Inter, parla Hernanes: “La colpa non è mai dei singoli, è sempre della squadra”

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Ieri sera, al termine di Inter-Bologna, Hernanes ha parlato ai giornalisti in mix zone della gara e di quanto accaduto tra rigori ed episodi sfavorevoli lungo il corso della gara: “Errori singoli che hanno compromesso il risultato? Penso che non si debba vederla in quest’ottica. In una squadra, quando uno sbaglia, ci dev’essere sempre un altro pronto a rimediare. Per questo non ha senso parlare di sbagli dei singoli giocatori ma sempre e comunque dell’atteggiamento di squadra: si vince tutti insieme, si perde tutti insieme“.

Il rigore? Sì, l’avrei voluto tirare io. Sono un rigorista, l’ho sempre fatto e quando l’arbitro ha fischiato anche io mi sono proposto. Poi è arrivato Milito che era fresco perché era entrato da poco e ci ha detto che avrebbe tirato lui. Non è che volessi tirare io a tutti i costi, semplicemente mi ero proposto per farlo visto che sono abituato“, ha commentato il Profeta sull’episodio che probabilmente ha deciso le sorti del match.

Io continuo comunque a vedere una fine stagione positiva davanti a noi, resto ottimista. Siamo sempre quinti e stasera [ieri, NdR], se si vuole vedere il bicchiere mezzo pieno, comunque non abbiamo perso e un punto l’abbiamo fatto. L’unica strada per tirarci fuori da questo momento così strano è continuare a lavorare duro per tutta la settimana“, ha chiarito il giocatore brasiliano.

Se ho notato differenze o affinità con la partita di Livorno? Credo che l’aspetto comune sia che ci sono sempre piccoli, a volte piccolissimi errori che spesso e volentieri ci condizionano il risultato. È un momento in cui paghiamo carissima ogni piccola disattenzione. Kovačić? Mi trovo benissimo a giocare con lui, è un grande giocatore, ha grandissima tecnica e controllo di palla e salta l’uomo come pochi. Ma non è il solo in squadra: non dimentichiamo Álvarez, Palacio o Guarín“, procede ancora Hernanes.

Che poi chiude l’intervista parlando di Mazzarri: “Non ci ha parlato dopo la partita, non ci parla quasi mai dopo le partite. Comunque noi sappiamo bene che il calcio è anche questo e che capitano pure momenti di questo tipo ma ripeto: meglio un punto che niente e penso che su questo sia d’accordo anche il mister“.

Giorgio Crico
Giorgio Crico
Laureato in Lettere, classe '88. Suona il basso, ascolta rock, scrive ed è innamorato dei contropiedi fulminanti, di Johan Cruyff, della Verità e dello humour inglese. Milanese DOC, fuma tantissimo.

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