoggi. Al 58’ Neuer travolge Higuaín con tutta la sua stazza lanciata in velocità, non deve essere una cosa entusiasmante… La partita s’incattivisce a seguito di due interventi duri degli argentini che costano l’ammonizione prima a Mascherano e poi Agüero. Dal punto di vista fisico, i sudamericani stanno meglio dei tedeschi, arrivano per primi sulla palla e non subiscono il possesso palla; da un imbucata per vie laterali, però, arriva una ghiotta occasione per Kroos, Özil lavora benissimo una palla sulla destra, suggerimento arretrato con la difesa che si schiaccia verso la porta, ma il centrocampista del Bayern Monaco la manda fuori. Ma non c’è più tempo, si va ai supplementari.

Primo supplementare che inizia all’insegna della Germania, Schürrle scalda i guantoni di Romero con una gran botta dal limite dell’area, centrale e facile per l’estremo difensore albiceleste. Risponde l’Argentina al 98’ con uno splendido traversone di Royo per Palacio, Hummels va a vuoto, Neuer viene scavalcato da un pallonetto che poi esce, sotto lo sguardo vigile di Boateng.

Sul punteggio ancorato sullo 0-0, Löw continua a cambiare le posizioni degli uomini: Özil prima fa il centrocampista davanti alla difesa poi passa in mezzo all’attacco con Müller che si defila sulla destra. Cala il ritmo gara per la fatica, Schweinsteiger viene colpito da un pugno (involontario) di Agüero: perde sangue ma non rinuncia a uscire. 113’ sul cronometro, cambio di passo di Schürrle che sulla sinistra imbecca Götze, stop di petto e gol di mancino: Romero battuto per la prima volta da quando c’è l’eliminazione diretta. C’è un’ultima chance per Messi, calcio di punizione dai 25 metri: altissimo. Finisce qui, la Germania è campione del Mondo per la quarta volta!

GERMANIA-ARGENTINA 1-0 dts (0-0 al 90′)

Germania (4-3-3): Neuer 7; Lahm 7, Boateng 7.5, Hummels 6.5, Höwedes 7; Schweinsteiger 7, Kramer sv (31′ Schürrle 7.5), Kroos 6.5; Müller 6.5; Klose 6 (88′ Götze 8), Özil 6.5 (119′ Mertesacker sv). A disp.: Weidenfeller, Zieler, Draxler, Durm, Ginter, Großkreutz, Khedira, Podolski. All.: Löw 8.
Argentina (4-2-3-1): Romero 6; Zabaleta 6, Demichelis 5.5, Garay 6.5, Royo 6.5; Biglia 5.5, Mascherano 6; Pérez 6 (86′ Gago 5.5), Messi 5, Lavezzi 5.5 (45′ Agüero 5); Higuaín 5 (78′ Palacio 4.5). A disp.: Andújar, Orión, Álvarez, Basanta, Campagnaro, Di Maria, A. Fernández, F. Fernández, Rodríguez. All.: Sabella 6.
Arbitro: Rizzoli (Italia).
Marcatori: 113′ Götze.
Note – Ammoniti: Schweinsteiger, Höwedes (Ger); Mascherano, Agüero (Arg).

Alessandro Legnazzi
Alessandro Legnazzi
Zeneize d'adozione. Da sportivo e (presunto) giornalista nasce nei court di tennis folgorato dagli scritti del maestro Gianni Clerici; scopre d'avere un cuore grande così e si dedica anche al calcio.

MondoPallone Racconta… I mille volti di Platini

Il prossimo venerdì 11 dicembre il TAS di Losanna si esprimerà in merito al ricorso presentato da Michel Platini, presidente dell'UEFA, contro la sospensione...
error: Content is protected !!