Hernanes. Senza dubbio il vero colpo del mercato di gennaio.
Non ce ne vogliano i vari Osvaldo, Toloi, Essien, Taarabt, Matri e compagnia, ma l’ex numero 8 della Lazio è senza dubbio l’uomo copertina di questo calciomercato.
Arriva finalmente a San Siro, dopo un avvicinamento nell’estate 2009 quando Leonardo lo voleva al Milan, sulla sponda nerazzurra, richiesto fortemente da Mazzarri per dare qualità, brio e idee a un centrocampo — e di fatto a un gioco — che ne latitava.
Non ci sono molti dubbi a riguardo: è il giocatore giusto. È un campione. Un top player, come si usa dire adesso.
Lasciate perdere gli ultimi sei mesi in biancoceleste conditi da molte panchine e poche prestazioni sopra la media. Hernanes ha le qualità tecniche, fisiche e morali per imporsi in una squadra come l’Inter. E lo dimostrerà.
Nel 3-5-1-1 di Mazzarri andrà a fare lo stesso ruolo che fu di Hamsik nel Napoli del tecnico toscano: interno di centrocampo con licenza di avanzare sulla trequarti e aiutare il duo Alvarez-Palacio (che sono i Lavezzi e Cavani nerazzurri) in fase offensiva, grazie anche alla sua rara visione di gioco.
Perfettamente ambidestro, il brasiliano ex San Paolo darà un prezioso contributo anche sui calci piazzati, data la sua capacità di battere punizioni e calci d’angolo con entrambi i piedi. Qualità che risulta essere devastante specialmente negli “uno contro uno” con i difensori avversari, che non sanno mai da che parte andrà per calciare a rete.
Caratteristiche, queste, che lo rendono un vero e proprio “craque”, in grado di spostare gli equilibri di una squadra verso l’alto. Forse gli ci vorrà qualche settimana di ambientamento, ma l’aver già giocato e già dimostrato di poter fare la differenza in Serie A non è un aspetto da sottovalutare.
Adesso è il turno Mazzarri: il fenomeno a centrocampo l’ha avuto, il suo compito ora è riuscire a inserirlo alla perfezione nel suo schema, cercando di renderlo funzionale sia al giocatore stesso che — di conseguenza — alla squadra.
In definitiva, Hernanes è la giusta prima pietra da cui ripartire.
Thohir si è presentato come meglio non avrebbe potuto alla sua “prima” del calciomercato. Vedremo cosa riuscirà a fare il Profeta alla prima nella “Scala del Calcio”.
