ESCLUSIVA MP – Lino Lardo: “La nazionale di basket può farcela con la Lituania”

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L’Italia del basket ha stupito tutti. Certo senza i favori del pronostico, gli azzurri di Simone Pianigiani hanno sovvertito, fra girone iniziale e seconda fase degli Europei, le previsioni iniziali e affronteranno la forte Lituania ai quarti di finale.

Per commentare quanto accaduto in questo torneo, oltre che guardare alla sfida contro i lituani, abbiamo sentito telefonicamente Lino Lardo, coach di Trapani ed ex, fra le varie, di Milano, Virtus Bologna e Roma.

Coach, l’Italia è andata oltre le aspettative. Cosa ne pensa, da addetto ai lavori e uomo di campo? 

Vero, gli azzurri hanno stupito tutti. Dire che non ce lo si aspettava è essere onesti. La cosa bella di quanto successo è che, di fronte agli infortuni in fase di preparazione, la squadra non si è pianta addosso e anzi si è compattata. Bravo Pianigiani, che ha dato un gioco a questa Italia senza lunghi, adattandosi alle situazioni d’emergenza. Simone ha dato un’anima a questa squadra, soprattutto. 

Questione dunque caratteriale, tra le altre cose. 

Sai, ci sono situazioni di campo dove, proprio nei momenti difficili, il gruppo tira fuori ancora di più di quello che ha. Le avversità, in questo caso, hanno rinsaldato il collettivo. 

Anche perché la pallacanestro ha la particolarità, diversamente da altri sport, di una stagione internazionale intensa in estate ma meno durante l’anno. Come fa un gruppo a unirsi così tanto? 

Bisogna dire che, rispetto ad altri sport come il calcio, nel basket si lavora con un gruppo di 15-20 persone massimo, quindi il lavoro non dico che è più semplice ma certo è agevolato, anche a livello di raduni. Nel valutare questo Europeo e questa Italia, non vanno dimenticati i momenti bui del recente passato. Era da un pezzo che non andavamo così avanti a livello continentale, è da un po’ che non andiamo alle Olimpiadi. Quindi, tanti meriti a Pianigiani e al suo staff, che nei raduni e nel lavoro hanno preparato benissimo la squadra. Un plauso va anche ai cestisti azzurri: ne conosco tanti, avendoci lavorato, e posso assicurare si tratta di un gruppo di amici veri, il che è raro di questi tempi. Con gli impegni di club (anche all’estero) durante l’anno, è difficile compattarsi e diventare un gruppo vero. L’Italia lo è e questo fa tanta differenza. Va però ricordato che quasi tutti, di recente, storcevano il naso di fronte alla qualità di questa nazionale, per il mancato ricambio generazionale (se si escludono i quattro NBA). 

E adesso la Lituania. Si può sognare? 

Non è vietato, anche perché questa Nazionale sta stupendo sempre più. La Lituania è forte, ha tantissimi centimetri, cosa che noi patiremo, come contro la Slovenia e la Croazia, perché siamo piccoli. Ma con il nostro modo di giocare, che ci porta a non avere paura di nessuno, possiamo reggere. Vedo una partita equilibrata. E chissà che sull’onda dell’entusiasmo per i risultati recenti non arrivi un’altra sorpresa. Direi che siamo 50 e 50, tutto può succedere e niente ci è precluso. 

Anche perché nessuno sottovaluterà l’Italia.

Esatto, ormai l’Italia ha mostrato le sue qualità, per cui come detto i lituani cercheranno di colpirci vicino a canestro. Torniamo sempre lì: loro hanno davvero tanti centimetri, noi meno. Dovremo metterla sul ritmo, sarà una partita interessante tatticamente. 

Matteo Portoghese
Matteo Portoghese
Sardo classe 1987, ama il rugby, il calcio e i supplementari punto a punto. Già redattore di Isolabasket.it e della rivista cagliaritana Vulcano, si è laureato in Lettere con una tesi su Woody Allen.

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